ACCIAIO VETRO CEMENTO MATTONI LEGNO PIETRA ROCCIA
Dal BOSCO VERTICALE a UNICREDIT : TOWER & PAVILION
Da LA CASA DELLA MEMORIA a CORSO COMO 10
Il DUOMO si specchia nel MUSEO DEL NOVECENTO
UZBEKISTAN ... lungo la VIA DELLA SETA ... LE MURA di KHIVA - imponenti baluardi in MATTONI di FANGO
L' Ichon-Qala (Itchan Kala) di Khiva è stato il primo sito in Uzbekistan ad essere iscritto tra i Patrimoni dell'umanità UNESCO nel 1991.
Qui ebbe sede il governo dei Khan di Khiwa, che dal XVII secolo si attribuirono il titolo più magniloquente di Shah.
La caratteristica più spettacolare dell' Itchan Kala è costituita dalle sue MURA IN MATTONI DI FANGO e dalle quattro porte situate sui lati della fortezza rettangolare. Le fondamenta delle mura risalgono al decimo secolo, ma le mura odierne, di circa 10 metri d'altezza, vennero erette nel tardo XVII secolo, ed in seguito restaurate.
MURO DI SOSTEGNO in CEMENTO ARMATO : il mio primo progettino ...
TERRAPIèNO s. m. [comp. di terra e pieno]
Opera costituita da una massa di TERRA accumulata secondo un progetto prestabilito, in modo da sostenersi da sola o entro strutture di sostegno appositamente predisposte; i terrapieni costituiscono un genere di opere largamente usato, nel passato, nelle fortificazioni, e attualmente per sostenere la sede di strade e ferrovie (in tal caso sono detti comunem. rilevati), nonché per formare DIGHE DI SBARRAMENTO di non grande altezza e per creare ripiani di TERRAZZAMENTO artificiali.
MURO DI CINTA : ALLEVAMENTI del BESTIAME, INDUSTRIE, CARCERE, VILLA ...
la PALIZZATA del FORTE
la RECINZIONE dell'ORTO
il BALUARDO del CASTELLO - Il baluardo, detto anche BASTIONE, è un elemento difensivo caratteristico della fortificazione alla moderna, sistema difensivo elaborato a partire dal XV secolo-XVI secolo. Il baluardo si distingue dalle torri medievali per essere della stessa altezza delle MURA. Si trovava generalmente agli angoli della fortificazione e poteva avere diverse forme planimetriche (prima circolare, poi poligonale). Il suo scopo era proteggere le CORTINE (tratti di mura rettilinei), che erano le parti della fortificazione più esposte al tiro e all'attacco dell'assediante, col tiro radente ed incrociato delle artiglierie che erano ospitate al suo interno.
il GIARDINO ARABO a PANTELLERIA : pianta circolare, MURO A SECCO, una minuscola porta di accesso al PARADISO per piante di AGRUMI, protetti da vento e siccità ...
i MURETTI dei VIGNETI alle ISOLE AZZORRE ... neri, neri ... caldi, caldi ...LA VIGNA dell' Isola di PICO ... l' autoctono VERDELHO !!
I vigneti piantati su terreni di lava sono inquadrati da stretti MURI DI PIETRA - “CURRAIS” o “CURRALETAS” - che li proteggono dal vento marittimo ...
Prima ancora che una malattia distruggesse i vigneti, PICO esportava vino in Europa e anche in America. Poi le coltivazioni sono riprese, ma con quantitativi più contenuti. I campi - “LAJIDOS” o “TERRAS DE BISCOITO” - hanno vitigni bassi, protetti dal vento da MURETTI A SECCO IN PIETRA LAVICA. Un paesaggio incredibile, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2004 nelle zone di Lajido da Criação Velha e Lajido de Santa Luzia.
Qui si vedono le “rilheiras”, i segni lasciati dalle ruote dei carri trainati da buoi che trasportavano l’uva e i barili. Nei piccoli porti vicino al mare invece si vedono ancora i “rola-pipas”: rampe scavate nei pendii per facilitare il trasporto delle botti nelle barche.
