GENNAIO – Calendario 2024 , I Fotografi del Mercoledì – CEDAS
MINIMAL ART per questa edizione che fa proprio il concetto sottrattivo per focalizzare l’attenzione sul dettaglio, lasciando spazio alle forme decontestualizzate per suscitare pure emozioni.
3 GENNAIO – Si festeggiano i 70 anni della TV e i 100 della RADIO.
In prima serata su Rai1 “Rischiatutto 70” - una festa di ricordi, personaggi, emozioni, aneddoti, primati e curiosità condotta da Carlo Conti - per celebrare il 70° anniversario delle trasmissioni ufficiali della Rai che iniziarono il 3 GENNAIO 1954.
L’architetto e pittore Erberto Carboni realizzò il primo logo ufficiale della RAI composto da lettere squadrate piatte tutte della stessa altezza in font Egiziano.
Nella versione successiva il pallino della lettera i è sostituito da un occhio, una grafica usata anche dalla Cbs in America e dalla Bbc in Inghilterra.
Qualche anno dopo Carboni realizzò anche il logo TV, con le due lettere che volevano rappresentare un’antenna, e le grafiche del monoscopio Rai, andato in onda fino al 1977.
< Compie 70 anni questa meravigliosa signora che è la Rai.
Per me è un grande onore festeggiare insieme al pubblico un anniversario così importante : il compleanno della Rai e della televisione. Proprio il 3 gennaio 1954, infatti, iniziavano ufficialmente le trasmissioni sul piccolo schermo come, a esempio, ‘La Domenica sportiva’ o, ancora, ‘Arrivi e partenze’ che sanciva il debutto televisivo in Italia di Mike Bongiorno.
Per rendere omaggio a questa ricorrenza prenderemo a prestito uno dei titoli storici di Mike, il quiz per eccellenza, il ‘Rischiatutto’. Faremo una puntata speciale per ripercorrere i tanti volti, tanti personaggi, tanti programmi, tante storie di questi 70 anni della Rai.
I volti dei personaggi tv che giocheranno, insieme a me e al pubblico in studio e da casa saranno divisi in tre coppie fantastiche di concorrenti, Mara Venier e Albero Matano; Loretta Goggi e Luca Argentero, Piero Chiambretti e Nino Frassica. Avremo celebri ospiti musicali, Renato Zero e Massimo Ranieri e, in collegamento, un altro grande protagonista della storia della Tv, Pippo Baudo > la presentazione di Carlo Conti.
ATMOSFERE NATALIZIE in attesa dell’arrivo dei MAGI …
COMETA al Presepe Monumentale del Terziere Castello a CITTA’ DELLA PIEVE – Sotterranei Palazzo della Corgna
I RE MAGI a SARTEANO – Paese dei Presepi. Mostra diffusa “L’Arte nella Natività”
Sala Mostre – Il presepe di Enrico Genovesi e Giuseppe Cinti ispirato all’arte dell’acquarellista Ettore Roesler Franz riproduce scene di una Roma dell’ottocento, con libera interpretazione di luoghi definita “a capriccio”.
Sala d’Arte Domenico Beccafumi – I Magi nel presepe di Domenico Pinto - Puglia
Museo “Presepi dal Mondo” – Zimbawe
Museo “Presepi dal Mondo” – Michele Fabbricatore - Toscana
Ph. Barbara Caricchi
La 34° edizione del PRESEPE nel POZZO DELLA CAVA a ORVIETO celebra
Il Canto dell’Eroe nel ciclo narrativo de “Gli Esclusi” in cui la Natività è raccontata
da personaggi che, per vari motivi, non hanno potuto vederla dal vivo.
Questo ciclo rappresenta un punto di svolta anche nella concezione del Presepe nel Pozzo: le scene allestite nei sotterranei sono infatti arricchite da istallazioni contemporanee, per sottolineare l’attualità di storie e temi insoliti ma decisamente coinvolgenti.
Per l’edizione 2023-2024 il narratore d’eccezione è stato ERODE il Grande, che regnò in Giudea sotto il protettorato romano al tempo della nascita di Gesù.
Il nome “Erode” non è di origine ebraica, bensì greca col significato di “discendente da eroi”.
E il nostro eroe è proprio quell’ERODE conosciuto come Ascalonita o anche come “il Grande” che, secondo la tradizione, fu il mandante della strage degli innocenti.
Cosa sappiamo di lui, dei suoi pensieri, dei suoi progetti, dei complotti orditi per sottrargli il potere? E soprattutto dei timori per le voci che volevano Gesù suo nipote illegittimo?
