“IL RE LEONE” (The Lion King) - film1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. È un film d'animazione musicale drammatico prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e distribuito dalla Walt Disney Pictures. È il 32º Classico Disney.

La storia ha luogo in un REGNO DI LEONI in AFRICA e fu influenzata dall'opera teatrale "Amleto" di William Shakespeare. Il film venne prodotto durante il periodo noto come Rinascimento Disney.



                                    RE LEONE

 


LIONS CLUBS INTERNATIONALorganizzazione di club di assistenza più grande del mondo con 1,36 milioni di soci in oltre 46.000 clubs in tutto il mondo.

Uomini e donne impegnati in progetti comunitari in oltre 208 paesi e aree geografiche.

Fondata nel 1917, l’ associazione è conosciuta principalmente per la lotta alla cecità. Inoltre si dedica alla protezione dell’ambiente, lotta alla fame , assistenza a disabili e anziani.



LEONE : storie di PAPI



LEONE I, detto anche LEONE MAGNO ( 390 circa – 461), è stato il 45º vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Il suo pontificato va dal 29 settembre 440 alla sua morte.

Il pontificato di Leone, come quello di Gregorio I, fu il più significativo e importante dell'antichità cristiana. In un periodo in cui la Chiesa stava sperimentando grandi ostacoli al suo progresso in conseguenza della rapida disintegrazione dell' Impero romano d'Occidente, mentre l'oriente era profondamente agitato da controversie dogmatiche, questo papa guidò il destino della Chiesa romana.



LEONE X, nato Giovanni di Lorenzo de' Medici (14751521), è stato il 217º papa della Chiesa cattolica dal 1513 alla sua morte.

Giovanni era il quartogenito (il secondo figlio maschio) di Lorenzo de' Medici e Clarice Orsini e portò alla corte pontificia lo splendore e i fasti tipici della cultura delle corti rinascimentali. Fu l'ultimo Papa a essere semplice diacono al momento dell'elezione.



LEONE XIII (nato Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci, 1810-1903)

E’ stato il 256º papa della Chiesa cattolica (dal 1878 alla morte). Nella storia dei papi dell'epoca moderna viene ricordato per l'attività pastorale in campo socio-politico. Scrisse ben 86 encicliche, con lo scopo di superare l'isolamento nel quale la Santa Sede si era ritrovata dopo la perdita del potere temporale con l'unità d'Italia.

La sua più famosa enciclica fu la Rerum Novarum



LEONI in BOTSWANA



ELSA - La LEONESSA “Nata libera” - telefilms per ragazzi

ELSA (circa 28 gennaio 1956 - 24 gennaio 1961) è stata cresciuta dal guardacaccia, poi studioso, George Adamson e da sua moglie Joy in KENYA.

Elsa e le sorelle, Big One e Lustica furono curate dall'esperto quando avevano solo poche settimane di vita. Divennero orfane quando George fu costretto, seppur riluttante, ad uccidere la loro madre nel corso di un safari. Le sorelle furono inviate allo ZOO di ROTTERDAM nei Paesi Bassi, mentre ELSA rimase con Adamson sino a che fu rilasciata nell'ambiente selvaggio, in seguito agli sforzi della coppia per abituarla all'addio. All'età di tre anni, la LEONESSA condusse con sé tre cuccioli per mostrarli agli Adamson, che li chiamarono Jespah (maschio), Gopa (maschio) e Little Elsa (femmina).

 



LYON – LIONE in FRANCIA 

 

 

                            STEMMA LYON



LIONE esoterica : la “CITTA’ DEL LEONE”

LIONE, con TORINO e PRAGA, rientra nel “Triangolo di Magia Bianca”, contrapposto al “Triangolo di Magia Nera”, che ha come vertici TORINO, LONDRA e NEW YORK.



Il nome LYON - “CITTA’ DEL LEONE”evoca qualcosa di misterioso, magico, forse anche diabolico. A LIONE l’esoterismo è ovunque, anche nella natura: qui confluiscono due corsi d’acqua dalle caratteristiche energetiche opposte, una femminile, la SAONA, e l’altra maschile, il RODANO. Così come avviene anche per Torino, con la Dora e il Po, e per Praga, con la Moldava e l’Elba.

 

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LA CONFLUENCE : il RODANO incontra la SAONA (foto by Barbara CARICCHI)

 

 

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LIONE fu anche l’antichissima Lugdunum Segusianorum -

la “CITTA’ DI LUG” - il dio celtico del sole e delle messi, che aveva

come animale-totem il LEONE, patria degli imperatori Claudio e Caracalla, di Sidonio Apollinare.

