t'invento una canzone e una poesia.
E metti il vestito piu' bello e andiamo via,
un gatto e un cuore e tu, che compagnia!
canta Toto COTUGNO in "Serenata"
"La FINESTRA SUL CORTILE - (Rear Window)" film 1954 diretto da Alfred HITCHCOCK.
Considerato uno dei capolavori della storia del cinema, nel 1997 il film è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al quarantunesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al quarantottesimo posto.
Fu presentato alla serata inaugurale della 15ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 1954.
La GRANDE ARCHE a PARIS - una FINESTRA SUL MONDO
Ad ovest di Parigi sorge il quartiere-distretto della Défense, costituito da imponenti grattacieli d’uffici, condomini e centri commerciali.
I primi edifici del moderno quartiere degli affari furono realizzati negli anni ’60 con la demolizione delle esistenti fabbriche, magazzini e case rurali.
Nel 1981 fu realizzato il più grande centro commerciale europeo dell’epoca il “Quatre Temps”, nel 1982 si decise la costruzione nel quartiere di un monumento che celebrasse il SECONDO CENTENARIO della RIVOLUZIONE FRANCESE, come la torre di Gustavo Eiffel aveva omaggiato il primo, ma che fosse anche un “Centro internazionale della comunicazione”.
La giuria, composta di architetti di fama internazionale fra i quali Kisho Kurokawa, Arata Isozaki, Richard Rogers, scelse quattro progetti da presentare al Presidente della Repubblica Francois Mitterrand, che preferì quello dello sconosciuto architetto danese Johan-Otto von Spreckelsen : “La GRANDE ARCHE”.
“Un cubo aperto, una FINESTRA SUL MONDO come un accordo prolungato e sospeso con lo sguardo volto al futuro. È un arco di trionfo moderno per la gloria ed il trionfo dell’umanità, è un simbolo della speranza che in futuro gli uomini possano incontrarsi liberamente.”
Con queste parole poetiche l’ideatore del “Grande Arche de la Fraternitè” descrive il suo progetto che s’impone per la sua semplicità, una grandiosa
FINESTRA DI MARMO BIANCO sul mondo, “un cubo aperto con lo sguardo volto al futuro”.
Un cubo quasi perfetto che misura 108 metri di lato, 110 d’altezza e 112 di profondità con una superficie a terra di oltre un ettaro, un vuoto centrale in grado di accogliere un altro monumento simbolo di PARIGI, la chiesa di Notre-Dame.
NATURE's WINDOW KALBARRI N.P. - AUSTRALIA
BOW WINDOW s. ingl. (propr. «FINESTRA AD ARCO»;
pl. bow-windows ), usato in ital. al masch.
Tipo di balcone chiuso sporgente per uno o più piani dalla facciata di un edificio, e interamente unito, mediante una grande apertura, all’ambiente interno corrispondente, del quale costituisce parte integrante. Anche bay-window e, non com., l’adattamento ital. BOVINDO.
Lo STYLE LIBERTY a TORINO : CASA LAFLEUR
Progettata nel 1902 dall'ingegner Pietro FENOGLIO come sua abitazione privata, fu presto venduta all'imprenditore francese LAFLEUR. Gli eredi cedettero la proprietà alla nota organizzazione filantropica torinese La Benefica, che vi ospitò per alcuni anni i suoi «giovani derelitti».
« La casa Fenoglio-Lafleur resta per noi forse il più bell'esempio di architettura liberty in Italia, certo il più puro nel senso art nouveau. »
(Rossana Bossaglia, Il Liberty in Italia)
LUCERNARIO - FINESTRA sul CIELO.
Il lucernario è un'apertura praticata sulla copertura di un edificio per illuminare il sottotetto o comunque gli ambienti sottostanti.
Le aperture di questo tipo, sempre più in uso grazie alle nuove tecnologie, sono spesso protette da infissi specifici anche automatizzati.
I primi esempi di lucernario risalgono all'architettura romana: ne è un esempio l' OCULO del PANTHEON. I primi lucernari non aperti si ritrovano in opifici durante la rivoluzione industriale e lo sviluppo nella lavorazione del vetro.
ABBAINO - Costruzione sporgente dalla copertura del tetto tanto da consentire l'apertura di una FINESTRA VERTICALE, caratteristica delle architetture nordiche.
CAVEDIO - POZZO DI LUCE.
Il cavedio è un termine utilizzato nell'architettura moderna, volto a definire un cortile interno di piccole dimensioni che ha la finalità di dare luce o aerazione ai locali che si affacciano sullo stesso. In taluni casi il cavedio può essere anche soltanto un pozzo di ventilazione.
