MERIDIANI – 12 CANALI ENERGETICI che attraversano il nostro corpo – AGOPUNTURA
I meridiani creano delle connessioni tra le diverse parti del corpo … la regione temporale della testa è così connessa con la faccia esterna del piede e la CISTIFELLEA … il POLMONE dialoga con l'estremità del dito pollice … lo STOMACO con la regione malare e mandibolare della faccia e l'estremità del secondo dito del piede …
Dentro i meridiani scorrono in diverse proporzioni sia il sangue che il Qi - sostanza fluida dalle molteplici proprietà … "energia vitale" o "forza vitale"
Qi Ki CHI … tai chi
Vengono identificati 12 MERIDIANI PRINCIPALI, ciascuno dei quali è collegato con l'omonimo ORGANO INTERNO e possiede punti propri.
Sono distinti in 6 YIN (3 sulla superficie volare dell'arto superiore e 3 su quella dell'arto inferiore) e 6 YANG (3 sulla superficie volare dell'arto superiore e 3 su quella dell'arto inferiore).
YIN & YANG sono i due termini complementari della famosa filosofia degli opposti, che in riferimento agli organi sono traducibili perfettamente con PIENO (fegato, rene, milza...) & CAVO (vescica biliare, vescica, stomaco...) … ZANG & FU nella terminologia propria della MEDICINA TRADIZIONALE CINESE.
Ciascun organo-meridiano principale PIENO è "accoppiato" con un organo-meridiano principale CAVO. Es. fegato-cistifellea , rene-vescica , stomaco-milza ( pancreas endocrino ).
”QUELLA SPORCA DOZZINA” – (The Dirty Dozen) - film di guerra del1967, diretto da Robert Aldrich, con Lee Marvin, Ernest Borgnine e Robert Ryan.
Nel 1944, alla vigilia dello sbarco in Normandia delle truppe Alleate, un gruppo di DODICI GALEOTTI viene addestrato dall' esercito statunitense per compiere un'importantissima ma anche rischiosissima missione segreta: assaltare un castello francese, utilizzato dai tedeschi come centro di riposo per ufficiali. Se i galeotti riusciranno nella missione, otterranno in cambio la commutazione della pena.
La FONTANA dei 12 MESI al Valentino … in restauro a Torino!
12 MESI … un anno
12 i SEGNI DELLO ZODIACO
ARIETE TORO GEMELLI CANCRO LEONE VERGINE BILANCIA SCORPIONE SAGITTARIO CAPRICORNO ACQUARIO PESCI
SISTEMA NUMERICO a BASE 12 …
Il sistema numerico DUODECIMALE (chiamato anche DOZZINALE o in BASE12, spesso abbreviato doz) è un sistema di numerazione posizionale che utilizza DODICI CIFRE , vale a dire che in questo sistema al valore dieci ed al valore undici sono assegnati dei simboli propri, anziché ricorrere a combinazioni di più simboli.
Storicamente, le UNITA’ di TEMPO di molte civiltà fanno riferimento al NUMERO 12 come perno centrale. Ci sono, ad esempio, 12 segni zodiacali, 12 mesi in un anno e 12 ore in un giorno babilonese.
Nella tradizione cinese i calendari, gli orologi ed i compassi sono basati sui DODICI RAMI TERRESTRI.
Nel sistema imperiale britannico, 12 POLLICI costituiscono un piede, una libbra equivale a 12 ONCE TROY e 12 PENNYun tempo corrispondevano ad uno scellino.
Gli Antichi Romani , seppure non avessero un sistema posizionale ma additivo, utilizzavano un sistema frazionario basato sul 12 in cui la dodicesima parte di unità era chiamata UNCIA , da cui gli attuali ounce ed inch inglesi. Molto più avanti, anche Carlo Magno istituì nel suo impero un nuovo sistema monetario in cui 12 DENARI componevano un soldo.
SPAGHETTI n° 12 – Pasta DE CECCO dal 1886
12 APOSTOLI : AUSTRALIA e GESU’
I famosi DODICI APOSTOLI in AUSTRALIA - Twelve Apostles.
