A CEFALONIA - la regina delle ISOLE IONIE -
DEVOZIONE & TRADIZIONE si fondono in rituali suggestivi
Festa della PANAGIA DEI SERPENTI a MARKOPOULO dal 6 al 15 agosto.
Dalla Trasfigurazione di Maria SS. (6 agosto) alla Dormizione della Vergine (15 agosto) numerosi serpentelli vellutati e con una croce sulla testa fanno la loro apparizione ovunque nella Chiesa di Panagia Lagouvarda (o Panagia Fidousa, Panagia dei Serpenti) a Markopoulo, strisciando in particolare attorno ad un’icona della Vergine Maria.
Sembrano comparire ogni anno dal nulla, per raccogliersi sotto il campanile e scendere nella chiesa … quindi sparire dopo la liturgia il giorno dell’Assunzione.
Solo due volte il fenomeno dei serpenti non si è verificato: nel 1940, anno in cui la Grecia fu occupata dalle forze dell’Asse nel secondo conflitto mondiale, e nel 1953, anno in cui Cefalonia fu scossa da un tragico terremoto.
Pertanto la loro apparizione è considerata di buon auspicio.
Ph. Michael Pappas
LEGGENDA STORIA TRADIZIONE FEDE
La comparsa dei serpenti sull’icona della Vergine Maria a MARKOPOULO ha un’origine lontana, legata a vicende miracolose tramandate oralmente. Esistono quindi versioni leggermente diverse della leggenda, tutte comunque colme di misticismo e attaccamento ai valori tradizionali che caratterizzano la Cefalonia più vera ed autentica.
Dove oggi sorge la chiesa, un tempo si ergeva un monastero femminile.
Pirati turchi approdati nella baia di KATO KATELIOS salirono sulla montagna dove si trovava il villaggio con il convento sicuri di trovare prede per la loro sete di ricchezza e lussuria. Le suore invocarono la protezione di Maria e il monastero fu circondato da serpenti con il segno della croce sulla testa. I pirati pensarono di eliminare il problema appiccando un incendio che distrusse il convento e buona parte del villaggio.
Dall’incendio si salvò un’icona d’argento della Vergine Maria. Gli abitanti decisero di costruire una chiesa sulle rovine. Il giorno della sua consacrazione la popolazione notò sul campanile numerosi serpenti che lentamente scesero a terra, si radunarono intorno all’icona d’argento della Madonna e alla fine della celebrazione si allontanarono, ritornando da dove erano venuti.
Altre fonti narrano che i pirati furono allontanati dalle stesse suore trasformate in serpenti …
Mentre nella tradizione cristiana il serpente rimanda alla tentazione e al peccato, nella Grecia antica era un simbolo di rigenerazione e guarigione. Poco importa se la comparsa dei serpenti può avere una motivazione scientifica, a Markopoulo la spiritualità precristiana si fonde alla religiosità ortodossa per dar vita ad un evento tradizionale che incanta e affascina ed ancora oggi attrae centinaia di pellegrini e anche di viaggiatori interessati a scoprire l’isola nei suoi aspetti più autentici e caratteristici.
HAGHIA PANAGIA a MARKOPOULO - Festa 15 AGOSTO
Raggiungiamo MARKOPOULO alla vigilia della festa ... Gran fermento al monastero … I pellegrini greco-ortodossi accorrono per le celebrazioni in onore della Vergine – Haghia Panagia – la cui icona è esposta all’esterno della chiesa …
Sotto al campanile sassi e forati possibili tane degli innocui serpentelli scuri che popolano la zona dal 6 agosto per scomparire il 15, giorno della festa.
Nel cortile teche di vetro con i famosi serpenti gatto europei - TELESCOPUS FALLAX.
I fedeli riempiono piccole bottigliette con acqua e olio benedetti …
AGHIASMA – fonte sacra
ULEI - olio
Nella chiesa il salmodiare del sacerdote, proprio del rito greco, rende suggestivo l’insieme, in armonia con una tradizione greca che vedeva nei serpenti le anime dei defunti.
Torniamo a MARKOPOULO il giorno della festa – 15 agosto.
Una famiglia vestita a festa con le tradizionali camicie ricamate …
La profonda devozione a SAN GERASIMO - santo patrono
dell’isola di CEFALONIA.
Agios Gerasimos morì nel 1579 e fu canonizzato nel 1622; era famoso per le sue miracolose capacità con chi soffriva di malattie mentali. Ancora adesso chi soffre di disturbi legati alla psiche si rivolge al Santo per chiedere aiuto.
Due le feste in onore di SAN GERASIMO : il 16 agosto (data della morte) e il
20 ottobre (giorno del trasferimento delle spoglie nel monastero).
In queste occasioni si svolge una processione durante la quale le reliquie vengono portate in processione sotto l’ombra di un platano che fu piantato dallo stesso santo. Vi assistono autorità ecclesiastiche, politiche, migliaia di Cefaloniti e di turisti. A seguire una grande festa con musica, danze, cibo e vino.
Raggiungiamo il MONASTERO di SAN GERASIMO (Agios Gerasimos) alla vigilia della festa del 16 agosto. Il monastero più famoso e visitato di Cefalonia si trova a circa 400 metri sul livello del mare, su una piccola pianura circondata da montagne, a breve distanza dai villaggi di VALSAMATA e FRAGATA.
Fondato a metà del XVI secolo, il convento consta di due parti: l’antica chiesa conventuale - edificata sopra alla grotta dove dormiva Gerasimo – in cui sono conservate le reliquie del santo e la grande chiesa costruita dopo il terremoto del 1953 in stile bizantino, riccamente decorata.
Molto bello anche l’antico giardino che dà accesso all’area. Si tratta di un lungo viale all’aperto interamente lastricato e disseminato di antichi pozzi per la raccolta dell’acqua piovana. I pellegrini che si recano fin quassù, nella pianura di Omalon, sono molti tutto l’anno.
I fedeli venerano le reliquie del santo patrono esposte nell’antica chiesa del monastero. Una botola con scala a pioli conduce alla grotta dove viveva il santo, con due ambienti visitabili.
La grande chiesa più recente accoglie i numerosissimi pellegrini e visitatori riuniti per le solenni celebrazioni.
Torniamo al monastero di SAN GERASIMO il giorno della festa – 16 agosto.
Interno della grande chiesa rivestito interamente in marmo. Soffitto e pareti decorati con pitture in stile bizantino.
Cestini di pane benedetto
Notevole il viale di circa 200 alberi allineato da NW a SE, con un cerchio al centro, su cui
si svolge l’incredibile processione del 16 agosto : fedeli tutti giù per
terra !!
Bande musicali in testa … a seguire personaggi in costume tradizionale che sostengono il grosso reliquario che passerà sopra all’interminabile fila di persone stese a terra … il clero cristiano ortodosso con i paramenti cerimoniali …
Le reliquie sotto l’ombra di un platano che fu piantato dallo stesso santo.
La processione rientra in chiesa.
Reportage fotografico by Barbara Caricchi
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