Dal THRILLER all’ HORROR,
dalla COMMEDIA all’ACTION MOVIE .
Regista di alcuni dei THRILLER più belli degli ultimi quarant’anni ("Dressed to kill - Vestito per uccidere", "Blow Out" ) Brian DE PALMA ha dato vita a due giganti del GANGSTER MOVIE (Tony Montana in "Scarface" e Carlito Brigante in "Carlito's Way"), ha ricreato le atmosfere più insidiose del NOIR ("Femme fatale", "Black Dahlia", dal romanzo di James Ellroy ), ha registrato le atrocità indotte dalle guerre - WAR MOVIE ("Vittime di guerra", "Redacted").
Il genio di Brian DE PALMA è tornato sul grande schermo grazie alla RETROSPETTIVA dedicatagli dal 35° TFF - Torino Film Festival - curato e diretto da Emanuela MARTINI. Per la prima volta in Italia una personale completa dedicata al grande regista statunitense, uno dei pilastri della NEW HOLLYWOOD, che ha saputo rileggere in chiave originale la lezione delle avanguardie degli anni ‘60 e dei maestri del cinema classico.
Nato nel 1940 nel New Jersey da genitori di origini pugliesi, DE PALMA ha costruito con i suoi films un immaginario cinematografico indelebile,
“dove il thriller diventa al tempo stesso pop e dark, con
una forte carica di erotismo”.
Nella lunga filmografia del regista di Newark molti cult:
“Il fantasma del palcoscenico”, con cui si fa notare dal grande pubblico internazionale, “Carrie-Lo sguardo di Satana” da Stephen King, con i giovanissimi John Travolta e Sissy Spacek, e poi “Vestito per uccidere”, “Omicidio a luci rosse”, “Scarface”, “The Untouchables - Gli intoccabili”,
fino al primo “Mission: Impossible”, “Black Dahlia”, “Redacted" (Leone d’Argento a Venezia) e il recente “Passion” del 2012.
Appuntamento al MASSIMO con Emanuela MARTINI, Chiara BORRONI, Massimo CAUSO, Adriano DE GRANDIS, Leonardo GANDINI,
Federico PEDRONI e Giulio SANGIORGIO... I MAGNIFICI 7 !!
Presentazione del libro "Brian de Palma" a cura di E.Martini - ed. Il Castoro
Un PUZZLE di ELEMENTI per tentare di afferrare la complessa personalità di Brian DE PALMA, il cui STILE scardina ogni aspettativa e sfocia nell'anti-normativo : mai la normalità delle situazioni ... AFFERMAZIONE & NEGAZIONE
"Blow out" - il film più teorico, con FRAMMENTI di suono e immagine ...
< Alcuni dei miei film più controversi, o più sfortunati al botteghino, sono tra i miei migliori. "Blow Out" è stata una catastrofe, ma tutti ne parlano costantemente come uno dei miei migliori film, e lo trovo un film di cui sono davvero molto orgoglioso. Ha ottenuto recensioni decenti? Un paio. A Pauline piaceva, a poche altre persone, ma era tutto a riguardo ... e morì. Devi ricordare sempre a te stesso che ti stai misurando con le mode del giorno, e se il tuo lavoro ha davvero un qualche tipo di potere, beh ... la gente ne parlerà tra 20 o 30 anni... > Brian De Palma
Evidenti i riferimenti a Alfred Joseph HITCHCOCK e Jean-Luc GODARD : RIFERIMENTI & CAPOVOLGIMENTI
Alfred Joseph HITCHCOCK - regista britannico naturalizzato statunitense ... una delle personalità più importanti della storia del cinema.
FINZIONE SCENARIO INTRIGO
Hitchcock è un maestro della messa in scena: nulla nei suoi film è estemporaneo o gratuito. All'epoca della loro uscita, molti film di Hitchcock furono criticati proprio per l'inverosimiglianza delle situazioni; ma un giudizio di questo tipo si basa su un errore di prospettiva. A Hitchcock infatti non interessa tanto riprodurre "realisticamente" eventi e personaggi, quanto suscitare EMOZIONI tramite un racconto.