FARAGLIONI - imponenti pilastri di pietra calcarea che si innalzano dall'Oceano Australe - la principale attrazione del Port Campbell National Park - GREAT OCEAN ROAD – VICTORIA
10-20 milioni di anni fa erano collegati alle scogliere del continente. Le onde e il vento hanno scavato grotte nelle scogliere, plasmandole prima in arcate, quindi in pilastri altri fino a 45 metri.
La forza degli elementi ha continuato a erodere queste colonne a una velocità di circa due centimetri l'anno. Oggi restano solo otto pilastri e alcuni negli ultimi anni hanno risentito particolarmente della forza del vento. Il cosiddetto London Arch era parte di un ponte naturale a due arcate, ma nel 1990 l'arco più prossimo alla riva ha ceduto, lasciando due increduli turisti senza via di ritorno. Un altro degli Apostoli, alto 50 metri, è crollato nel 2005.
NUOVO TESTAMENTO
L'inizio degli Atti degli Apostoli parla di undici APOSTOLI. Manca, rispetto al Vangelo di Luca, Giuda Iscariota che è morto dopo aver tradito Gesù; dopo l'Ascensione di Gesù un DODICESIMO APOSTOLO , Mattia, viene integrato per sorteggio:
1. Pietro (sepolto a Roma nella basilica di San Pietro)
2. Giovanni (sepolto ad Efeso)
3. Giacomo (sepolto a Santiago de Compostela)
4. Andrea (sepolto in parte a Patrasso,reliquie ad Amalfi e a Pienza)
5. Filippo (sepolto a ROMA insieme a Giacomo di Alfeo nella BASILICA dei XII APOSTOLI)
6. Tommaso (sepolto a Ortona)
7. Bartolomeo (sepolto a Benevento, nella Basilica di San Bartolomeo Apostolo)
8. Matteo (sepolto a Salerno, nella cattedrale)
9. Giacomo di Alfeo (sepolto a ROMA insieme a Filippo nella BASILICA dei XII APOSTOLI )
10.Simone lo Zelota (sepolto a Roma insieme a Giuda Taddeo nella basilica di San Pietro - secondo altri a Lanciano)
11.Giuda Taddeo (sepolto a Roma insieme a Simone lo Zelota nella basilica di San Pietro - secondo altri a Lanciano)
12.Mattia (sepolto a Padova, nella basilica di Santa Giustina, vicino all'evangelista Luca)
12 le FATICHE di ERCOLE
1 - La lotta con il leone di Nemea
In una zona dell'Argòlide, chiamata Nemèa, c'era un leone gigantesco e feroce, che aveva la pelle invulnerabile. Ercole lo affrontò, ma non potendolo colpire con l'arco e la clava, lo cacciò dentro una grotta. Qui, dopo una terribile lotta corpo a corpo, lo soffocò tra le braccia. Con la sua pelle si fece un vestito.
2 - L'idra di Lerna
Nel lago di Lerna viveva un grosso drago con nove teste di cui una immortale: soffiando miasmi pestilenziali e divorando uomini e greggi rendeva inabitabile la zona. Ercole l'affrontò impugnando la spada. Ma con grande stupore vide che a ogni testa tagliata ne ricrescevano immediatamente due. Allora ricorse al fuoco: con tronchi infuocati bruciò tutte le teste del drago. Ne rimaneva una, quella immortale: la tagliò netta con un colpo di spada e la seppellì sotto un macigno.
3 - Il cinghiale di Erimanto
L'Arcadia aveva perso la sua pace a causa di un cinghiale gigantesco che rovinava tutti i raccolti. Dopo un lungo inseguimento per boschi, crepacci, Ercole sul monte Erimanto catturò la bestia e, caricandosela sulle spalle, la portò a Tirinto.
4 - La cerva del monte Cerinea
In Arcadia, sul monte Cerinea, i cacciatori da tempo immemorabile inseguivano una cerva dalle corna d'oro e dai piedi di rame, senza riuscire mai a raggiungerla. Ercole la inseguì, senza mai riposarsi, per un anno intero e quando la raggiunse presso un fiume riuscì a ferirla con una freccia e a catturarla.
5 - Gli uccelli di Stinfalo
Sul lago di Stinfalo, in Arcadia, abitavano degli uccelli che avevano le ali, il becco e le penne di bronzo. Si servivano delle loro penne come frecce per uccidere e divorare ogni essere vivente. Ercole ne uccise alcuni. Altri, spaventati dal suono di un sonaglio di bronzo che Ercole continuava ad agitare, preferirono abbandonare il territorio.
