LUNA ROSSA due volte in vantaggio ma è Team NEW

ZEALAND a vincere in maniera rocambolesca nella quarta

giornata di regate. 5-3 per i kiwi , ora a meno 2 dalla conquista della Vecchia

Brocca - il trofeo sportivo più antico al mondo.



L’OTTAVA REGATA dell’ AMERCA’s CUP è stata ricchissima di colpi di scena ed indubbiamente la più imprevedibile sul campo dove soffiava un vento leggero di 9 nodi, condizione ottimale per LUNA ROSSA.

Il Team PRADA PIRELLI con un eccellente spunto in partenza si porta in vantaggio al primo incrocio, guadagna circa duecento metri ed è in controllo a metà della prima poppa.

Te Rehutai recupera terreno e ingaggia il corpo a corpo con Luna Rossa.

Peter Burling e compagni finiscono nei rifiuti della barca avversaria,

effettuano una strambata errata e cadono dai foil!

Te Rehutai spancia, si pianta e va anche in VMG negativa (si allontana cioè dalle boe) pur di riprendere velocità !!

 

ottava new

 

 

ottava new2

 

 

Luna Rossa conduce con grandissimo distacco … 2,2 km …


Il risultato sembra ormai acquisito e invece accade l’inaspettabile:

nel tratto finale della seconda bolina James Spithill, Francesco Bruni e

compagni effettuano una manovra, incappano in un buco di vento e

cadono dai foil.

Riescono a raggiungere il gate 3 in dislocamento (displacement).

 

 

ottava lunam

 


Lottano inutilmente contro la leggerissima brezza. Provano a lungo a risollevarsi in volo, vengono anche sanzionati con una doppia penalità per avere oltrepassato il boundary, ma ogni tentativo di trovare un soffio di vento è vano.

Hanno 4’08” di vantaggio, ma non basta …

Team New Zealand riesce a rialzarsi e a tutta velocità sorpassa e

scappa via. Quando finalmente Luna Rossa riparte, i neozelandesi

sono già avanti di 2 km. Nel frattempo il vento è risalito a 8-9 nodi.

La giuria, proprio per il vistoso calo della brezza, aveva nel frattempo

eliminato un lato accorciando il percorso della regata da sei a cinque

boe (una gara deve essere portata a termine entro 45 minuti per

essere omologata), con conseguente arrivo di bolina e non di poppa

come è sempre accaduto.



Luna Rossa arriva finalmente al traguardo con un ritardo di 3’55”.

La quarta giornata di regate si chiude con il 5-3 per i Kiwi.

Peccato: il pareggio 4-4 era a un soffio, ma purtroppo un salto di vento ha

tradito le nostre aspettative … FORZA LUNA !!

Adesso al Defender bastano altri due successi per chiudere la sfida e alzare al cielo la Vecchia Brocca per la quarta volta.

Si tornerà in acqua domani (martedì 16 marzo, a partire dalle ore 04.00 italiane) per le regate numero 9 e 10 : si proverà a cercare l’impresa, ma la missione è estremamente complicata nel Golfo di Hauraki.

 

Nella prima regata di giornata ( gara 7) Te Rehutai si è dimostrato davvero forte, aggiudicandosi la vittoria con il primo sorpasso della serie.

Luna Rossa parte benissimo e si porta davanti cercando di

guadagnare un vantaggio e di controllare gli avversari ingaggiando

una battaglia di virate e strambate.

Ma i Kiwi viaggiano costantemente con un paio di nodi di velocità in

più sia di poppa sia di bolina e a metà gara sopravanzano Luna Rossa

e allungano. Il vantaggio dei neozelandesi con 11 nodi di vento

lievita e l’equipaggio italiano è costretto ad arrendersi. È di 58”

sulla linea d'arrivo il ritardo accusato dall’AC75 targato Prada-Pirelli.



Il FIOCCO giusto?

Luna Rossa utilizza il fiocco più grande J1,5 per vento sotto i 10

nodi, mentre i Kiwi hanno il J3, quello per sopra i 10 nodi che

secondo alcuni, in gara 7, avrebbe reso i neozed più veloci.

