X FACTOR 2018 : terza sul podio LUNA , Under donne di Manuel AGNELLI

LUNA Melis, giovanissima cantante rapper e pianista dalla Sardegna, è la

TERZA classificata del famoso e fortunato TALENT MUSICALE targato Sky giunto alla 12esima edizione 2018.



SETTE le LUNE di Lucio DALLA nella sensazionale interpretazione di

Gaetano CURRERI per “LUCIO!” – la serata evento 2018 al Teatro Romano di Verona trasmessa su Canale 5 e condotta da Michelle HUNZIKER e RON, interamente dedicata al cantautore bolognese che, quest'anno, avrebbe compiuto 75 anni.



La SETTIMA LUNA
Era quella del luna-park
Lo scimmione si aggirava
Dalla giostra al bar
Mentre l'angelo di Dio bestemmiava
Facendo sforzi di petto
Grandi muscoli e poca carne
Povero angelo benedetto



La SESTA LUNA
Era il cuore di un disgraziato
Che, maledetto il giorno che era nato
Ma rideva sempre
Da anni non vedeva le lenzuola
Con le mani sporche di carbone
Toccava il culo a una signora
E rideva e toccava
Sembrava lui il padrone



La QUINTA LUNA
Fece paura a tutti
Era la testa di un signore
Che con la morte vicino giocava a biliardino
Era grande ed elegante
Né giovane né vecchio
Forse malato
Sicuramente era malato
Perché perdeva sangue da un orecchio



La QUARTA LUNA
Era una fila di prigionieri
Che camminando
Seguivano le rotaie del treno
Avevano i piedi insanguinati
E le mani senza guanti
Ma non preoccupatevi
Il cielo è sereno
Oggi non ce ne sono più tanti



La TERZA LUNA
Uscirono tutti per guardarla
Era così grande
Che più di uno pensò al Padre Eterno
Sospesero i giochi e si spensero le luci
Cominciò l'inferno
La gente corse a casa perché per quella notte
Ritornò l'inverno



La SECONDA LUNA
Portò la disperazione tra gli zingari
Qualcuno addirittura si amputò un dito
Andarono in banca a fare qualche operazione
Ma che confusione
La maggior parte prese cani e figli
E corse alla stazione



L' ULTIMA LUNA
La vide solo un bimbo appena nato
Aveva occhi tondi e neri e fondi
E non piangeva
Con grandi ali prese la LUNA tra le mani
E volò via e volò via
Era l'uomo di domani l'uomo di domani




“La SETTIMA LUNA” by Lucio DALLA



LUNA ROSSA & LUNA BLU by Barbara CARICCHI – ARTIVA



                                     LUNAROSSA

 

 

 

LUNABLU

 



“E la LUNA bussò” … canta Loredana BERTE’

 

E la LUNA bussò
Alle porte del buio
Fammi entrare
Lui rispose di no


E la LUNA bussò
Dove c'era il silenzio
Ma una voce sguaiata
Disse non e più tempo
Quindi spalanco
Le finestre del vento e se ne andò
A cercare un po più in là
Qualche cosa da fare
Dopo avere pianto un po'
Per un altro no per un altro no
Che le disse il mare
Che le disse il mare …



 

 

                           CECCANTINI LUNA

 



“LUNA BAMBINA” by Federico CECCANTINI


A CITTA’ DELLA PIEVE 4 grandi sculture in ceramica dell’artista in mostra nella Chiesa di Santa Maria dei Servi , tra cui “Fiera degli Immortali” – totem rosso con affacciati tanti volti .

A Palazzo della Corgna pittura a spatola in opere tra cui “Naufrago” e “Futuro prossimo”. Legno d’olivo con inserti metallici per avveniristiche sculture quali “Tracce” e “Meteora”.



“LA LUNA DI CARTA” di Andrea CAMILLERI in libreria

È il nono romanzo della serie dedicata al Commissario Montalbano.