Il termine deriva dal latino cavaedium che, nella casa romana, era lo spazio scoperto al centro della domus e che svolgeva la funzione di atrio.
VETRO DOPPIO VETRO
“SCRIGNO DEL CIELO, L'ARCHITETTURA IN UNA
FINESTRA” - by Cherubino Gambardella e Simona Ottieri per Capoferri.
MILANO Design Week 2017 - Al BRERA Design District, Capoferri presenta una installazione che ci racconta la magia del cielo di Milano.
Una torre cava, alta sette metri e mezzo, sfrangiata in alto, si erge davanti alla statua di Francesco HAYEZ in Piazzetta Brera, a Milano.
Una piccola torre di grande potenza plastica, lucida e opaca; un enigma su cui si aprono TRE FINESTRE: collocate all’altezza dello sguardo di uomo, di donna e di bambino. Una torre che conserva un segreto.
Gambardellarchitetti ha raccontato in un’opera la cultura millenaria del rapporto tra edificio e finestra, tra interno ed esterno, tra soglia e attraversamento: uno ”strumento di osservazione”, un punto di contatto tra terra e cielo.
Posta in un luogo emblematico di Milano, circondata da edifici monumentali, la torre inquadra il cielo: descrivendone l’incessante e mutevole meraviglia.
OBLO' per NAVI & ASTRONAVI
VASISTAS : SPORTELLO A VETRI girevole intorno a un asse orizzontale, ribaltabile verso l'interno, posto al di sopra degli infissi di porte e finestre, come apertura di ventilazione.
COPERTURA A SHED - CANNONI INDUSTRIALI. Realizzata con travi (capriate) dalla caratteristica forma a “ginocchio”, che permette di inserire una FINESTRATURA per l'illuminazione naturale interna.
FINESTRE in BORSA VALORI a TORINO
VELARIO ai DOCKS TORINO-DORA . L'impianto mercantile, raccordato in origine alla ferrovia Torino-Milano, risulta ormai dismesso dagli anni sessanta e nel corso dei decenni il complesso è stato riadibito a molteplici scopi, quali attività commerciali, di terziario, culturali e di intrattenimento.
SPAZIO DOCKS74 - Associazione "Il Cerchio e le Gocce" - STREET ART & GRAFFITI
LUCERNARIO in Corso COMO 10 a MILANO
FINESTRE & MURALES
FINESTRELLA nella cella
FERITOIA nella rocca
OBLO' - TORINO INCONTRA - Centro Congressi
FINESTRE nell'ARTE
"eLLe come FINESTRA" dialoga con "Dettaglio BALCONE" : opere di Marco MEMEO a PALAZZO BIRAGO di BORGARO - TORINO - per "IMBIANCHINI E ARTISTI A PALAZZO". Mostra promossa da LEGACOOP PIEMONTE, a cura della COOPERATIVA di Consumo e Mutua Assistenza BORGO PO e DECORATORI.
LE FINESTRE di Tino AIME - rif. articolo nella sez. Artisti
FINESTRINO - Auto Bus Treno Metro
I maschi disegnati sui metro
Confondono le linee di Miro.
Dalle VETRINE, dietro ai Bistrot
Ogni carezza della notte
E' quasi amor.
I maschi innamorati dentro ai bar
Ci chiamano dai muri di città.
Dalle VETRINE, dietro ai juke box
Ogni carezza della notte
E' quasi amor.
"I Maschi" di Gianna NANNINI
Lo dico ad ogni casa
Ogni VETRINA accesa
Al cane che mi annusa
All'uomo e alla sua rosa
Lo dico ai manifesti
Al mondo che ci ha visti
Per convincermi ch'è vera a tutti i costi
"La mia versione dei ricordi" .... canta Francesco GABBANI
FINESTRE
SCURI TAPPARELLE
PERSIANE SPORTELLONI GRATE
MONOFORE BIFORE TRIFORE QUADRIFORE
Architettura medievale
FINESTRA & PORTAFINESTRA
FINESTRATURA a nastro
FINESTRONE : MAXXI - ROMA
ARIA & LUCE
VETRI & VETRATE
FINESTRE APERTE sullo SCHERMO del PC
WINDOWS XP - Sistema Operativo
"UNA FINESTRA TRA LE STELLE" - ANNALISA
Ed è più dolce la paura se mi tieni in un tuo abbraccio
Riesco a sentire anche il profumo della notte
Mentre continui a sorprendermi
Disegna una FINESTRA tra le stelle da dividere col cielo
Da dividere con me
E in un istante io ti regalo il mondo ...