« Il gesto inaugurale dell'opera di Hitchcock è l'aggiunta di un OCCHIO a un evento teatrale che lo trasforma in uno spettacolo osservato da un punto di vista particolare, assegnando allo spettatore del film il posto migliore »
(il commento di Bill Krohn al primo film diretto dal regista, "Il labirinto delle passioni")
Il cinema come OCCHIO-SCHERMO, SGUARDO CHE SPIA :
"Le operazioni dello sguardo compongono la filosofia e la prassi del cinema di
Hitchcock. Sono l'enunciazione/sviluppo dell'azione da rappresentare e da vedere." (Bruzzone-Caprara).
I suoi film abbondano di riferimenti al "vedere" e ai dispositivi che ne intensificano il potere, come lenti, cannocchiali, macchine fotografiche ...
Ne "La finestra sul cortile" e "Gli uccelli" il tema dello sguardo è indagato in modo diretto.
Jean-Luc GODARD - uno degli esponenti più importanti della NOUVELLE VAGUE, nonché uno dei registi più significativi del cinema francese e internazionale. La sua produzione è contraddistinta dalle grandi innovazioni linguistiche apportate al mezzo cinematografico. Leone d'oro alla carriera nel 1982, ha ricevuto nel 2011 l'Oscar onorario.
"Fino all'ultimo respiro" (1959) - il vessillo della nouvelle vague francese. Il film, girato in sole quattro settimane con un budget limitato e l'utilizzo della cinepresa a mano, ottiene il premio Jean Vigo e dà inizio al primo periodo della filmografia godardiana.
All'interno di questa sua prima opera sono già presenti quelle "trasgressioni" ai modelli narrativi tradizionali che diverranno l'emblema della nouvelle vague: MONTAGGIO SCONNESSO, attori che si rivolgono direttamente al pubblico, SGUARDI IN MACCHINA DA PRESA.
Evidente risulta anche la CINEFILIA di Godard, che cita ossessivamente i film statunitensi di genere degli anni cinquanta.
Brian DE PALMA in onda al MASSIMO !!
Emanuela MARTINI : GODARD elimina ... DE PALMA inserisce ...
EMOZIONI FORTI : COMMOZIONE SPAVENTO SORPRESA
DIFFICOLTA' di IDENTIFICAZIONE
Federico PEDRONI & il DOPPIO - il dualismo ... la doppia personalità ... lo SDOPPIAMENTO dello sguardo ... la FRANTUMAZIONE del personaggio ... il RIFLESSO: specchi e vetri ... inconscio e consapevolezza ...
"La donna che visse due volte - Vertigo" di Hitchcock ...
Le gemelle siamesi separate chirurgicamente di "Le due sorelle - Sisters" (1973) ... "Il fantasma del palcoscenico - Phantom of the Paradise" : musical 1974 ... "Omicidio a luci rosse - Body Double" (1984) ...
Massimo CAUSO & l'IMMAGINE : l'ossessione dello SGUARDO ... lo SPIARE ... "La finestra sul cortile" di Hitchcock.
L'IMMAGINE : ORDINE & CAOS ... un PUZZLE composto & scomposto .
"Redacted" (2007): Leone d'Argento per la migliore regia alla 64ª Mostra del Cinema di Venezia.
Redacted - letteralmente redatto, "adatto alla pubblicazione" - nel gergo dei media anglosassoni indica spesso un documento o un'immagine sottoposti ad autocensura prima della pubblicazione, oscurando o cancellando informazioni personali o legalmente impugnabili ...
La frattura delle FOCALIZZAZIONI riassume il concetto fondante di IMMAGINE per Brian DE PALMA, ossessionato dalle vicende della famiglia
KENNEDY, dall'assassinio di John all'incidente automobilistico di Ted ...
Giulio SANGIORGIO & lo SPLIT-SCREEN : letteralmente schermo diviso, il FRAZIONAMENTO dello schermo in diverse inquadrature. Diversi punti di vista : artisti e spettatori ... Visione in contemporanea : vedere di più, vedere di meno ... AZIONI IN SIMULTANEA ... INSTABILITA' dell'IMMAGINE ...