6 - Il cinto di Ippolita
Per accontentare Admeta, figlia del re Euristeo, che desiderava il ricco cinto d'Ippolita, regina della Amazzoni, Ercole intraprese una guerra contro quel popolo di donne bellicose che vivevano cavalcando nella regione del Mar Nero. Ercole fece una strage, uccidendo anche Ippolita: poté così venire in possesso del cinto.
7 - La pulizia delle stalle di Augia
In Elide c'era un re di nome Augia che teneva nelle sue stalle migliaia di buoi. La pulizia in queste stalle lasciava molto a desiderare e tutta la regione era appestata da un insopportabile odore di letame. Ercole fu incaricato di pulire le stalle in un giorno. Come fare? Ercole deviò il corso del fiume Alfeo e fece passare le acque nelle stalle: la violenta corrente trascinò facilmente via gli strati di letame.
8 - Il toro di Creta
In questa impresa il nostro eroe non dovette uccidere nessuno. Il suo compito era quello di catturare vivo un toro che Posidone, il dio delle acque, aveva regalato all'isola di Creta. Ercole lo inseguì per tutta l'isola e lo catturò trattandolo come un capretto: lo avvolse in una rete, se lo mise sulle spalle e attraversò a nuoto il tratto di mare che separava Creta da Tirinto.
9 - I cavalli di Diomede
Diomede, re di Tracia e figlio di Marte, aveva la crudele abitudine di nutrire i suoi possenti cavalli con carne umana. Ogni straniero che capitava nei paraggi finiva nelle mangiatoie di rame dei cavalli. Ercole, prima di tutto, fece divorare lo stesso Diomede dai suoi cavalli, poi attaccò con una lunga fune quei corsieri e li portò a Tirinto.
10 - I buoi di Gerione
Gerione era un mostro con tre teste che abitava nell'isola Eritea situata in mezzo all'oceano: possedeva bellissimi buoi rossi che erano custoditi da un gigante di nome Eurizione e da un cane con due teste che si chiamava Ortro. Di questo gregge doveva impadronirsi Ercole. Giunto nello stretto di Gibilterra, Ercole piantò su ciascunadelle sponde una colonna in segno del suo passaggio (e quei due termini furono chiamati le colonne di Ercole). Approdato nell'isola, l'eroe affrontò e uccise con facilità il gigante Eurizione, il cane con due teste e il mostro Gerione.
11 - I pomi d'oro
In una valle dell'Africa si trovava un meraviglioso giardino abitato dalle Esperidi, figlie della stella della sera. Sugli alberi di quel parco crescevano dei frutti d'oro. Ercole doveva impadronirsi di alcuni di quei frutti, ma non sapeva dove si trovasse questo giardino. Si rivolse a Proteo, un dio marino che aveva la facoltà di trasformarsi e da lui si fece indicare la strada da percorrere per raggiungere il regno delle Esperidi. A guardia di quel giardino c'era però un dragone dalle cento teste, che diede filo da torcere all'eroe. Il drago alla fine fu ucciso ed Ercole poté tornarsene a casa con i pomi d'oro.
12 - La cattura di Cerbero
Fu l'ultima e la più impegnativa fatica perchè Ercole doveva entrare nel regno dei morti per catturare Cerbero, un mostro metà cane e metà drago, con tre teste. In questa impresa Ercole si fece aiutare da Ermes e da Atena. Arrivato nel mondo sotterraneo, l'eroe si fece ricevere da Ades, il dio degli inferi, il quale gli diede il permesso di portare con sé Cerbero purché riuscisse a domarlo senza armi. Ercole incatenò il mostro e lo portò a Tirinto, dopo di che la ricondusse di nuovo nell'inferno. La lunga storia di Ercole finisce nell'Olimpo, dove egli visse con gli immortali.
12 le BATTAGLIE dell’ISONZO : la DODICESIMA … la disfatta di CAPORETTO
12 le TRIBU’ di ISRAELE
Le DODICI TRIBU’ di Israele sono i DODICI GRUPPI , legati da vincoli di parentela nei quali, secondo la tradizione biblica, si suddivideva il popolo ebraico. Ciascuna delle tribù si riteneva discendere da uno dei DODICI FIGLI di GIACOBBE (chiamato anche Israele), e ne portava il nome.