"FINESTRE ROTTE" by Francesco DE GREGORI
C'è gente senza cuore in giro per la città
C'è gente senza cuore in giro per la città
Di notte bruciano persone e cose
Solo per vedere che effetto fa
Prendimi la giacca ed il coltello
Prendimi la giacca e portami il coltello
E vivi da lupo e vestiti come un agnello
E I VETRI ALLE FINESTRE SONO ROTTI e il tetto è da rifare
E I VETRI ALLE FINESTRE SONO ROTTI e il tetto è da rifare
La pioggia sta salendo lentamente per la tromba delle scale
C'è gente senza cuore in giro per la città
C'è gente senza cuore in giro per la città
Alcuni fanno i soldi con i soldi
Alcuni chiedono la carità
"FINESTRE" - RASSEGNA FOTOGRAFICA CEDAS FIAT 2017-2018
Foto by Barbara CARICCHI e Mauro DRAGONI
© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati
Dalle LASTRE di ALABASTRO al VETRO
Splendide VETRATE nelle CATTEDRALI MEDIEVALI come quella di CHARTRES o nella famosissima SAINTE CHAPELLE - Sainte-Chapelle du Palais - a PARIGI, nell'Île de la Cité ... uno dei più importanti monumenti dell'architettura gotica.
La STORIA DELLA VETRATA in Occidente comincia nei primi secoli dell’Impero romano.
Un momento fondamentale nella storia della PRODUZIONE VETRARIA è il I secolo d.C., quando sulle coste siro-palestinesi venne messa a punto la tecnica della SOFFIATURA, che rivoluzionò l’industria vetraria. Mentre prima la tecnica più diffusa per la manifattura delle lastre da finestra era quella della COLATURA del vetro fuso in stampi, che creava un vetro spesso e trasparente, ora la SOFFIATURA permetteva tempi più rapidi di esecuzione , risultando più economica e pratica.
La soffiatura giunse in Occidente attraverso artigiani mediorientali. Le lastre di vetro a chiusura delle FINESTRE vennero presto adottate sia in edifici pubblici sia privati dell’Impero, come dimostrato dai reperti di ERCOLANO e POMPEI e da autori latini, come Marziale e Plinio il Giovane, che ne parlano nelle loro opere. All’epoca di Costantino le vetrate erano ormai diffuse per arredare TERME e BASILICHE .
La vetrata dipinta, assemblata con canaletti di piombo, fece la sua apparizione in Occidente all’epoca di Carlo Magno, quando le vetrate iniziarono ad animarsi di personaggi sacri accompagnati da iscrizioni che ne spiegavano il nome.
Tra il tardo XI e la prima metà del XII secolo nelle CHIESE ROMANICHE compaiono i primi grandi cicli : importantissimo quello della CATTEDRALE DI AUGUSTA. Le cinque preziosissime vetrate (fine dell'XI secolo-1130 ca) alle FINESTRE del cleristorio della navata centrale rappresentano i PROFETI David, Giona, Daniele, Mosè e Osea : figure dai colori vivaci, a grandezza quasi naturale. VETRATE tra le più antiche della Germania e fra le prime in Europa.
Nello sviluppo artistico della VETRATA c'è una differenza fondamentale tra gli esempi anteriori al 1000 - di vetro colorato ma raramente dipinto, quasi mosaici di pannelli geometrici , con un ruolo legato esclusivamente all’architettura dell’edificio - e quelli che a partire dal XII secolo circa rivestiranno nell’Europa occidentale un ruolo tale da dettare orientamenti stilistici nella pittura, nella miniatura e negli smalti, con il comparire di immagini sacre, narrate con abile raffinatezza da capaci maestri sulla duttile superficie fatta di vetro e di piombo.
Nel XIII secolo, con l'affermazione della realtà comunale, emergono nuovi ceti sociali artigiani e mercantili e compaiono nelle vetrate anche soggetti profani, spesso chiaro veicolo di messaggi politici. Sono di questi anni le celeberrime
VETRATE di CHARTES : tra i soggetti rappresentati appaiono le attività artigianali. Gli artigiani affermano attraverso il finanziamento della vetrata la propria dignità di uomini liberi e l’acquistato prestigio sociale.
Rif. Francesca DELL’ACQUA : “Illuminando colorat. La vetrata tra l’età tardo-imperiale e l’alto medioevo: le fonti, l’archeologia” - Spoleto, Centro
italiano di studi sull’Alto Medioevo. LA FINESTRA NELL'ARTE by STYLEarte.it