"Passion" (2012) - remake del film francese "Crime d'amour" del 2010 diretto da Alain Corneau con protagoniste Ludivine Sagnier e Kristin Scott Thomas. Il film è stato in concorso alla 69ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Brian DE PALMA scardina la simultaneità ...
Il PIANO SEQUENZA è una tecnica cinematografica che consiste nella modulazione di un segmento narrativo autonomo attraverso una sola inquadratura, generalmente piuttosto lunga.
Come la profondità di campo, il piano sequenza prescinde dal montaggio (che attua un processo di sintesi eliminando tutto ciò che non serve al racconto), sfruttando la molteplicità dei piani all'interno della singola inquadratura e rispettando il tempo del mondo reale.
Si tratta di un'opzione estetica cui diversi registi faranno riferimento dopo l'uso rivoluzionario che ne fece il regista Orson Welles in "Quarto potere" (1941). Alfred Hitchcock girò "Nodo alla gola" (1948) con 8 piani sequenza. Nel 1967 Jean-Luc Godard nel film "Week-end, un uomo e una donna dal sabato alla domenica" usò un piano sequenza della durata di circa 10 minuti, riprendendo una lunga coda in una strada di campagna.
Nel 1998 Brian De Palma nella seconda scena del film "Omicidio in diretta - Snake Eyes" usò un unico PIANO SEQUENZA della durata di quasi 10 minuti in un palazzetto dello sport in cui la macchina da presa segue costantemente Nicolas Cage ... l'azione con più comparse e personaggi che interagiscono mai realizzato fino a quel momento...
DE PALMA scardina la realtà ...
Chiara BORRONI & lo SPAZIO : ciak ARCHITETTURA ! CASA - SPAZIO PUBBLICO - CITTA'
PASSEGGIATA ARCHITETTONICA : un utilizzo degli spazi che fa perdere nel totale i personaggi per cercare dettagli che a prima vista non potrebbero far altro che sfuggire ... CASA PANORAMICA ... la FINESTRA e il rapporto FUORI/DENTRO ... PUBBLICO/PRIVATO ... lo SPAZIO di ESCHER :
“Noi non conosciamo lo spazio, non lo vediamo, non lo ascoltiamo, non lo percepiamo. Siamo in mezzo ad esso, ne facciamo parte, ma non ne sappiamo nulla…” - (da "Esplorando l’infinito" di M.C.Escher ).
< Le opere di Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden, 1898 – Laren 1972) sono “provocazioni” per affinare la nostra percezione dello SPAZIO, svelandone limiti e ambiguità. Il genio di Escher consiste nella sua capacità di escogitare e allo stesso tempo realizzare figurativamente una moltitudine di mondi semireali e semi-immaginari nei quali sembra invitare i suoi osservatori a entrare. Una costante nella sua opera è il disvelamento dell’esistenza di più piani del reale, talvolta opposti e inconciliabili, e quindi di MOLTEPLICI VERITA'.
Un elemento fondamentale per capire un autore come Escher è lo SPECCHIO, in particolare in rapporto all’analisi della struttura dello spazio e alla ricerca continua sulle simmetrie e sulla divisione regolare del piano. Tutta la produzione del grafico olandese dopo il 1937 si muove idealmente intorno a questi problemi, inserendo lo specchio come protesi, un OCCHIO dalle potenzialità infinite, nella sua meditazione sulla realtà e le sue leggi: il risultato è una collezione di stampe che presentano MONDI IMPOSSIBILI o SIMULTANEI in maniera naturale - come nella litografia
Natura morta con specchio - o assurda e contemporaneamente logica - come in Altro mondo II .... > by Ambra LANCIA
Il PIANO SEQUENZA non restituisce il reale come dovrebbe ...
Lo SPAZIO ABITABILE - inteso come luogo per riconoscersi ed incontrarsi - è di fatto stravolto e diventa SPAZIO INABITABILE ...
Dalla forma FRATTALE di un broccolo romanesco ai profili geomorfologici delle montagne ...