< Il fiocco era quello giusto per il nostro assetto > ha detto Checco Bruni a fine regata, respingendo al mittente il dubbio. < Il morale è alto, non cambierei nulla di quanto abbiamo fatto >. Il suo alter ego Kiwi, Pete Burling: < Nella seconda bolina abbiamo visto un’opportunità e l’abbiamo presa. Dopo la boa siamo andati a destra, abbiamo preso un salto di vento e abbiamo incrociato davanti a Luna Rossa>



Dopo 8 regate Team NEW ZEALAND-LUNA ROSSA 5-3

Esulta il controllore di volo neozelandese Blair Tuke: < Che gara! Abbiamo fatto una strambata che ci è costata. Poi tutto è andato a gonfie vele. Neanche noi ci aspettavamo quello che è successo. Le condizioni non sono state semplici, hanno richiesto grande tecnica per rimanere in volo. Siamo stanchi, ma felici. Appena abbiamo ripreso il volo sapevamo che dovevamo andare alla grande. Siamo tornati vicini e li abbiamo superati. Sicuramente le barche si sono comportate bene. Più riusciamo a regatare e meglio capiamo la nostra barca. Continueremo ad imparare ogni giorno >

Il commento del timoniere di Luna Rossa James Spithill: < Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Siamo caduti dal foil ad un certo punto. Abbiamo cercato di per trovare la pressione. Abbiamo fatto delle cose bene. Sappiamo benissimo che possiamo vincere, lo abbiamo fatto. Domani saremo più forti che mai. Non siamo riusciti a completare la virata perché siamo caduti dal foil. Anche Team New Zealand ha avuto lo stesso problema con un buco di vento>

Il trimmer della randa e tattico di Luna Rossa Pietro Sibello analizza il risultato delle ultime due regate. C’è molta soddisfazione per come sono state gestite le partenze. La promessa: < Lottiamo fino all’ultimo >

FORZA LUNA !!



Te Rehutai & Luna Rossa : due macchine volanti !!

Grande sfida tra TECNICA & TECNOLOGIA

La barca italiana più stabile in manovra, spinta e piercing i segreti dei Kiwi

Le differenze e le scelte progettuali dei due monoscafi volanti. Carabelli, co-design coordinator di Luna Rossa: < Team New Zealand inizialmente aveva il BOMA, poi ci ha visto e lo ha tolto>

Due barche nate simili sulla carta, perché sono stati Team New Zealand e Luna Rossa a concepire l’idea degli Ac75, i monoscafi volanti, ma poi sviluppate diversamente. I Kiwi hanno puntato inizialmente sul vento forte e la velocità, gli italiani sul vento leggero e sulla manovrabilità, per poi convergere per migliorare le performance sulla “comfort zone” dell’avversario. Chi ha visto meglio ?



Lo scafo kiwi finalmente svelato ha rivelato la COPERTA ABBASSATA di circa 50 cm con un recupero di circa 4 mq di RANDA e la creazione di un tunnel Effetto Venturi … assetto tipo CATAMARANO.

La tecnica base del FOILING, dai WASZP ai Moth in su, direbbe che foil più grandi facilitano il sollevamento iniziale e la manovrabilità, ma poi lasciano qualcosa in termini di velocità di punta con venti più freschi, complicando anche le manovre ai limiti superiori della finestra meteo.



ETNZ - Emirates Team NEW ZEALAND    &    LUNA ROSSA



T foil (valvola 12 azionamenti)     &     Y foil (lama parallela alla superficie del mare)

Braccetti più piccoli                      &                  Braccetti più grandi

Timoniere                                      &                    Doppio timoniere

3 uomini in movimento a PRUA : skipper e trimmer randa Glenn Ashby, flight controller (controllore di volo) Blair Tuke, offside control Andy Maloney (“cyclor” micidiale durante la Coppa America 2017) e Josh Junior .

1 uomo in movimento a POPPA : Pietro Sibello - trimmer della randa e tattico.



Il defender Te Rehutai eccelle per stabilità e con venti medio forti.