E, ancor prima, fu il massimo centro francese per il culto della dea Cibele, la Grande Madre della Frigia, adorata sotto forma di pietra nera. Là dove un tempo sorgeva il suo grandioso tempio, sulla cima della collina di Fourviere, venne in seguito edificata la grande Basilica di Nôtre-Dame: l’antico culto sarebbe stato perpetuato con la statua di una Madonna Nera.

Poi, con il passare dei secoli, qui avvennero incontri ed eventi davvero particolari. Si dice che qui nacque Ponzio Pilato, e che nei dintorni ci sia la “sua” montagna, il cui lago si dice capace di scatenare tempeste apocalittiche.

Nel 1274 a LIONE venne indetto un grande Concilio destinato a stabilire il mantenimento o la soppressione dei più importanti ordini religiosi dell’epoca. E sempre qui venne fondata dal Conte di Cagliostro, nel 1786, “La Saggezza Trionfante” - la prima Loggia del Rito Egizio della Massoneria.

Oltre ad ospitare un importante presidio dell'Ordine dei Cavalieri Templari, proprio dove oggi sorge il Teatro dei Celestini: la sede, infatti, passò a loro dopo il processo che ne causò lo scioglimento a causa dell’accusa di eresia.



Il LEONE, animale simbolo della città e del dio celtico del sole, è molto presente in città. A partire dalla statua Gloria della Repubblica, nei giardini di Place Carnot, che rappresenta una donna che accarezza con una mano un leone, mentre con l’altra regge un ramoscello di olivo. Anche la Cattedrale, con le sue vetrate gotiche, ne ospita tanti, oltre a mostrare anche figure di bestie mitologiche come il basilisco, l’ippogrifo e l'unicorno.

                                             LYON




LEONE & ARALDICA

Il LEONE con la sua reputazione di FORZA, CORAGGIO, NOBILTA’ così conforme all'ideale medievale, veniva spesso utilizzato in araldica, soprattutto dai Plantageneti.

I primi a utilizzarlo come figura ornamentale sulle armi furono i Franchi (Merovingi e Carolingi), che poi adottarono il giglio.

Nella BIBBIA, in chiave simbolica, il LEONE rappresenta FORZA e VALORE :

Tre esseri hanno un portamento maestoso, anzi quattro sono eleganti nel camminare: il LEONE, il più forte degli animali, che non indietreggia davanti a nessuno; il GALLO pettoruto, il CAPRONE e un RE alla testa del suo popolo (Pr 30,29-30).

Ma il LEONE fu anche simbolo dei re della stirpe di Davide (compreso il Messia cf. Ap. 5,5), fu stemma della tribù di Giuda (Gen. 49,9), fu scolpito sul trono di Salomone, e nel tardo giudaismo era uno dei soggetti predominanti nelle decorazioni sinagogali.

Anche in oriente ed estremo oriente i LEONI erano molto presenti e spesso posti all'entrata di luoghi sacri.

In Giappone, il leone divenuto il CANE-LEONE è detto il cane-Buddha.

A volte furono rappresentati anche figure di "UOMINI-LEONE".



Si parla di LEONE e di LEOPARDO, ma in realtà si tratta sempre dello stesso animale araldico con le seguenti differenze sostanziali:

  • LEONE :
    • testa di profilo;
    • più barbuto;
    • coda tradizionalmente rivolta all'interno;
    • posizione di default rampante, ossia ritto sulla zampa posteriore sinistra, con la zampa posteriore destra alzata, e le zampe anteriori protese come verso una preda


  • LEOPARDO :
    • testa di fronte;
    • meno barbuto;
    • coda tradizionalmente rivolta all'esterno;
    • posizione di default passante, ossia appoggiato su tre zampe, con la zampa anteriore destra sollevata.

 

 

Il leopardo è stato usato prima del leone.

Il tentativo della Chiesa di modificare il leopardo in LEONE, simbolo più cristiano, è comprovato, prima del 996, dalla lapide tumulare di Roberto I di Normandia, nella quale è inciso il disegno di un leone passante circondato da una didascalia circolare che mette in relazione questo simbolo con la Bibbia:

Ecce vicit LEO de Tribu Juda, radix David.

L'iscrizione si riferisce alla tribù di Giuda, alla quale apparteneva Gesù, discendenti di Re Davide.