Erode nel Pozzo della Cava. Ph. Mauro Dragoni
Testimonianze chiare di un carattere estremamente diffidente e sospettoso, capace di spietata crudeltà, sono comunque le esecuzioni di una delle mogli, di alcuni dei suoi figli e di centinaia di oppositori che ordinò, temendo che complottassero per spodestarlo … fino alla ’’strage dell’ippodromo’’ che volle in occasione della sua morte imminente e che procurò tante lacrime tra i suoi sudditi.
Il suo lungo regno garantì comunque un’epoca di stabilità a una regione molto ambita dai popoli vicini (Parti, Armeni, Greci, Egizi, Assiri e Arabi). Dotato di spiccato senso estetico e di grande ambizione, Erode è altresì noto per l’amplissima attività di costruttore. Fece edificare le città di Cesarea marittima, di Sebaste e le possenti fortezze di Masada, Macheronte e l’Herodion, oltre a ingrandire e abbellire la stessa città di Gerusalemme. Notevole opera fu il rifacimento e l’ampliamento del Tempio di Gerusalemme in stile ellenico, che venne quindi chiamato Tempio di Erode.
Erode offre la sua corona al Bambino Gesù. Ph. Barbara Caricchi
Nella cultura popolare ERODE è il mandante della Strage degli innocenti, un episodio del Vangelo secondo Matteo di dubbia autenticità storica.
Strage degli Innocenti - Duccio di Buoninsegna, Museo dell’Opera del Duomo di Siena. Tempera su tavola, parte della predella (recto) della Maestà del Duomo di Siena (1308-11)
È il Vangelo secondo Matteo a rendere ERODE il barbaro protagonista di una delle pagine più crude delle Sacre Scritture, la cosiddetta strage degli innocenti. Nessuno degli altri vangeli fa menzione di questo episodio, neanche il Vangelo secondo Luca, che pure narra la nascita di Gesù.
Il Vangelo secondo Matteo comincia dicendo che Gesù era nato sotto il dominio di Erode il Grande. Alcuni Magi giunsero a Gerusalemme chiedendo dove si trovasse il re dei Giudei, appena nato. Erode, turbato dalla notizia, chiese ai sommi sacerdoti e agli scribi del popolo il luogo dove sarebbe dovuto nascere il messia.
Poiché le profezie indicavano Betlemme, disse ai magi convocati in segreto di recarsi nella cittadina giudea e di tornare a riferirgli, affinché potesse adorarlo anche lui.
Avvertiti in sogno da un angelo i magi decisero di non tornare a Gerusalemme. Erode, sentendosi preso in giro, ordinò l’uccisione di tutti i neonati maschi dai due anni in giù del territorio di Betlemme. Avvertito anch’egli in sogno da un angelo, Giuseppe portò la sua famiglia in Egitto.
Fuga in Egitto – Giotto (1303-1305 circa), Cappella degli Scrovegni a Padova. Affresco compreso nelle Storie di Gesù.
6 GENNAIO : EPIFANIA tra sacro e profano con magi, befane, folletti e
mongolfiere !!!
Corteo dei MAGI nella chiesa di Sant’Eustorgio a Milano
I MAGI nella Cattedrale dei SS. Gervasio e Protasio a Città della Pieve
BEFANA & FOLLETTI a Città della Pieve – Discesa dalla torre civica e dal campanile del Duomo a cura del Gruppo speleologico CAI Perugia.
Fervono i preparativi …
Ph. Barbara Caricchi
A Perugia la BEFANA dei Vigili del Fuoco scende dal Palazzo dei Priori …
MONGOLFIERE a Mondovì per il 34° Raduno Aerostatico Internazionale dell’Epifania - 5/6/7 gennaio 2024
Ph. Fioravante Stefanizzi
12 GENNAIO - Il viaggio dell’elefante FRITZ annuncia la riapertura del
Museo di Scienze Naturali a Torino.
Fritz in piazza Castello
12 GENNAIO - MONET On Ice al Palavela di Torino
Dopo Van Gogh e Klimt, protagonista dello spettacolo che unisce sport, arte e musica dal vivo sarà quest’anno Claude Monet.
Ph. Salvatore Giordano
13 GENNAIO – Premiazione FOTODIGIT Piemonte 2023 al salone CRDC di Torino
Manifestazione fotografica regionale riservata a tutti i circoli fotografici del Piemonte e Valle d’Aosta (iscritti e NON alla FIAF).
La sezione fotografica CEDAS partecipa con queste opere nelle sezioni
STREET PAESAGGIO STILL LIFE ARCHITETTURA RITRATTO UMANO
Ph. Salvatore Giordano
Domenica 21 GENNAIO - CARLUVA’ D’AJE’
Attorno al Castello Ducale di Agliè nel Canavese si svolge lo storico Carnevale.
Il gruppo dei Nobili partecipa alla Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale in piazza Castello.
I Conti di San Martino presiedono la benedizione e distribuzione dei tradizionali fagioli grassi.