Ciascuna tribù del popolo ebraico attorno all' Arca dell'Alleanza portava una bandiera o drappo di seta - in ebraico degalim - con il relativo simbolo di rappresentanza .
Nei capitoli 29 e 30 della Genesi si racconta il significato dei vari nomi, in modo da rispecchiare lo scontro tra le due mogli di Giacobbe: Lia, più vecchia e più feconda, e sua sorella Rachele, la più amata, ma sterile.
· Ruben, il primogenito, il cui nome significa guarda: un figlio (maschio)!., derivante anche dalla radice di Ghevurah. Era figlio di Lia.
· Simeone, secondogenito, figlio di Lia. Il suo nome significa JHWH mi ha udito.
· Levi, terzo figlio di Lia. Mi si affezionerà significa, sperando Lia, in un avvicinamento di Giacobbe. Ma lui amava di più Rachele, sua sorella.
· Giuda, figlio di Lia, chiamato "giovane leone". Significa loderò JHWH.
· Dan, figlio di Bila, un'ancella di Rachele, poiché questa sembrava non poter avere figli. Significa JHWH mi ha fatto giustizia.
· Neftali, altro figlio di Bila: rivalità tra sorelle.
· Gad, figlio di Zilpa, ancella di Lia che gridò per fortuna!.
· Aser, secondo figlio di Zilpa: così mi diranno felice!
· Issachar, concepito da Lia, in un giorno in cui Giacobbe avrebbe dovuto appartarsi con Rachele. Dio mi ha dato il mio salario, per avere io dato la mia schiava a mio marito.
· Zabulon, ancora Lia: Dio mi ha fatto un bel regalo: questa volta mio marito mi preferirà, perché gli ho partorito sei figli. Dopo Zabulon Lia ebbe anche una figlia: Dina.
· Giuseppe, Dio ha tolto il mio disonore, disse Rachele, al primo figlio.
· Beniamino, secondo e ultimo figlio di Rachele. Non temere, disse lei, prima di morire. Il nome, in semitico, significa figlio della mia mano destra, capo, o reggitore del Sud (il sud sta a destra, nella geografia semita, guardando verso Gerusalemme ad occidente verso oriente, ma dal Qodesh haQodashim si guarda verso occidente).
12 le ORE …
“FANTASIA “ & la “Danza delle ORE” … Walt DISNEY – fim 1940
Danza delle ore di Amilcare Ponchielli. Un balletto comico in quattro sezioni: Madame Upanova e i suoi struzzi (mattino); Giacinta l'ippopotamo e le sue servitrici (pomeriggio); Elephanchine e la sua compagnia di elefantesse che soffiano bolle di sapone (sera); Ben Ali Gator e il suo gruppo di alligatori (notte). Il finale mostra tutti i personaggi che ballano insieme finché il loro palazzo non crolla.
LE ORE – o STAGIONI : figure della mitologia greca, figlie di Zeus e di Temi.
Le Ore erano sorelle delle Moire e venivano considerate le custodi dell'Olimpo.
In origine erano tre e simboleggiavano il regolare scorrere del tempo nell'alterna vicenda delle stagioni (primavera, estate e autunno fusi insieme, inverno); poi ne fu aggiunta una quarta (allusione all'autunno). In epoca romana finirono col personificare le ore vere e proprie, divenendo 12 e da ultimo 24.
Le ORE si presentano in duplice aspetto:
· in quanto figlie di Temi (l'Ordine universale) assicuravano il rispetto delle leggi morali;
· in quanto divinità della natura presiedevano al ciclo della vegetazione.
Questi due aspetti spiegano i loro nomi:
· Eunomia, la Legalità
· Diche, la Giustizia
· Irene, la Pace
oppure:
· Tallo, la Fioritura primaverile
· Auso, il Rigoglio estivo
· Carpo, la Fruttificazione autunnale.
Le Ore sorvegliavano le porte della dimora di Zeus sull'Olimpo (le aprivano e le richiudevano disperdendo o accumulando una densa cortina di nuvole), servivano Hera ( che avevano allevata ), attaccavano e staccavano i cavalli dal suo cocchio e da quello di Elio; inoltre facevano parte del corteo di Afrodite - insieme con le Cariti - e di Dioniso.