LEONE nel "SAN GIROLAMO NEL DESERTO” di Giovanni BELLINI alle GALLERIE DEGLI UFFIZI – FIRENZE



                             BELLINI-San-Girolamo-nel-deserto

 


LA LEGGENDA DEL LEONE

Un giorno un LEONE FERITO si sarebbe presentato zoppicando nel monastero ove

risiedeva SAN GIROLAMO, il quale per nulla intimorito ordinò ai confratelli di lavare e curare le zampe al felino, dilaniate dai rovi. Il LEONE guarito rimase nel monastero a custodia dell' ASINO.

Un giorno, mentre l'asino stava pascolando, il leone si addormentò e alcuni mercanti di passaggio si appropriarono del quadrupede da soma. Tornato solo al monastero, il leone venne accusato dai monaci di aver divorato l'asino, cosicché gli vennero appioppati tutti i lavori che normalmente venivano svolti da quest'ultimo.

Un giorno il LEONE incrociò una carovana di mercanti e riconobbe l’ASINO rubato. Ruggendo terribilmente mise in fuga i ladri, quindi condusse l'asino e i cammelli, carichi di mercanzia, al convento.

I mercanti poi chiesero perdono a SAN GIROLAMO ed ebbero larestituzione delle loro mercanzie, promettendo di non rubare più le proprietà altrui.





“LA NOTTE DEI LEONI” - romanzo di Kuki GALLMANN



MANGIATORI DI UOMINI dello TSAVO è l’appellativo dato a

DUE LEONI MASCHI che nel 1898 in KENYA attaccarono ripetutamente gli operai durante la costruzione di un ponte ferroviario sul fiume Tsavo per la Uganda Railway.

La vicenda fu descritta per la prima volta dal colonnello John Henry Patterson - l'ingegnere capo britannico che sovrintendeva i lavori - nel suo libro

"The Man-Eaters of Tsavo and Other East African Adventures".

Sebbene alcuni dettagli del racconto di Patterson siano controversi, la veridicità della vicenda, nelle sue linee generali, è in genere riconosciuta.

 

PATTERSON

Il colonnello Patterson posa accanto ad uno dei leoni, appena ucciso, responsabile delle morte di molte persone nel 1898. Fotografia per gentile concessione del Field Museum ( da www.nationalgeographic.it)



Dal racconto di cronaca è stato tratto il film del 1996

“SPIRITI NELLE TENEBRE” (The Ghost and the Darkness)

diretto da Stephen Hopkins.



ANSA Luglio 2018 :

BRACCONIERI sbranati da BRANCO DI LEONI in

SUDAFRICA . Probabilmente a caccia di rinoceronti

In Sudafrica un gruppo di leoni ha sbranato una gang di bracconieri di almeno due persone, che si trovavano in una riserva probabilmente per cacciare rinoceronti. La vicenda, che fa da contraltare a quella del rinoceronte ucciso per un centimetro di corno pochi giorni fa, è riportata dal sito locale Sowetan Live.




LEONCINO è l'omaggio ad un mito del motociclismo italiano che ha fatto la storia

di BENELLI e che oggi, grazie al nuovo CentroStile della Casa di Pesaro, ritrova la sua identità e la sua spiccata personalità nel mondo moderno.
LEONCINO non è solo un nuovo modello ma un concept autentico e puro, tipicamente italiano, che non perde nella sua perfetta simmetria l’aspetto emozionale, facendolo rivivere in un linguaggio formale, sportivo, contemporaneo.

 

LEONCINO BENELLI

 

 
Cuore pulsante del LEONCINO è il nuovissimo bicilindrico quattro tempi,

raffreddato a liquido, da 500cc firmato BENELLI .

 

 

 

LEONE TESTA 5161

 

 

LEONE PIRELLI by Armando TESTA 

Tutti gli "ismi" di Armando Testa ai Musei Reali di Torino - Sale Chiablese - fino al 24 febbraio 2019





COPPIA di LEONI THUN                    LEONI THUN




Foto col LEONCINO allo ZOO di ROMA da bambini … FEDERICO  BARBARA MARCO

Non vorrei dire, ma la mia è un’espressione tutt’altro che rassicurata …



MARCA LEONE ha festeggiato 160 ANNI nel 2017 !!

L'azienda fondata dal confettiere Luigi LEONE nel 1857, è stata venduta dalla famiglia Monero a una nuova società.

“L’Italia non era ancora unita, ma le PASTIGLIE LEONE c’erano già!”