Alla grande sfilata allegorica aperta dai Pifferi e Tamburi di Arnad i Conti di San Martino partecipano in carrozza con tiro a quattro di cavalli neri : splendidi esemplari di Strambino con finimenti di pregio della rinomata Selleria Moirano.
Edizione 2023 - Ph. Barbara Caricchi
Rif. articolo CARLUVA’ D’AJE’ nella sez. Storie
22 GENNAIO – AMERICA FIRST … IL TEMPO DEL RITORNO
Incontro in biblioteca a Cambiano con gli autori fotografici Max Ferrero e Renata Busettini
25 GENNAIO - AUSTRALIAN OPEN 2024
Fresca fresca la notizia di un altro successo degli Azzurri :
Simone BOLELLI e Andrea VAVASSORI conquistano la finale di doppio degli Australian Open 2024.
Incredibile risultato dei due tennisti italiani, che superano i tedeschi Yannick HANFMANN e Dominik KOEPFER con il punteggio di 6-3, 3-6, 7-6(5).
Grandissima attesa per la semifinale SINNER-DJOKOVIC in programma nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 GENNAIO, non prima delle 4.30, nella Rod Laver Arena di Melbourne.
Ai quarti di finale SINNER ha battuto RUBLEV 6-4, 7-6, 6-3 e DJOKOVIC ha vinto la battaglia con FRITZ 7-6, 4-6, 6-2, 6-3
Adesso di fronte al nostro Jannik c’è l’ostacolo più difficile, la sfida con Nole:
< Sarà dura, lotterò su ogni palla >
Djokovic, il numero 1 al mondo, il 10 volte vincitore degli Australian Open, è il tennista che a Melbourne non perde da 33 partite consecutive. Nel decennio in corso, nessuno è mai riuscito a batterlo in Australia.
FORZA SINNER !!
26 GENNAIO : Jannik Sinner è nella storia del tennis.
Per più di un motivo: ha battuto Novak Djokovic per la terza volta negli ultimi quattro incontri ed è il primo italiano a raggiungere la finale degli Australian Open. L’azzurro ha battuto il serbo numero uno al mondo in quattro set (6-1, 6-2, 6-7, 6-3). Sinner adesso aspetta il vincitore della sfida tra Daniil Medvedev e Aleksander Zverev.
< Per me è un processo di crescita, sono felicissimo di essere in finale, vedremo chi ci sarà. Le finali sono diverse, sono felice di essere in questa posizione e di poter lottare per uno dei tornei più importanti di questo sport, devo cercare di stare tranquillo > le parole di Sinner dopo la vittoria su Djokovic.
< Jannik è stato impressionate, ha giocato un livello di tennis pazzesco. Siamo di fronte a un campione vero, che ha solo 22 anni e che ci darà grandissime soddisfazioni, speriamo già da domenica in finale > il commento di Nicola Pietrangeli.
La finale degli Australian Open 2024 tra Sinner e Medvedev si disputerà domenica 28 GENNAIO : il titolo del primo Slam della stagione si assegnerà a partire dalle 9:30 ora italiana.
27 GENNAIO – GIORNO DELLA MEMORIA
Per ricordare … per spazzare via quell’indifferenza …
Memoriale della Shoah - Binario 21 sotto la Stazione Centrale di Milano
27 GENNAIO - Inaugurazione MEZZI DI TRASPORTO – Rassegna Fotografi CEDAS
a Nichelino - Centro Commerciale I VIALI
Anteprima mostra - Ph. Emanuela Manfrino
Sabato 27 gennaio ore 16 incontro con i fotografi. Ingresso libero.
Inaugurazione Rassegna Fotografica MEZZI DI TRASPORTO.
Reportage by Giuseppe Morina, Mauro Dragoni, Roberto Ricatto, Salvatore Giordano.
28 GENNAIO : FINALE SINNER - MEDVEDEV
In campo due giganti del tennis per una FINALE di AUSTRALIAN OPEN 2024 tutta in salita per Jannik SINNER ma conquistata con freddezza e determinazione …
Jannik Sinner ha sconfitto in rimonta il russo Daniil Medvedev in 5 set :
3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3
3 ore e 46 minuti di gioco che ci ha tenuto incollati agli schermi tra ansia ed esultanza … alla fine lacrime di gioia !!
È il primo titolo Slam per l’altoatesino, che ha così completato un percorso fenomenale.
Dopo il punto decisivo che gli ha regalato il successo agli AUSTRALIAN OPEN, suo primo Slam, Jannik Sinner visibilmente commosso si è gettato a terra e poi è andato ad abbracciare il suo staff per celebrare la grande impresa.