Di contro Luna Rossa ha mostrato di eccellere nel prestart,

con la coppia Spithill-Bruni che ha unito aggressività e controllo in modo efficace, e di essere molto veloce con vento medio-leggero. Luna Rossa prende il voto più alto anche in manovra, con virate, strambate e giri di boa sempre puliti e lineari.



TE REHUTAI

 

defender1



1) RAKE (distanza della testa dell’albero dallo specchio di poppa) maggiore, che consente una balumina verticale.


2) Maggior efficienza della forma della parte inferiore della RANDA DOPPIA, con un complesso sistema di gestione del punto di scotta poppiero.


3) Massimo raddrizzamento dei FOIL, posti alla massima estensione possibile e con anche un probabile inserimento del sistema idraulico di controllo del flap nel rigonfiamento che ottimizza lo spray e che si trova sul braccio del foil.


 

defender2

 


4) Ottimizzazione dello SPRAY prodotto dai foil, che contribuisce anche alla spinta dell’imbarcazione in volo.


5) Massima carenatura dell’ EQUIPAGGIO, completamente incassato con il solo timoniere Peter Burling che tiene la testa fuori del piano di coperta per la maggior parte della regata. Questo aspetto, alle velocità degli AC75, potrebbe rivelarsi percentualmente d’estrema importanza. Da verificare poi il guadagno in raddrizzamento che consente la scelta di mantenere il timoniere unico, sempre sopravvento.


6) Scelta della forma dello SCAFO centrale con minor resistenza aerodinamica, ispirandosi ai multiscafi oceanici Ultime e ai Moth,. Comunque i kiwi sembrano aver fatto una riuscita sintesi di quanto visto nelle barche 1 dei tre sfidanti




LUNA ROSSA



lunarossa1


1) I FOIL sono più grandi rispetto a quelli di ETNZ.


2) Luna Rossa ha rimosso i PATERAZZI (backstay), diminuendo la resistenza aerodinamica anche se si paga qualcosa in termini di gestione della forma della balumina e della conseguente catenaria del fiocco.


3) La scelta di avere DUE TIMONIERI sta pagando nel pre start e in manovra, grazie al fatto che Luna Rossa non ha mai intervalli di conduzione nel passaggio tra dritta e sinistra. D’altra parte un tattico dedicato, vista l’importanza delle scelte strategiche nei campi di regata percorsi a quelle velocità, potrebbe avere un senso, opzione che porterebbe anche altri 80 kg sopravvento, con benefici di raddrizzamento.


 

lunarossa2



4) Luna Rossa mostra uno SPRAY significativo prodotto dai suoi foil, decisamente superiore a quello di Te Rehutai.



                                              I voti di ETNZ           I voti di LUNA ROSSA


Velocità vento leggero                    8                                        9
Velocità vento medio                      9                                        8
Velocità poppa                                9                                        7
Partenze                                         8                                        9
Manovre                                         8                                        9




 

I Kiwi utilizzano molto il CUNNINGHAM per smagrire le vele

 

 

     cunningham          cunningham2

 

Il cunningham è un tipo di caricabasso usato su una barca a vela bermudiana per modificare il grasso della vela. Prende il nome dall'inventore, Briggs Cunningham, un armatore vincitore di una Coppa America, che era costruttore e velista, così come appassionato pilota di automobili da corsa. Il Columbia, un yacht di classe 12 metri S.I., fu condotto alla vittoria da Cunningham nella sfida di Coppa America del 1958.

Il sistema solitamente consiste di una cima che è assicurata ad un'estremità all'albero o al boma sotto il piede della randa; quindi è passata attraverso un occhiello nell'inferitura della vela vicino all'angolo di mura, quindi è condotta giù dall'altro lato ad un punto di fissaggio sull'albero, sul boma o sulla coperta.

Regolazioni

La tensione della ralinga è ottenuta dalla regolazione combinata di drizza e cunningham. La tensione applicata, spostando il tessuto, consente di modificare la posizione del grasso della vela migliorandone così l'efficacia.

Il vantaggio primario di registrazione tramite il cunningham è la velocità e la facilità con cui la tensione può essere cambiata in navigazione e in regata. Si tratta di un controllo fine che è usato più frequentemente in regata che nella navigazione da diporto.



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