Il PROFUMO DEI FIORI satura l'aria a PRIMAVERA !!

 


             GLICINE      SAMBUCO     ACACIA  

                       IPPOCASTANO    TIGLIO     ALBIZIA   


ALBIZIA JULIBRISSIN Durazz., 1772 è una pianta delle Fabacee, originaria delle regioni dell'Asia orientale e sud-occidentale comprese tra l'Iran
orientale, Cina e Corea. Venne diffusa da Costantinopoli in tutta Europa dal botanico italiano Filippo degli ALBIZZI - nobile casato fiorentino - verso la metà del '700, da cui l'altro nome comune ACACIA DI COSTANTINOPOLI o GAGGìA ARBOREA.

Il nome botanico JULIBRISSIN è una corruzione della parola persiana

gul-i abrisham che significa "FIORE DI SETA".



                                          FIORI ALBIZIA


ALBIZIA JULIBRISSIN : ALBERO DELLA SETA PERSIANO  

Piccolo albero di 5-12 metri di altezza a foglie decidue. La corteccia è di colore grigio chiaro con sfumature verdastre e presenta strisce scure in verticale con l'avanzare dell'invecchiamento.

Le foglie sono bipennate, lunghe dai 20 ai 45 cm e larghe dai 12 ai 25 cm. I segmenti fogliari opposti, lunghi 6-10 mm, sono caratterizzati dalla capacità di chiudersi a libro di notte oppure in caso di pioggia, o comunque sempre in risposta al mancato o parziale irraggiamento da parte di una fonte luminosa di opportuna intensità.

I fiori vengono prodotti durante tutta la stagione estiva, sono privi di petali ma presentano una densa "peluria" costituita da lunghi e numerosi stami di colore bianco e rosa.

Si è osservato che le infiorescenze di ALBIZIA JULIBRISSIN risultano particolarmente attraenti per le API, le FARFALLE delle specie più comuni e i COLIBRI'.

Il frutto è un baccello verde di circa 10–20 cm di lunghezza che con la maturazione assume una colorazione giallo-marrone.

 


FIORI & FARFALLE

 

FIORIeFARFALLE 735




SANTA MARIA DEL FIORE - DUOMO di FIRENZE

Il duomo di Firenze fu cominciato nel 1296 in stile gotico su progetto di Arnolfo di CAMBIO e venne completato (tranne la facciata) nel 1436 con la realizzazione della magnifica cupola di Filippo BRUNELLESCHI.

L’esterno della basilica è rivestito di pannelli di marmo policromi di varie forme, VERDI e ROSA bordati di BIANCO.

Il complesso della Cattedrale include il Battistero e il Campanile di GIOTTO. I tre edifici fanno parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.



SANTA MARIA DEL FIORE - la vera storia del nome ...

da «Santa Reparata» a «Santa Maria del Fiore»


Alcune ricerche sfatano le due classiche spiegazioni della provenienza del FIORE :

sia quella "civile" che si rifà a Bernardo di Chiaravalle e al GIGLIO di FLORENTIA - CITTA' FIORITA ,

sia quella "religiosa" che - come riporta lo storico Giovanni Villani nella prima metà del Trecento - vede nel FIORE il simbolo dell’incarnazione di Gesù.

E parlano di una "compagnia", una lobby del 1400 formata dagli aristocratici dell'epoca.


L’intitolazione di SANTA MARIA DEL FIORE avviene nel 1412 per delibera comunale: «Siamo nel periodo albizzesco pre-mediceo, dominato dalle famiglie dell’ARTE DELLA LANA e dall’ORDINE FRANCESCANO che abitava in Santa Maria del Fiore a FIESOLE: il potere è tutto concentrato nella compagnia».

Tutti i fiorentini, dalla gente del popolo agli intellettuali come Boccaccio, fino al Cinquecento con Machiavelli e Guicciardini, «hanno continuato a chiamare il proprio duomo come Santa Reparata, a dimostrazione che il cambiamento di nome è stato imposto dall’alto e non ha niente a che fare con il culto. Una imposizione della compagnia di San Girolamo per il suo legame con il convento di Santa Maria del Fiore di Fiesole edificata da Lapo Pollini dell’Arte della Lana: il nome SANTA MARIA DEL FIORE è dunque una prova di forza della maggiore lobby privata di potere del Quattrocento».