 

pastiglie-leone

 

PASTIGLIE LEONE , le CARAMELLE piemontesi preferite di CAVOUR

Camillo Benso conte di Cavour, artefice dell’Unità e gran gourmet, durante i suoi interventi nell’aula del Parlamento Subalpino era solito umettarsi la gola assaporando le sue caramelle preferite: le gommose Leone alla liquirizia aromatizzate alla violetta.

La pastiglia alla violetta divenne il gusto più in voga anche tra i colleghi e ribattezzata per questo “senateurs”.


Le scatole di Luigi LEONE, visto il successo, si fregiarono del sigillo dei Savoia.


Alla morte del fondatore, nel 1934 l’azienda venne rilevata da Giselda Balla Monero,

detta LA LEONESSA , proprietaria insieme al fratello Celso Balla de La Vittoria, un ingrosso dolciario che dagli anni ‘20 distribuiva su Torino e provincia le PASTIGLIE LEONE . Giselda è una delle prime donne manager italiane: pugno duro, tenacia, coraggio e lungimiranza ne fanno una figura unica nel panorama imprenditoriale di quegli anni.




LEONE di NEMEA o LEONE NEMEO & ERCOLE :

la prima fatica che segna definitivamente l’eroe greco ERACLE, rappresentato

simbolicamente con CLAVA e LEONTE’ – la PELLE del LEONE.

 

ercole-leone-di-nemea

 

La CLAVA di ERCOLE che diverrà BASTONE nelle carte da gioco …

“ERCOLE” alla Reggia di VENARIA REALE



Il LEONE NEMEO era un mostro inviato a Nemea da Era per distruggere Eracle. Nacque vicino a Nemea, nell'Argolide e si insediò in una grotta con due uscite. La sua PELLE non poteva essere ferita in alcun modo, rendendolo di fatto invulnerabile, mentre zanne ed artigli erano duri quanto il metallo. Il leone era un vero flagello per il popolo di Nemea, poiché attaccava e sbranava uomini e greggi e tale fu la sua ferocia che la gente smise di lavorare per timore di incrociare il mostro.

Giunto a Nemea, e seguendo la scia di carcasse che il LEONE si era lasciato dietro, ERACLE riuscì a trovarlo. Considerato che spada e frecce erano inefficaci contro il mostro, decise di percuoterlo con una mazza, stordendolo, per poi strangolarlo a mani nude. Dopo averlo ucciso, ERCOLE fece della sua pelle un'armatura, usando gli stessi artigli del LEONE.

Il LEONE di NEMEA fu posto da ZEUS tra i segni dello ZODIACO, dove

formò la COSTELLAZIONE DEL LEONE.

 

ROMANO Ercole-e-Nemeo

 

“ERCOLE seduto sul LEONE” di Alessandro ROMANO




TESTA DI LEONE ovunque:

elementi lapidei architettonici

fontane

batocchi di portoni

borchie

scudi e armi



CACCIA AL LEONE - Le VENATIONES (sing. venatio, ital. caccia) erano una forma di divertimento negli anfiteatri romani che implicavano la caccia e l'uccisione di bestie selvatiche ed esotiche che venivano portate a ROMA dai lontani confini dell'Impero romano .

Le VENATIONES – in cui apparivano LEONI, tigri, leopardi, elefanti, orsi, cervi, capre selvatiche e cammelli - si svolgevano di mattina, prima del principale evento pomeridiano, i DUELLI GLADIATORI.



Il LEONE era molto apprezzato per la sua ferocia.

Durante la sua dittatura, CESARE sbalordì tutti utilizzando circa 400 LEONI nel Circo (importati soprattutto dal Nordafrica e dalla Siria), la cui inusuale presenza aggiunse emozione ai suoi spettacoli.

POMPEO stabilì un macabro record facendo uccidere ben 600 LEONI.

Comunque, le immagini del LEONE SELVAGGIO non appartenevano esclusivamente all'arena.

Le sculture dei leoni che divoravano la preda furono spesso

usate nei sepolcri come simbolo della voracità della morte.

L'utilizzo del LEONE negli spettacoli circensi era anche una questione di immagine: CESARE confiscò a CASSIO i leoni che intendeva usare per uno spettacolo in Grecia, evento che spinse CASSIO ad allearsi con BRUTO nella rivolta finale contro il dittatore. Questi leoni, tuttavia, non restarono a lungo nelle mani di Cesare: quando la città di Megara fu occupata dagli uomini di Cesare, i cittadini liberarono i leoni sperando che attaccassero gli invasori. Invece i leoni sbranarono i cittadini per poi sparire nella foresta.