Gli antichi le rappresentavano come leggiadre fanciulle stringenti nella mano un fiore o una pianticella, immaginandole peraltro brune e invisibili con riferimento alle ore della notte; ma, se si eccettua un presunto matrimonio di Carpo con Zéfiro, non ne fecero le protagoniste di alcuna leggenda. Le onoravano con un culto particolare ad Atene (dove fu loro consacrato un tempio), ad Argo, a Corinto, a Olimpia.
Sono le DODICI ...
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DODECAGONO - poligono con DODICI LATI
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12 SPIGOLI per il cubo.
· 12 è il numero atomico del magnesio (Mg).
· 12 sono le categorie o forme a priori dell'intelletto nella Critica della ragion pura di KANT.
· 12 Victoria è un asteroide battezzato così in onore di Vittoria, dea romana della vittoria.
RITI INIZIATICI a 12 ANNI
«Il dodici segna l'ingresso nella pubertà e dunque induce l'idea di una trasformazione radicale [...che] si fonda su un passaggio molto difficile e faticoso che è il solo che davvero porta a crescere. È per questo che il dodici traduce implicitamente gli ostacoli, i passaggi difficili, gli enigmi da risolvere. Nella maggior parte delle società, i riti iniziatici, destinati a far accedere allo stato di adulto, si praticano nel DODICESIMO ANNO di ETA’ »
12 è il numero che ricorre per eccellenza a indicare la gestione e il governo d'una variante delle tre metafisiche speciali di Christian Wolff (1679-1754):
1. il corpo (anatomia);
2. il mondo sia fisico (calendario,zodiaco,musica) che comunitario (diritto giuridico);
3. l'ambito spirituale (mitologia,religione).
· 12 è il numero di paia dei nervi cranici.
· 12 è il numero delle vertebre toraciche.
· 12 è il numero di paia di coste.
· 12 è il numero di falangi nelle dita d'una mano, pollice escluso (e da questo dettaglio, coniugato alle cinque dita dell'altra mano, potrebbe derivare la base numerica sessagesimale).
12 sono i mesi (le lunazioni complete) in un anno solare.
12 sono i segni dello zodiaco con cui si divide in altro modo l'anno.
Un giorno viene diviso in 12 ore antimeridiane e 12 pomeridiane, così come la circonferenza del quadrante dell'orologio.
Dodici è il numero dei segni dello zodiaco "occidentale", cinese, indiano...
DODICI ANNI circa è il tempo che impiega Giove per compiere il giro dello zodiaco. Per questo il DODICESIMO ANNO DI VITA corrisponde al primo ritorno di Giove nella posizione natale.Nel sistema musicale occidentale per convenzione 12 SEMITONI formano un'ottava.
Nel DIRITTO ROMANO, una tra le prime codificazioni scritte è rappresentata dalle LEGGI delle XII TAVOLE.
· "I DODICI" era il nome, in questa forma assoluta o con ulteriori specificazioni, di antiche magistrature locali italiane, composte appunto di dodici persone. Ad esempio "i dodici del popolo" di Pisa nei secoli 13º-14º, "i dodici" di Siena nel secolo 14º, "i dodici procuratori" di Firenze durati dal 1480 al 1494, "il collegio dei dodici" di Venezia durato dal 1548 al 1780.
· Nel maggio1793 il Girondino Bertrand Barère fece istituire la "COMMISSIONE dei DODICI ", incaricata di indagare sugli arresti effettuati dalla Municipalità parigina per opporsi al crescente potere della Comune di Parigi.
· Nel processo penale anglosassone, la giuria si compone tipicamente di 12 giurati (ma in Scozia sono 15).
· I principi fondamentali della Costituzione italiana sono 12.
Nella MITOLOGIA GRECA gli dèi principali del monte Olimpo sono dodici.
Secondo diversi autori, nella mitologia greca il numero dei Titani e delle Titanidi era di dodici.
Nella mitologia greca Eracle, poi Ercole nella mitologia romana, affronta e supera dodici fatiche.
