Il Carnevale storico di AGLIE’ (Torino) è presieduto dai CONTI di SAN
MARTINO – FILIPPO e CATERINA – impersonati in questa 41° edizione
2023 da Nicolas Ruzzi e Rachele Galetta.
Tutto ruota attorno al prestigioso CASTELLO DUCALE di Agliè.
La dimora fa parte delle Residenze Sabaude del Piemonte e presenta varietà di stili architettonici che riflettono la sua lunga storia iniziata nel medioevo, a cui risale il primo nucleo della costruzione.
Nel corso del ‘600 il Castello fu di proprietà di Filippo San Martino, consigliere di Cristina di Francia, il quale commissionò all’architetto Amedeo di Castellamonte diverse modifiche e aggiunte, tra cui il rifacimento della facciata sul giardino, la costruzione di due gallerie e il cortile del palazzo.
I Savoia acquistarono il castello nella seconda metà del ‘700 facendolo diventare tenuta reale. Risale a questo periodo la costruzione degli appartamenti e della chiesa, collegata al palazzo attraverso una galleria a due piani.
Nel corso dell’800, dopo gli anni della dominazione napoleonica in cui il castello divenne un ricovero, la tenuta tornò nelle mani dei Savoia. Sotto il regno di Carlo Felice, il Castello di Aglié subì una ristrutturazione importante degli arredi interni. Sempre nell’800 vennero poi costruiti il laghetto, il grande lago e le isole che cambiarono notevolmente l’aspetto esterno del palazzo.
Il Castello di Aglié, venduto allo Stato Italiano nel 1939 dal Duca Tommaso di Savoia-Genova, è oggi aperto al pubblico e visitabile nei suoi spazi interni ed esterni.
Il Castello Ducale di Aglié, con le sue bellezze architettoniche, gli arredamenti originali, i numerosi quadri, gli affreschi, i reperti archeologici e con gli splendidi giardini pieni di alberi secolari e serre, testimonia oltre 7 secoli di storia d’Italia e d’Europa.
E’ stato scelto come set di alcune serie televisive tra cui Elisa di Rivombrosa,
La Bella e la Bestia e Maria José.
CARLUVA’ D’AJE’
Il gruppo dei Nobili partecipa alla Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale in piazza Castello.
I Conti di San Martino presiedono la benedizione e distribuzione dei tradizionali fagioli grassi.
Tutti pronti per la grande sfilata allegorica …
Alla grande sfilata allegorica aperta dai Pifferi e Tamburi di Arnad i CONTI di SAN MARTINO partecipano in carrozza con tiro a quattro di cavalli neri : splendidi esemplari di Strambino con finimenti di pregio della rinomata Selleria Moirano.
Seguono i Conti della passata edizione su carrozza con pariglia di eleganti cavalli grigi
Nobili di Agliè - Oloch 2023 : alla faccia del Covid – Banda musicale cittadina
Gruppo storico di Muriaglio – 50 anni
Majorettes di Ozegna “Les A’Marena” – 50 anni
Ceresole Reale
Castellamonte
Sbandieratori e Musici del Palio di Asti – Borgo San Pietro
Street Band di Rueglio - Val Chiusella
Montanaro
Noasca da Re – Parco Nazionale Gran Paradiso
I Diavoli dello Storico Carnevale di Ivrea (tamburi)
Il corteo storico attraversa il centro cittadino e raggiunge la piazza del
Castello Ducale dove attendono i carri allegorici carnevaleschi con gruppi
mascherati … La sfilata al completo fa il giro del Castello con il grande
giardino …
A seguire 8 carri allegorici carnevaleschi con gruppi mascherati
Cuscrit d’Ajé 05 – Agliè
Animali e capra arancione – Salassa
Indiani – Cascina Isola (Settimo Torinese)
Super Mario
King Kong viola - Giuvan me l’aj (Giovani come l’aglio)
I Farinej dal Carlevé – Mastri e dintorni (Rivarolo Canavese)
In un mondo di pagliacci – I Dasbela del Canavèis
Kame House - Montanaro
La sfilata al completo fa il giro del Castello con il grande giardino risalendo per via Setificio …
Il Setificio di Agliè - Una delle maggiori testimonianze dell’attività
serica in Piemonte durante il XVIII secolo.