In due mesi ha conquistato la Coppa Davis e uno Slam che all’Italia mancava da 48 anni, ma dopo il trionfo il 22enne non si è scomposto:
< Ciao a tutti … prima di tutto mi congratulo con Daniil e il suo team, abbiamo giocato diverse volte contro e ogni volta imparo qualcosa da lui, gli auguro prima o poi di vincere questo trofeo. Poi voglio ringraziare tutte le persone che rendono questo evento così fantastico, perché dove ci sono i miei genitori oggi ci sono meno 20 gradi ed è più divertente correre sotto il sole. Il mio team … ogni giorno cerchiamo di migliorare, sono molto felice di condividere questo percorso con delle persone che mi capiscono così bene perché a volte non è facile. E poi l’incoraggiamento dei tifosi che è stato grandioso, grazie davvero perché mi avete fatto sentire a casa. Un pensiero per tutti quelli che stanno guardando da casa, in primis i miei genitori che mi hanno sempre permesso di scegliere e non mi hanno mai messo pressione. Auguro a tutti i bambini di avere la stessa libertà. Tutto qui, non ho altro da dire credo, ci vediamo il prossimo anno >
JANNIK, sei un grande !!
28 e 29 GENNAIO - LUMINARIA e FESTA DI SAN COSTANZO A
PERUGIA
San Costanzo, uno dei patroni di Perugia, viene festeggiato alla vigilia della festa con una processione dei Lumi attestata sin dal 1300, quando la città si illuminava di candele e torce portate dalle autorità e dalle corporazioni, dal clero e dal popolo in un rigido cerimoniale che si snodava lungo la “Via sacra” dalla Cattedrale o dal Palazzo dei Priori sino all’antica chiesa di San Costanzo, situata fuori le mura, oltre Porta San Pietro.
L’interminabile processione aperta dal corteo storico con tamburini e figuranti in costume medievale raggiunge la Basilica di San Costanzo dove vengono celebrati i Primi Vespri Solenni durante i quali si rinnova l’omaggio votivo al Santo Patrono con l’offerta di cinque simboli : la corona d’alloro, il cero, il torcolo, il vinsanto e l’incenso.
Il 29 GENNAIO, il giorno della festa, Borgo XX Giugno ospita la Fiera Grande di San Costanzo con la degustazione del torcolo di San Costanzo: pasta di pane lievitata dal delicato gusto di anice arricchita da canditi, uvetta e pinoli.
La forma a ciambella del torcolo simboleggia la corona tempestata di gemme preziose tolta a Costanzo al momento della decapitazione … oppure la ghirlanda floreale posta sul collo del santo dopo il martirio …
I cinque tagli diagonali sulla superficie del dolce sembrerebbero rappresentare le cinque porte corrispondenti ai cinque rioni del centro storico di Perugia.
Leggenda vuole che ogni anno le giovani nubili si recassero in chiesa in attesa di auspici sul proprio matrimonio. Grazie ad un curioso gioco di riflessi poteva capitare che la statua di San Costanzo strizzasse l’occhio alla fortunata predicendo così le nozze entro l’anno … ma se ciò non accadeva al fidanzato non restava che consolare l’amata con il dono del tipico torcolo …
29 GENNAIO – Addio a SANDRA MILO, un’attrice iconica che ha fatto
la storia del cinema e della tv.
Dagli esordi sul grande schermo nel 1955 con Alberto Sordi nel film Lo scapolo fino al David di Donatello 2021: a Sandra Milo il premio alla carriera.
La “musa di Federico Fellini” se ne è andata a 90 anni
Questa definizione metteva insieme sia la dimensione artistica - due film importanti del Grande Riminese tra il 1963 e il ’65 - sia quella affettiva e clandestina che sarebbe andata ben oltre, secondo Sandra addirittura 17 anni.
Fellini raccontò più volte di averla incontrata sulla spiaggia di Fregene e nel ’67 così la descriveva: < una ragazza dalle curve un po’ tonde, occhi maliziosi e innocenti insieme, che rideva in un modo che mi sembrava che mi volesse prendere in giro >
“Sandrocchia” - così la chiamava Fellini per semplificarne l’umana e divertita spontaneità - è salita alla ribalta grazie ai suoi celebri ruoli in 8½ del 1963 e Giulietta degli spiriti del 1965.
Anouk Aimeé e Sandra Milo in 8½ (1963)
SANDRA MILO ha lavorato con Roberto Rossellini, Antonio Pietrangeli e Sergio Corbucci passando per Dino Risi, Pupi Avati, Gabriele Salvatores e, in anni più recenti, Gabriele Muccino.
Accanto a lei, sul set, si sono avvicendati Marcello Mastroianni, Eduardo de Filippo, Vittorio Gassman e Vittorio de Sica.
La “finta oca” in un mondo di uomini. Sandra Milo ci dice addio senza troppi rimpianti. Novanta anni di cinema, televisione e teatro vissuti tra autoironia, prorompente bellezza, disincanto recitativo.
Sandra Milo, 1956
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