Nella letteratura medievale, dodici sono i paladini di Carlo Magno, e a volte i cavalieri della Tavola rotonda alla corte dire Artù.
Il NUMERO 12 e la Religione
· Nelle religioni bibliche, dodici è il numero dei figli di Giacobbe/Israele.
· Da tali patriarchi discendono le dodici tribù di Israele.
· Dodici è il numero dei profeti minori biblici.
· Il ritrovamento di Gesù al Tempio in mezzo ai sapienti avviene quando ha dodici anni (Luca 2, 41-47).
· Gesù chiamò a sé dodici apostoli (Marco 3, 13).
· Nel miracolo evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, le ceste o canestri riempiti con gli avanzi sono dodici (Marco 6, 43||Luca 9, 17||Matteo 14, 20||Giovanni 6, 13): come "il numero delle tribù d'Israele, rappresenta simbolicamente tutto il popolo".
· Nell'Apocalisse di Giovanni, al versetto12, 1appare «un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle». Arsène Heitz, cui è solitamente attribuita la bozza che è stata accolta come bandiera europea, ha successivamente fornito una spiegazione in chiave biblica del suo disegno, facendo riferimento a questa descrizione.
· La Gerusalemme celeste ha dodici porte (Apocalisse 21, 12.21).
· «In mezzo alla piazza della città eda una parte e dall'altra del fiume si trova un albero di vita che dà dodici raccolti e produce frutti ogni mese; le foglie dell'albero servono a guarire le nazioni» (Apocalisse 22, 2).
La DODICESIMA STAZIONE della VIA CRUCIS tradizionale corrisponde alla morte di Gesù.
In alcune leggende ebraiche, LUCIFEROviene indicato come un ANGELO con 12 ALI .
Nella RELIGIONE NURAGICA della Sardegna della fine dell'età del bronzo, religione molto vicina a quella cananea delle origini, il 12 era un numero assai frequente per esprimere il disco o la luce solare di YHWH.
Lo attestano ormai numerosi documenti sardi rinvenuti a far data dal 1995, anno in cui furono rinvenute le ormai famose tavolette bronzee di Tzricotu di Cabras. Il numero era spesso affiancato dal numero 'tre', ovvero dal segno commentatore (hē) e dal sette con il significato di 'Santo'. Scrivere numericamente “sette, dodici, tre” voleva significare “Santo Sole Lui“. L'espressione è rimasta ancora nel sardo odierno (in area linguistica campidanese): Su (issu) Santu Doxi ! Si usa come moto di stizza ed equivale in italiano ad un'imprecazione verso il Signore. Nell'area in variante logudorese si usa invece l'espressione, ugualmente su base numerica sette, 'Zesù Sette' ! - Gesù Santo !
Appare evidente che il 'Gesù' è stato introdotto al posto del 'Dodici' in periodo di cristianizzazione della Sardegna e che l'espressione del campidanese (variante del Sud dell'isola) è quella originaria.
Nella RELIGIONE NORRENA 12 erano i sacerdoti (díar o drótnar) che presiedevano il centro di culto Ásgarðr.
DODICI STELLE dorate disposte in cerchio su campo blu nella BANDIERA dell’EUROPA. Il loro numero è assunto a simbolo di completezza: «come i dodici segni dello zodiaco rappresentano l'intero universo, le dodici stelle d'oro rappresentano tutti i popoli d'Europa». Il numero 12 è stato scelto, inoltre, perché tradizionalmente associato anche alla perfezione ed all'unità.
“CANZONE DEI DODICI MESI “ – Francesco GUCCINI
Viene Gennaio silenzioso e lieve, un fiume addormentato
fra le cui rive giace come neve il mio corpo malato, il mio corpo malato...
Sono distese lungo la pianura bianche file di campi,
son come amanti dopo l'avventura neri alberi stanchi, neri alberi stanchi...
“12” - film russo diretto da Nikita Mikhalkov … una nomination per il Leone d'oro al Festival di Venezia del 2007.
Nella Smorfia il numero 12 è il soldato.
12 era il numero del call center della vecchia SIP, azienda nazionale telefonica italiana. Componendo il 12 si potevano richiedere, al prezzo di cinque scatti telefonici, informazioni sui numeri di telefono degli abbonati Sip. Il numero è stato dismesso il 1º ottobre 2005.