< Fra i piaceri moderni non ve n’è uno che sorpassi o eguagli
quello di un viaggio in automobile > Ada Negri “Secolo XX”
La “corsa più bella del mondo” nella edizione 2024 ha raggiunto
TORINO – la città dell’auto – per il 1° traguardo di tappa dell’11 giugno.
Sono trascorsi 76 anni da quando passò come un baleno, nel 1948.
420 vetture storiche, esemplari unici prodotti tra il 1927 e il 1957, introdotte da 120 Ferrari, veicoli elettrici e da un modello a guida autonoma, sono arrivate all’Iveco Industrial Village per poi raggiungere piazza San Carlo – il salotto buono della città – scortate dalla polizia municipale e accolte sulla pedana allestita dall’Automobile Club Torino. Come tradizione vuole non è mancata la pioggia, ma alla fine ha prevalso il sereno !!
Partecipanti stranieri provenienti da tutta Europa, America, Giappone, Australia e Nuova Zelanda alla guida di Alfa Romeo, Mercedes, Bugatti, Bmw, Lancia, ma anche Fiat 600 e Topolino e una inestimabile Ferrari 121 LM del 1955 che rivede la strada dopo sei anni di restauro a Maranello.
100% electric - CARICE TC2
L’arrivo in piazza san Carlo della prima auto storica
1927 - La prima 1000 Miglia
Dopo mesi di organizzazione, finalmente arriva la Prima Coppa delle Mille Miglia.
Sono le 8 del 26 marzo 1927 quando l’Isotta Fraschini di Aymo
Maggi e Bindo Maserati inaugura la leggendaria Freccia Rossa.
È l’esordio di un evento che stupisce l’Italia intera e dà il via alla grande epopea della gara di velocità, poi amata in tutto il mondo.
Una lunga corsa tra scrosci di pioggia, banchi di nebbia e turbini di polvere lungo le strade non asfaltate, che mettono a dura prova i piloti.
A Perugia il favorito Brilli Peri con la sua Alfa Romeo RLSS è costretto al ritiro, ma il bello deve ancora venire. All’alba del 27 marzo tutta Brescia viene svegliata dal passaparola. Oltre ogni aspettativa la lunga cavalcata di 1.600 km attraverso l’Italia sta volgendo al termine.
Alle 4 del mattino un telegramma da Feltre giunge a Renzo Castagneto nella sede del Regio Automobile Club di Brescia: l’arrivo è imminente.
Sulla linea del traguardo
Sono passati 2 minuti dopo le 6, quando un pubblico numerosissimo accoglie le Lambda della squadra Lancia seguite dalla O.M. 665 Superba di Nando Minoja e Giuseppe Morandi. Sono loro a trionfare, tagliando il traguardo di viale Venezia in 21 ore, 4 minuti e 48 secondi con una media di 77,238 km/h.
Non è l’unico record a destare scalpore. Con la loro minuscola Peugeot 5 HP MM Cazzulani-Monferroni vincono la categoria 750 centimetri cubi, con poco meno di 34 ore di viaggio, alla media di 48,087 km/h. I giornali titolano che una nuova era, quella di una libertà fino allora sconosciuta, si è aperta.
< Poco più di venti ore, nemmeno un giorno e una notte per compiere quasi 1700 km: una media che supera i 77 orari. L’automobile è passata per le strade di mezza Italia come un dominatore di tempo e di spazio. Il successo del mezzo meccanico appare dunque grandioso > Corriere della Sera, 1927
< In una sua canzone Lucio Dalla l’ha raccontata così, la Mille Miglia del 1947: “ Una corsa epica fu. Corsa spacca cuore e dura come non mai “. Come dargli torno. In una Italia sconvolta dalla guerra, dove la Fiat era l’unica industria automobilistica ancora in attività, il tracciato che normalmente collegava Brescia con Roma venne deviato per toccare anche Torino, dove i suoi ponti risparmiati dai bombardamenti erano gli unici che permettevano di attraversare il Po. Su un percorso di 1.827 chilometri, quasi 300 in più rispetto alle altre 24 edizioni, Tazio Nuvolari scrisse sotto una pioggia incessante una delle pagine più belle della sua immortale carriera. Al volante di una spyder costruita a Torino, la mitica Cisitalia 202 MM, un 1.100 di cilindrata con appena 65 cavalli, si classificò secondo assoluto, alle spalle di Clemente Biondetti e della sua poderosa Alfa Romeo 8C 2900 B. L’anno dopo, sempre transitando per Torino, il Mantovano Volante, ormai anziano e malato, partecipò alla sua ultima edizione. Non vedrà il traguardo, costretto al ritiro dalla sua Ferrari 166 C ridotta ormai a un rottame > commentano Giovanni Turi e Paolo Varetto.
2024 - La 1000 MIGLIA è tornata a TORINO
Polizia Stradale con auto storiche in via Roma
Il MAUTO celebra la corsa con la mostra Un viaggio lungo Mille Miglia
visitabile fino al 29 settembre.
Sono tre i livelli del racconto:
- il dietro le quinte della gara con materiali originali esposti in teca, in gran parte inediti, provenienti dall’archivio Mille Miglia;
- l’emozione della gara in presa diretta, con fotografie e filmati d’epoca;
- il fascino popolare della gara nel cinema con una selezione di filmati cinematografici.
In esposizione anche la Cisitalia 202 SMM ’’Nuvolari’’ del 1947, il modello con il quale Tazio Nuvolari è proclamato vincitore morale dell’edizione del 1947. La vettura entra nella storia e da quel momento prende il nome del mitico pilota mantovano.
Reportage fotografico by Barbara CARICCHI
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