« Si ritiene che in qualche modo i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della MENTE UMANA, è per questo che la gente li trova così familiari. Questa familiarità è ancora un mistero e più si approfondisce l'argomento più il mistero aumenta » (Benoit Mandelbrot)
Leonardo GANDINI & il THRILLER - SGUARDO PERFORMATIVO
Brian DE PALMA attraverso il GENERE esprime le proprie esigenze / ossessioni
Adriano DE GRANDIS & la MUSICA : Pino DONAGGIO per 8 films di DE PALMA !
Bernard HERRMANN, nato Max Herman (New York, 29 giugno 1911 – North Hollywood, 24 dicembre 1975) - compositore e direttore d'orchestra statunitense. Uno dei più grandi autori di colonne sonore cinematografiche ... ha lavorato con Alfred Hitchcock, Orson Welles, François Truffaut, Brian De Palma, Martin Scorsese.
Per la colonna sonora del film "Psyco" (1960) diretto da Alfred Hitchcock il compositore usò solamente la sezione degli archi senza alcun ausilio degli strumenti a fiato. La scena del bagno, nella quale in origine non doveva esserci alcun commento musicale, resta invece fra le più emozionanti per le note agghiaccianti dei violini.
Per tentare di completare l'affresco di Brian DE PALMA integro con un estratto libero da Matteo POLLONE per "L'INDICE" - speciale CINEMA
La tendenza che coinvolge le giovani generazioni è lo "Story telling" , il racconto con coerenza della trama e la tridimensionalità dei personaggia cui di fatto si contrappone lo STILE CINEMATOGRAFICO di un Maestro : Brian DE PALMA, con TRAME implausibili, ricche di incongruenze e forzature e PERSONAGGI monodimensionali, quasi degli stereotipi , dei cliché ...
GUARDARE GODERE CAPIRE
Lo SGUARDO innanzitutto per apprezzare ... poi, eventualmente, comprendere ... e dunque scarso interesse per trama e personaggi ...
< Se è vero che DE PALMA guarda a HITCHCOCK, è altrettanto vero che lo fa attraverso una doppia lente: l'ironia, l'aggiornamento di prassi e codici del passato, le citazioni tipiche del postmoderno sono filtrati da un procedimento di DESTRUTTURAZIONE che viene dalla modernità e dal culto di GODARD>.
Lo spunto per trame e situazioni senza la "costosa" componente glamour del regista inglese.
DE PALMA : il CARAVAGGIO del CINEMA
In DE PALMA gli ATTORI sono spesso di serie B ... per CARAVAGGIO i MODELLI sono presi dalla strada : prostitute per Madonne, barboni per Santi ... grande forza evocativa in sguardi penetranti, mani callose, volti sofferenti rugosi ...
LO SGUARDO E' PRIORITARIO
< L'emozione nel guardare un film deve prima di tutto venire da un MOVIMENTO DI MACCHINA, da un TAGLIO D'INQUADRATURA, da un RACCORDO DI MONTAGGIO, e non necessariamente dallo snodo imprevisto della trama o dall'identificazione con il personaggioi e con i suoi problemi >
DE PALMA scinde la RAFFINATEZZA del suo procedere teorico, definito esclusivamente dalle scelte di regia, dalla TRIVIALITA' della materia narrativa.
< Poco interessato alla MORALE dello sguardo,
DE PALMA lavora sul PIACERE dello sguardo >
Un piacere che sconfina nel pornografico, nel morboso (oltre Hitchcock, verso il "Peeping Tom" - guardone - di POWELL), in eccessi barocchi ...
AMORE MORTE SESSO VIOLENZA
"L'occhio che uccide - Peeping Tom" - film 1960 scritto dal crittografo Leo Marks e diretto da Michael Powell.
THRILLER PSICOLOGICO e METACINEMATOGRAFICO incentrato sull'ossessione del guardare, e sulle conseguenze comportamentali delle violenze subite durante l'infanzia. Mark : da voyeur a serial killer ...
Con DE PALMA bisogna ABBANDONARSI ALLE IMMAGINI, immergersi in un MONDO DELIRANTE e PERVERSO ... liberi da certezze, pregiudizi e griglie interpretative ...
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