MURO d'ACQUA MURO di GHIACCIO
MURO di FUOCO MURO d' ARIA
PARETE ROCCIOSA naturale - ABORIGINAL ART - KAKADU National Park - AUSTRALIA
PARETE ROCCIOSA artificiale - PALESTRA per FREE CLIMBING
GROTTA GIGANTE a SGONICO (Trieste) : nel mondo sotterraneo delle CAVITA' CARSICHE !
I numeri della GRANDE CAVERNA (sala principale)
Profondità massima: 120 m sotto la superficie
Quota fondo: 156 m s.l.m.
Volume della sala: 365.000 m3
Altezza massima della volta: 98,50 m
Larghezza massima: 76,30 m
Lunghezza massima: 167,60 m
Una visita entusiasmante tra STALATTITI & STALAGMITI ... tra SISMOGRAFI & PENDOLI GEODETICI ... la STAZIONE CLIMATOLOGICA del CARSO ...
La registrazione dei terremoti : il funzionamento della STAZIONE SISMICA del FESN, alloggiata presso la Grotta Gigante e collegata direttamente alla protezione civile. MODERNE TECNOLOGIE & VECCHI SISMOGRAFI utilizzati dall'OGS negli anni '50.
Il funzionamento dei PENDOLI GEODETICI alloggiati nella grotta e gestiti dall'Università di TRIESTE.
PARETI AFFRESCATE - PITTURA POMPEIANA negli SCAVI
ARCHEOLOGICI di POMPEI, ERCOLANO, OPLONTI
LA VILLA DEI MISTERI a POMPEI
ERCOLANO : dall'insegna per la VENDITA DEL VINO ai ricchi interni...
I 4 STILI della PITTURA POMPEIANA dalla classificazione di August MAU in riferimento a VITRUVIO ( VII libro del DE ARCHITECTURA ) :
I° STILE - STRUTTURALE (A INCROSTAZIONE) con motivi di pannelli rettangolari simil MARMO e STUCCO a rilievo
II° STILE - ARCHITETTONICO con effetto tridimensionale e SCENOGRAFIE TEATRALI : Trompe l'oeil ... Colore e Ombra ... ROSSO e OCRA
III° STILE - ORNAMENTALE caratterizzato da strutture piatte con campiture monocrome simil TENDAGGIO / TAPPEZZERIA, soggetti della NATURA ... pareti a 3 registri ...
IV° STILE - ILLUSIONISMO PROSPETTICO con ARCHITETTURE FANTASTICHE e fastosa SCENICITA'
LA VILLA DI POPPEA A OPLONTIS
MESSI AL MURO : la FUCILAZIONE nella celebre tela "3 MAGGIO 1808" di GOYA
El tres de mayo de 1808 en MADRID o Los fusilamientos de la montaña del Príncipe Pío o Los fusilamientos del tres de mayo :
dipinto a olio su tela (266 x 347 cm) di Francisco GOYA, realizzato nel 1814 e conservato nel Museo del Prado di Madrid.
Completato quando l'artista aveva 68 anni, il dipinto rappresenta la resistenza delle truppe madrilene all'armata francese durante l'occupazione del 1808 (la RIVOLTA del 2 di maggio ... guerra d'indipendenza spagnola).
« Sento forte il desiderio di perpetuare, per mezzo dei miei pennelli, le azioni e le scene più eroiche e notevoli della nostra gloriosa insurrezione contro il tiranno d'Europa » (Francisco Goya)
Una grande lanterna ai piedi dei soldati (plotone d'esecuzione) getta luce sulla scena, sottolineandone la drammaticità: viene illuminato soprattutto il gruppo di vittime, fra cui figura anche un monaco tonsurato in preghiera (a enfatizzare il fallimento della Chiesa). Il protagonista della scena, tuttavia, è la vittima centrale - l'uomo con la camicia bianca - che leva le braccia al cielo in attesa del colpo mortale.
"IL GRANDE CRETTO" - GIBELLINA & BURRI : colata di CEMENTO dopo il TERREMOTO del BELICE in SICILIA
Opera LAND ART realizzata site specific da Alberto BURRI tra il 1984 e il 1989 nel luogo in cui sorgeva la città vecchia di GIBELLINA, completamente distrutta dal terremoto del 1968 e ridotta ad un CUMULO DI MACERIE.