Le origini della produzione risalgono al periodo compreso tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI quando dal porto commerciale di Genova vennero importati i primi fili d’oriente. Il Setificio ha rappresentato una delle colonne portanti per l’economia locale del comune fino alla crisi del settore serico del XX secolo.
Noto il monumento dedicato alla famiglia di lavoratori voluto dalla
stamperia Frua … risuona il nome di Camillo Olivetti … una via è intitolata a
Guido Gozzano …
Azienda tessile De Angeli-Frua : nasce nel 1896 dalla unione dei cotonifici e delle stamperie dei cognati Ernesto De Angeli e Giuseppe Frua.
Gli stabilimenti originari sono concentrati tra Lombardia e Piemonte: a Milano, Legnano (MI) e ad Agliè (TO).
Qui infatti De Angeli, su consiglio del Frua, acquista e rileva l\'impianto di stampaggio tessuti e produzione tessile Blumer F. Jenny & C., costituito nella seconda metà dell\'Ottocento dall\'ingegnere svizzero Albert Blumer.
Samuel David Camillo Olivetti detto solamente Camillo (Ivrea, 13 agosto 1868 – Biella, 4 dicembre 1943) è stato un ingegnere e imprenditore italiano, fondatore della nota azienda Olivetti.
Lo stabilimento di Agliè venne acquistato da parte della Ing. Camillo Olivettti & C. nel 1955 dalla manifattura tessile De Angeli-Frua Spa per produrvi le macchine da scrivere Lettera 22 e Lettera 32.
Successivamente l’ambito della produzione si spostò nel settore riprografico che prima era esclusiva dello stabilimento Olivetti di Torino. Nel 1987 venne siglata una joint-venture tra Olivetti e Canon (denominata Olivetti-Canon Industriale) che implementò ulteriormente la produzione di fotocopiatrici portando la forza lavoro impiegata a 668 lavoratori nel settembre del 1991 per poi concludersi dieci anni dopo con il disimpegno dell’azienda giapponese.
Ad Agliè Villa Il Meleto, la residenza estiva del poeta torinese Guido Gozzano, oggi casa-museo tra romantici giardini, ricordi e poesie.
La costruzione della villa risale alla seconda metà del 1800. Di proprietà del Senatore Massimo Mautino, fu regalo di nozze alla figlia Deodata in occasione del matrimonio con Fausto Gozzano. I coniugi Gozzano, trasferitisi poi a Torino, utilizzarono la dimora come residenza estiva.
Agli inizi del ‘900 Guido Gozzano e sua madre fecero restaurare la villa così come è visibile oggi : un edificio in stile liberty circondato da un giardino dal gusto romantico.
Villa Il Meleto, così chiamata perché tanto il giardino quanto il terreno confinante erano coltivati a frutteto, fu luogo di ispirazione per Gozzano che qui compose molte poesie dai toni dannunziani prima, condite da ironia borghese e realistica e successivamente orientate più verso la scapigliatura.
La villa riecheggia in diversi suoi componimenti come la poesia “L’amica di Nonna Speranza” dove viene descritto il celebre salotto in stile liberty di Nonna Speranza.
Il profumo di glicine che costeggia il viale accompagna il visitatore alla scoperta del giardino dal gusto romantico che circonda la villa dove si trovano il frutteto con molti meli, alcune piante orientali come il nespolo giapponese ed uno stagno con un isolotto al centro dove Guido Gozzano si recava per catturare le farfalle.
Rif. articolo GOZZANO – Centenario nella sez. Mi metto in mostra
L\'imponente sfilata del CARLUVA’ D’AJE’ conclude il giro al grande
centro polivalente comunale tra danze e musica, saluti e omaggi …
Il tradizionale ROGO dell’OLOCH che chiude le festose celebrazioni questo anno ha visto protagonista l’insidioso COVID trafitto dalla siringa del vaccino !!
ALLA FACCIA DEL COVID
Reportage fotografico by Barbara CARICCHI
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