E ci vuole tanta PASSIONE per farlo bene !!

 

E a proposito di “maestre” non posso che parlare di mia mamma la CARICCHI ( signora Giulia Macchioni in Caricchi ). Lei ha insegnato a lungo non nel capoluogo di Città della Pieve,ma nelle frazioni … nelle scuole di campagna come SAN BARTOLOMEO, nelle famose “pluriclassi” … unica insegnante con ragazzini dalla 1° alla 4° classe elementare … Che impegno tenerli tutti occupati e seguirli contemporaneamente !!

Mentre i più grandi svolgono il TEMA o il PROBLEMA ai piccoli insegni l’ A B C , mentre i più piccoli disegnano ai grandi spieghi la STORIA e la GEOGRAFIA o la MATEMATICA… che lavoro !!! Non ti rilassi mai !!!

 

Alle feste della scuola avevo l’onore di poter partecipare anche io … la più bella quella di CARNEVALE !!!

A casa la mamma in anticipo cuciva per i suoi scolari i vestiti per le recite, con mia nonna Edvige preparava due piattoni di strufoli al miele e frappe con lo zucchero , poi andava da Anastasio a comprare mascherine, trombette, coriandoli e stelle filanti, mi chiedeva in prestito il mio giradischi, regalo per la Cresima degli zii e i dischi con le musiche e le canzoni dello ZECCHINO D’ ORO e altro … e via a SAN BARTOLOMEO…!!!

 

La mitica FIAT 500 , quella ancora con le portiere che si aprono al contrario, parcheggiata nell’ aia dell’ultima casa colonica; il cambio delle scarpe… e sì, perché se c’è fango o neve nel viottolo che costeggia il bosco per arrivare a scuola a piedi bisogna indossare gli stivali …. e partenza…!!!

 

In cima ad una collinetta in aperta campagna una chiesetta con annessa casa rurale, sì, quelle tipiche delle nostre zone, con le scale esterne e la loggetta coperta… una stanza con la stufa a legna e i banchi di legno… e tanta allegria !!! Che festa !!!

L’aula addobbata con i famosi festoni a catenella realizzati a mano con strisce di carta colorata incollata… la mitica “COCCOINA” dall’indimenticabile odore… Alle pareti i disegni delle maschere fatti dagli scolari…

Recite, cori, balli, musica, poesie e la colazione con i nostri dolci tipici del Carnevale!!

 

Ma non basta andare a scuola… ci sono pure le riunioni al capoluogo con gli altri insegnanti e il direttore…

E poi il lavoro continua a casa… barche di quaderni con i compiti da correggere, il famoso registro da tenere in ordine… e poi l’impegnativo AGGIORNAMENTO !! I tempi cambiano… i metodi d’insegnamento pure … bisogna tenersi al passo !!

 

Dall’ A B C al “ Metodo della Frase “ … tutto ribaltato… partire dalla frase di senso compiuto per arrivare alle lettere … e i famosi cartelloni con la A di Ape, la B di Bandiera, la C di Cane non si mettono più…

Dai NUMERI … 1 2 3 … STELLA !!! al “Metodo dell’ Insiemistica”…affrontato alle elementari con i blocchi logici… l’ho trovato affascinante e intuitivo da più grande al corso di Analisi Matematica 1 all’ Università… Tutto cambia e ricambia … Adesso come è ?? Boh!!!!

 

QUESTIONE di METODO !!!  A ognuno il suo … parole della Mamma!

 

Io so solo che per rispettare il metodo d’insegnamento che avrebbe adottato la mia maestra alle elementari, mia mamma non mi ha insegnato niente in anticipo… il primo giorno di scuola, mentre alcuni compagni erano già lì a scrivere sul quaderno il proprio nome, io mi sono un po’ guardata intorno disorientata… nel quaderno a quadrettoni in alto a sinistra ho disegnato due piccole ciliegie che ho colorato di rosso … Poi tutto è andato molto bene… per Fortuna !!! W LA MAMMA !!! Ancora oggi che è in pensione da un bel po’ i vecchi scolari ormai adulti le fanno una gran festa quando la incontrano !!!

 

Sono tornata a SAN BARTOLOMEO e con gran stupore ho scoperto che la chiesetta / scuola di campagna è diventata una bella villa privata… e c’è ancora la campana a sinistra del portone della Chiesa…

 

Ho pensato ad Adriano Celentano con il “Ragazzo della via Gluck” ma a SAN BARTOLOMEO per fortuna non è arrrivato il catrame e il grigio del cemento…. Oltre un gran mare di erba la facciata di mattoni della Chiesa ancora si tinge di arancione quando il sole si abbassa dietro il monte di Cetona.