Liberamente tratto da un articolo di Edoardo SEMMOLA (2010)



FIORINO - MONETA d'ORO di circa 3,537 grammi a 24 carati coniata per la prima volta nel 1252 a FIRENZE.

Il nome deriva dal FIOR DI GIGLIO rappresentato sul fronte. Sul retro, in piedi, SAN GIOVANNI BATTISTA - patrono della città di FIRENZE : 24 giugno !!



REGINA DI CUORI TI VESTO DI FIORI


Ti giuro l'amore ma non l'eterna fedeltà
M'ami non m'ami ma m'ami
O forse o no.. Oh m'ami!  : la canzone dei LITFIBA


CAMPO DE' FIORI a ROMA . Fino al Quattrocento la piazza non esisteva in quanto tale, e al suo posto vi era un PRATO FIORITO con alcuni orti coltivati, da cui il nome.


CAMPO DE' FIORI io non corro più,

gli amici di ieri,

il tempo ha già sconfitto

le ombre di un'età

e gli amori, gli amori, sono proprio veri

e non ho più paura della libertà.

"CAMPO DE' FIORI" canta Antonello VENDITTI




FIORI in WEST AUSTRALIA ( dal DESERTO dei PINNACOLI  al clima tropicale di DARWIN )

WEST 015     WEST 019

 

WEST 077     WEST 263

 

WEST 305     WEST 288

 

WESTbig 289

 

WESTbig 290

 

WESTbig 292

 

WESTbig 342

 

                             WESTvb 294

 

 

WEST 341     WEST 348

 

WEST 533     WEST 605    

 

WEST 634     WEST 638

 

WEST 779     WEST 780

 

WESTv 339     WESTv 776

 

WEST 215     WEST 467




SANREMO : la CITTA' DEI FIORI !

FIORDALISO sul palco del Festival 1984 con il suo pezzo più famoso "Non voglio mica la luna" !

LA GARDENIA NELL' OCCHIELLO in "Vecchio Frack" !! Canta Domenico MODUGNO

 

 

ROSA 029

FIORI FRESCHI

 

 

ORCHIDEE 015


FIORI SECCHI

 



ERICA - PAPAVERO - FIORDALISO /

BIANCO - ROSSO - BLU :

i colori del TERZIERE CASALINO a CITTA' DELLA PIEVE (PG) !!


INFIORATA di SAN LUIGI GONZAGA a giugno !!

"MAGGIO" (FIORI DI GINESTRA) & PETALI DI ROSE nelle INFIORATE PROCESSIONALI della mia infanzia ...

INFIORATA POT-POURRI !!

 

INF 053


LUMACA in FIORI - INFIORATA edizione 2015

LUMACHE al BARBACANE : la TAVERNA del TERZIERE CASALINO a CITTA' DELLA PIEVE (PG) !! fino al 23 giugno 2018 con le specialità del territorio !!!




FIORI & ARTE

 

 

                    NARDIDEI 044



"IPPOCASTANO" by NARDI-DEI  (tecnica mista con FOGLIE e FIORI stabilizzati e dipinti dall'artista )  

 

                                     

FIORLUM 1      FIORLUM 2      FIORLUM 3

 

"FIORLUM" - trittico stampa fotografica by Barbara CARICCHI - ARTIVA

 

 

 

T C1      T C2      T C3

 

"TULIPANI" trittico stampa fotografica by Barbara CARICCHI - ARTIVA

 

 

 

 

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"FLOWERS" - tecnica mista su tela by Barbara CARICCHI - ARTIVA

 

Protagonisti i FIORI nella serie di opere di Laura RODINO (tecnica aerografo e olio) in mostra al Circolo degli Artisti di TORINO per  MINI 8 - CEDAS 2015

 