“CHIARO DI LUNA” canta JOVANOTTI


Hey, hey, hey, hey, hey
Proverò a pensarti mentre mi sorridi
La capacità che hai di rasserenare
Mi hai insegnato cose che non ho imparato
Per il gusto di poterle reimparare
Ogni giorno mentre guardo te che vivi
E mi meraviglio di come sai stare
Vera dentro un tempo tutto artificiale
Nuda tra le maschere di carnevale
Luce dei miei occhi, sangue nelle arterie
Selezionatrice delle cose serie
Non c'è niente al mondo che mi deconcentri
Non c'è cosa bella dove tu non c'entri
Dicono "finiscila con questa storia
Di essere romantico fino alla noia"
Certo hanno ragione, è gente intelligente
Ma di aver ragione non mi frega niente
Voglio avere torto mentre tu mi baci
Respirare l'aria delle tue narici
Come quella volta che abbiamo scoperto
Che davanti a noi c'era uno spazio aperto
Che insieme si può andare lontanissimo
Guardami negli occhi come fossimo
Complici di un piano rivoluzionario
Un amore straordinario



E non esiste paesaggio più bello della tua schiena
Quella strada che porta fino alla bocca tua
Non esiste esperienza più mistica e più terrena
Di ballare abbracciato con te al
CHIARO DI LUNA



LUNA CALANTE di NOVEMBRE per il taglio del legname nella

Foresta dei Violini in VAL DI FIEMME (TRENTINO ALTO ADIGE )



I violini, in Val di Fiemme, trovano la loro materia prima: gli abeti di risonanza. I maestri liutai, tra i quali Stradivari, si recavano fin qui da Cremona per acquistare i legni più pregiati, trasformandoli poi in strumenti musicali di rara perfezione. E così la foresta di Paneveggio è divenuta la "Foresta dei Violini".

Si racconta che fosse Stradivari in persona ad aggirarsi nella foresta di Paneveggio alla ricerca degli alberi più idonei alla costruzione dei suoi violini: ABETI ROSSI plurisecolari il cui legno, grazie alla sua particolare capacità di "risonanza", forniva la materia prima ideale per la costruzione delle casse armoniche.

Il legno dell'abete rosso è infatti particolarmente elastico, trasmette meglio il suono e i suoi canali linfatici sono come minuscole canne d'organo che creano risonanza.

Per questo gli alberi vengono abbattuti in LUNA CALANTE, tra ottobre e novembre, quando nel tronco c'è minor quantità di linfa. Gli alberi migliori si riconoscono per gli anelli di crescita molto sottili e perfettamente concentrici, con fibre diritte e fini e scarsa presenza di nodi. Così almeno crescevano nel Sei/Settecento grazie al freddo intenso della Piccola Glaciazione e alla mancanza di fenomeni di degrado e proprio di essi si servirono Stradivari e i liutai cremonesi i cui strumenti raggiunsero il massimo della musicalità.

Oggi è quasi impossibile trovare esemplari così perfetti, ma la richiesta di "abeti di risonanza" non manca e dà vita ad un commercio limitato ma significativo: qualche decina di metri cubi all'anno in parte utilizzati dagli artigiani della fabbrica di tavole di risonanza per pianoforti di Tesero e dai liutai cremonesi, in parte esportati in Giappone, paese leader al mondo nella costruzione di tavole armoniche.

MALTEMPO in TRENTINO agli inizi di novembre 2018 : effetti devastanti del vento a 120 Km/h sugli alberi delle Dolomiti. Distrutte anche le foreste di STRADIVARI …

“Strisce di bosco, larghe fino a 200 metri, completamente rase al suolo”

Sono stati abbattuti dal vento 700mila metri cubi di legname, mentre i tagli annuali sono intorno ai 90mila. Un disastro che non avrà conseguenze immediate, ma sui prossimi anni.

Gli alberi che possono essere utilizzati per gli strumenti musicali sono in media (dice l’esperto) due o tre ogni mille. Il legno giusto è quello di alta quota.

I legni del VIOLINO sono ABETE ROSSO e ACERO , con l'aggiunta del PALISSANDRO per la “tastiera”, la fascia di legno scuro su cui corrono le corde e le dita del violinista.

L' ABETE ROSSO viene chiamato anche “abete di risonanza”, perché con questo legno si costruisce il piano armonico del violino, ovvero la tavola superiore che deve reggere alla tensione delle corde, senza cedere.

L'ACERO è più pesante, per questo si usa per fasce, fondo e manico. Se fosse usato nella parte superiore si avrebbe un effetto di sordina e il suono non sarebbe quello che vogliamo da uno strumento ad arco.



Rif. Articoli "SUPERLUNA" e "I'M LUNATIC ... YES!!" nella sez. Storie



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