Il RUGGITO DEL LEONE



Nella GABBIA DEI LEONI al CIRCO … il domatore con la testa nella bocca spalancata del FELINO



“IL LEONE E IL TOPO” dalle FAVOLE di Jean de LA FONTAINE

Un po' sbadatamente, un topo uscì dalla sua tana sotterranea, finendo tra le zampe di un leone.

Il re degli animali, in quell'occasione mostrò di essere quello che era e gli lasciò la vita.

Questa buona azione non fu perduta. Chi avrebbe mai creduto che un leone potesse aver bisogno di un topo?

Dunque successe che, nell'uscire dalla foresta, quel leone fosse preso in una rete: i suoi ruggiti non riuscirono a spezzarla. Accorse il topo e si diede tanto da fare con i denti che rosicchiò una maglia, quella giusta, e disfece la trappola.

La pazienza e il tempo fanno più della forza e della rabbia.



LEONE di SAN MARCO o

LEONE MARCIANO o LEONE ALATO

E’ la rappresentazione simbolica dell' evangelista MARCO.

Il LEONE di SAN MARCO è da secoli il simbolo della città di VENEZIA, della sua antica Repubblica e attuale simbolo del Comune e della Provincia di Venezia, nonché della Regione Veneto e di numerosi altri enti e amministrazioni civili, militari e politici.                                 

 

La simbologia del LEONE di SAN MARCO deriva da un'antichissima

tradizione delle Venezie, secondo la quale un

ANGELO in forma di LEONE ALATO  avrebbe rivolto al Santo, naufrago nelle lagune, la frase:

«Pax tibi Marce, evangelista meus. Hic requiescet corpus tuum»

(Pace a te, Marco, mio evangelista. Qui riposerà il tuo corpo)

preannunciandogli che in quelle terre avrebbe trovato un giorno riposo e venerazione il suo corpo.


Il LEONE è spesso rappresentato con la zampa appoggiata sul LIBRO, da molti erroneamente associato al Vangelo, che ripropone proprio le parole di benvenuto del leone. Nella maggior parte delle rappresentazioni veneziane, si presenta aperto con la scritta latina

«PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEVS».


                                        VENEZIA LEONE ALATO




Il LEONE MARCIANO compare in tutte le città che sono state sotto il dominio della Repubblica Veneta (solitamente nelle piazze principali e nei palazzi storici). Lo si trova inoltre in bandiere, gonfaloni, stemmi, statue e monete. Compare inoltre nella bandiera navale sia mercantile che militare della Repubblica Italiana.

Il LEONE di SAN MARCO è anche il simbolo del premio del Festival del cinema di Venezia, ovvero il LEONE D’ORO, delle Assicurazioni Generali, sulla maglia del Benetton Rugby di Treviso e del Venezia Football Club. È infine usato dallo United States Army Africa (USARAF), già Southern European Task Force (SETAF), di base a Vicenza.

Il LEONE ALATO è anche il simbolo e il logo che appare sulle maglie e sui vessilli del Latina Calcio (serie B), in onore di uno dei due Santi Patroni della Città di Latina (San Marco) e delle popolazioni, in maggioranza provenienti dalle terre venete, che si insediarono nell'Agro Pontino, contribuendo alla bonifica e redenzione delle Paludi Pontine negli anni '20/30.



SACRA QUADRIGA : i 4 EVANGELISI

con i rispettivi simboli nell’iconografia cristiana

MATTEO                                    MARCO          LUCA            GIOVANNI

ANGELO (UOMO ALATO)         LEONE           BUE                AQUILA  



Nell' Apocalisse di san Giovanni 4, 7 i quattro esseri viventi scelti come simboli dei quattro evangelisti vengono descritti posti attorno al trono dell'Onnipotente , intenti a cantarne le lodi.




LEONE D’OROMOSTRA INTERNAZIONALE DI ARTE CINEMATOGRAFICA di VENEZIA

75° edizione 2018 - Il LEONE D’ORO è stato assegnato a “ROMA” del regista messicano Alfonso CUARON. Il film in bianco e nero, pieno di amarcord e sentimenti , aveva conquistato critici e pubblico ed era dato come favorito.



GRRRR   : il RUGGITO della METRO GOLDWYN MAYER !!!



                                                GRRR MGM



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