                                                 RODINO fiori



<  È Laura RODINO ad allietare le sale espositive con una SERIE DI FIORI : grandi fiori campiti su zone ora azzurro ora di pallido verde, oppure composizioni poste al margine della tela. Si tratta di diversi versioni di GIGLI, significanti anche solamente nel particolare, di suggestive ROSE di Natale d'un bianco spento che le impreziosisce, oppure i TULIPANI violacei variamente distribuiti sulla tela. Infine il dipinto "Armonia cromatica" testimonia l'amore che la pittrice nutre nei confronti della natura che trasforma in rinnovata realtà > by Gian Giorgio MASSARA


FIORI by Mario Marco MARRONI - Spazio Palazzo SCACCIA ALBERTI – in via Pietro Vannucci, 24 di fronte al  POZZO a CITTA' DELLA PIEVE - INFIORATA 2014

"ROSA" - ferro battuto by Giorgio BRONCO




Dall' EQUINOZIO di PRIMAVERA al SOLSTIZIO d'ESTATE !!

Il GIGLIO di SAN LUIGI GONZAGA - 21 giugno

"IL GUSTO DEI FIORI" al BARBACANE : la TAVERNA del TERZIERE CASALINO a CITTA' DELLA PIEVE (PG) !!  Appuntamento 21 giugno 2018 con le SPECIALITA' FIORITE !!!



ZAFFERANO pievese : il CROCO del PERUGINO

 

ZAFFERANO 1637m 

 

FIORE DI ZUCCA in pastella : mitica frittella !!

GRAPPA alla ROSA

THE al GELSOMINO



FIORE DELLA PASSIONE          PASSIONE


PASSIFLORA - Esiste in centinaia di specie originarie delle grandi foreste pluviali dell'America meridionale o dell'Asia e dell'Australia. Il suo nome deriva dal latino PASSIO che significa PASSIONE e FLOS che significa FIORE, quindi FIORE DELLA PASSIONE - PASSIFLORA.


Tale nome fu attribuito dal gesuita Emmanuel de Villegas nel 1610 grazie alla somiglianza di alcune parti della pianta con i simboli religiosi della PASSIONE DI CRISTO : la corona di filamenti colorati che circonda l'ovario rappresentava la CORONA DI SPINE , mentre i cinque stami sono espressione delle CINQUE FERITE di Gesù; i tre stigmi rappresentano invece i TRE CHIODI alle mani e ai piedi, i cinque sepali del calice indicano gli APOSTOLI FEDELI rimasti, l'androginoforo rappresenta la COLONNA DELLA FLAGELLAZIONE , i viticci sono i FLAGELLI.


Questo fiore era conosciuto dagli indigeni come GRANADILLA : di questa pianta era molto apprezzato il frutto.



BIANCOSPINO

 

BIANCOSPINO 

 

La delicatezza del FIORE è in netto contrasto con le sue SPINE acuminate. Il nome del  BIANCOSPINO deriva dai termini greci kratos (forza) , oxus (acuminato) e anthos (fiore).

Secondo un’antica leggenda, di cui abbiamo notizie già nell’antica Roma, grazie alle sue spine aguzze questo fiore sarebbe in grado di tenere lontani gli spiriti maligni dalle case.

Veniva quindi regalato ai bambini appena nati oppure in occasione di matrimoni.




"CRISTO RE" Barbara CARICCHI – Artiva :

un binomio tra l’installazione del grande artista argentino Leòn FERRARI ospite d’onore a LES RENCONTRES ARLES Photographie 2010  (Chapelle Sainte-Anne) – LEONE d’ORO 2007 alla Biennale di VENEZIA -  e l’opera della sottoscritta

"FIORI e SPINE"


CRISTOre copia



Rif. articoli:

"E' PRIMAVERA ... "  (Mi metto in mostra)
"FIORI A PRIMAVERA ..."
LAVANDA & GIRASOLI in Provenza
TULIPANI
INFIORATA
FIORI & FARFALLE AL POZZO
TAPPETO DI FIORI
FIORLUM - FIORI & LUMACHE
IL GUSTO DEI FIORI


Reportages fotografici by Barbara CARICCHI

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