Il sindaco Ludovico CORRAO intravide nell'arte il SEGNO di RINASCITA e RISCATTO SOCIALE della città ... tra i numerosi artisti che arrivarono sul posto a titolo gratuito spiccò il nome di Alberto BURRI.
« Andammo a Gibellina con l’architetto ZANMATTI, incaricato dal sindaco di occuparsi della cosa. Quando andai a visitare il posto, in Sicilia, il paese nuovo era stato quasi ultimato ed era pieno di opere. Qui non ci faccio niente di sicuro, dissi subito, andiamo a vedere dove sorgeva il vecchio paese. Era quasi a venti chilometri. Ne rimasi veramente colpito. Mi veniva quasi da piangere e subito mi venne l’idea: ecco, io qui sento che potrei fare qualcosa. Io farei così: compattiamo le MACERIE che tanto sono un problema per tutti, le armiamo per bene, e con il CEMENTO facciamo un IMMENSO CRETTO BIANCO, così che resti perenne ricordo di quest’avvenimento. » (Alberto BURRI, 1995)
TEMISTOCLE, l' ORACOLO di DELFI e il MURO DI LEGNO ...
la battaglia di SALAMINA !
< Alzate MURI DI LEGNO (costruite NAVI) e portate in salvo i vostri idoli !! > Raffaele MORELLI per RTL 102.5
I Persiani si battevano con ardore e non poche imbarcazioni greche vennero affondate ... Manovrare. Una parola. Davanti c’erano le prue nemiche,di fianco c’era la riva scoscesa del golfo, stretta e ripida e dietro c’erano le navi amiche, un MURO DI LEGNO impenetrabile. Adesso SERSE capiva. I Greci non erano scappati, ritirandosi verso l’interno del golfo: l’avevano fatto apposta ...
Il "MURO DI LEGNO" narrato da ERODOTO
Invasi degli eserciti persiani di SERSE, gli Ateniesi inviarono messaggeri a consultare l' oracolo di Delfi : la Pizia annuncia gravissime sciagure.
Costernati, i messaggeri supplicano una seconda consultazione ...
La Pizia profeta ancora: < Zeus concede a Tritogenia (Atena) che solo un MURO DI LEGNO sia inespugnabile, il quale salverà te ed i tuoi figli.
Non aspettare inerte la cavalleria e le forze di terra che arrivano in massa dal continente, ma ritirati, volgi le spalle ... verrà ancora un giorno in cui potrai tenere testa... >
Molte opinioni furono espresse per spiegare l'oracolo: alcuni anziani interpretarono che l'Acropoli di Atene sarebbe sfuggita alla catastrofe, in quanto fortificata con una PALIZZATA ... altri sostennero che l'allusione era alla FLOTTA e che quindi fosse prioritario allestire navi ...
Questi ultimi però si trovavano in difficoltà per gli ultimi due versi pronunciati dalla Pizia:
< O divina SALAMINA, tu darai morte a figli di donne, o forse quando il dono di Demetra è seminato o quando si raccoglie >, interpretati come sconfitta dei Greci in una eventuale battaglia navale intorno a Salamina.
TEMISTOCLE invece sostenne che se la profezia fosse stata rivolta agli Ateniesi il dio non avrebbe detto DIVINA, ma piuttosto SVENTURATA SALAMINA se nelle acque dell'isola dovevano perire i suoi abitanti ...
Lo SCONTRO NAVALE di SALAMINA si svolse probabilmente il 23 settembre del 480 a.C., in piena seconda guerra persiana, e vide contrapposti la LEGA PANELLENICA, comandata da Temistocle ed Euribiade, e l' IMPERO ACHEMENIDE, comandato da Serse I di Persia.
Merito dell'astuzia di TEMISTOCLE la flotta persiana entrò nello STRETTO di SALAMINA tentando di bloccare lì le navi greche con una manovra di accerchiamento. Tale era l'angustia dello stretto, inadatto al combattimento di un così gran numero di navi, che il territorio si rivelò ben presto inadatto alle massicce navi persiane, impedite fra di loro nel compiere le manovre. Cogliendo l'opportunità propizia, la flotta greca si dispose per la battaglia e riuscì ad ottenere una vittoria decisiva.
Rif. articolo "THE WALL" nella sez. Storie
Reportages fotografici by Barbara CARICCHI
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