DENARI a BRISCOLA … CARTE DA GIOCO



SOLDO di CACIO



VERDONE – La BANCONOTA da 1 DOLLARO USA

 

                                         VERDONE




“PER UN PUGNO DI DOLLARI– film del 1964, il primo, insieme a

“PER QUALCHE DOLLARO IN PIU’ “(1965) e

"IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO" (1966),

della cosiddetta TRILOGIA DEL DOLLARO, diretta da Sergio Leone e interpretata da Clint Eastwood. Caposaldo del genere spaghetti western.



“IL COLORE DEI SOLDI (The Color of Money) - film del 1986 diretto da Martin Scorsese, tratto dall'omonimo romanzo di Walter Tevis.

Il film prosegue, alla reale distanza di 25 anni, la storia cinematografica de Lo spaccone, "Eddy lo svelto", un abile giocatore di biliardo americano che conobbe tragicamente lo squallore e i rischi del gioco.

Il titolo si riferisce sia al colore dei DOLLARI sia del TAVOLO DA BILIARDO , il verde.



30 DENARI : il prezzo del TRADIMENTO

GIUDA Iscariota, figlio di Simone, uno dei dodici apostoli, è quello che secondo il Nuovo Testamento tradisce GESU’ per TRENTA DENARI (Matteo 26,14-16) attraverso il gesto di un bacio.

« Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti e disse:

< Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni? >.

E quelli gli fissarono TRENTA MONETE D’ARGENTO. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo. »

L'Iscariota è stato quindi una figura chiave durante la Passione di GESU’ ( la notte del giovedì santo) e successivamente si è suicidato, essendo perseguitato dalla colpa. E’ passato alla storia come l'uomo simbolo del tradimento.



IL TEMPO E’ DENARO … recita un vecchio adagio …

 

I SOLDI NON FANNO LA FELICITA’, uno studio di Harvard spiega perché (Forbes.it)

L’antico adagio che i soldi non fanno la felicità potrebbe essere da oggi ancora più vero. Secondo un nuovo studio, Time fo Happinesspubblicato questa settimana dalla rivista Harvard Business Review , sembra infatti confermare che, invece di spendere tempo nella ricerca di denaro, le persone che trovano la felicità spendono soldi per guadagnare tempo.

Lo studio, condotto da Ashley Whillans, ha analizzato un gruppo di 100.000 lavoratori adulti. Coloro che erano disposti a rinunciare a guadagnare più SOLDI in favore di maggior TEMPO libero – ad esempio lavorando meno ore o pagando per esternalizzare compiti non graditi - sperimentavano “relazioni sociali migliori, carriere più soddisfacenti e più gioia”, e in generale riportavano tassi più alti di soddisfazione.

Ciò non significa che seguire il consiglio sia facile. Come riconosce Whillans, ci sono molte ragioni che spiegano l’errore nel ricercare la ricchezza. Per esempio, diversi pregiudizi cognitivi fanno sembrare il DENARO una scelta più attraente del TEMPO – “gli americani, ad esempio, pensano che essere occupati sia sintomo di uno status più elevato”, dice. Ed è anche vero che la vita moderna è costosa – il costo degli alloggi, dell’educazione e dell’assistenza sanitaria continua ad aumentare.

 

SOLDI & RISCATTO



ARTE & DENARO

< Quando i BANCHIERI si ritrovano a cena, parlano di ARTE. Quando gli ARTISTI si ritrovano a cena, parlando di SOLDI > diceva Oscar WILDE.

ARTE & DENARO sono due universi distanti tra loro, eppure hanno bisogno l’uno dell’altro.



James Stephen George – J.S.G. BOGGS (16 gennaio 1955 - 22 gennaio 2017) - artista americano noto per le sue raffigurazioni a mano di BANCONOTE.

BOGGS cominciò a disegnare CARTAMONETA nel 1984, quando una cameriera di Chicago accettò il disegno di un biglietto da un dollaro in pagamento del conto ristorante:        < the bill, please ! >

 

                                     BOGGS

 


Con le BOGGS BILLS - BANCONOTE PERSONALIZZATEl’artista cercava di pagare beni e servizi, usandole come vero denaro. La riproduzione della banconota era affiancata da scritte decontestualizzate, come “Do you hear anything being said here, or am I empty now? Is anybody home? Hello?”.

Queste opere erano funzionali a vere e proprie performance che declinavano la tipica interrogazione contemporanea sul valore artistico nella sua intima dialettica con il valore economico.



Joseph BEUYS a metà anni ’70 inventava lo slogan Kunst=Kapital che riproponeva su

BANCONOTE, lavagne, fotografie e azioni.



03 j. beuys kunstkapital 1979

J. Beuys, kunst=KAPITAL, 1979.

Da una postazione prossima al Fluxus, l’artista tedesco intendeva significare che il vero capitale è l’arte, che ognuno ha una latente energia creativa che è la vera ricchezza, ma si può leggere anche nell’altro senso questa equazione.


         Warhol. 192 one dollar bills, 1962           WARHOL


Se i DOLLAR BILLS di Andy WARHOL sono l’ormai mitico e mitizzato inizio della capitalizzazione dell’aura artistica nella Businness Art, il sacerdote della magica metamorfosi dell’ ARTE e del DENARO è pur sempre Marcel DUCHAMP , con le sue

Obligations pour la Roulette de Monte-Carlo.

 

05 m. duchamp monte carlo bond 1924


M. Duchamp, Monte Carlo Bond, 1924



I MONTECARLO BONDS sono OBBLIGAZIONI vendute a 500 FRANCHI ciascuna, che promettevano un guadagno per gli acquirenti del venti per cento.

La società che li gestiva aveva come amministratore delegato lo stesso Marcel Duchamp e come presidente Rrose Sélavy, l’alter ego femminile di Marcel Duchamp, presente in molti interventi dell’artista negli anni ’20.

Duchamp escogitò questo sistema di guadagno nel 1924, quando in Costa Azzurra si era appassionato al gioco della roulette.

I BONDS si presentano come delle parodie di un documento legale e sono stati realizzati con la tecnica del fotomontaggio: una fotografia della testa di Duchamp (scattata da Man Ray) insaponata con la schiuma da barba fino a formare due piccole corna (o alette: è un satiro o una reincarnazione di Hermes, dio dei commerci?) è incorniciata sul disco della roulette. Sullo sfondo del verde tavolo da gioco campeggia la frase, ripetuta ininterrottamente, “moustiquesdomestiquesdemistock”.

In questa operazione - come nei TZANCK CHECK : ASSEGNI realizzati nel 1919 per pagare il suo dentista, fatti a mano ma imitando i caratteri tipografici, come sottolinea la scritta “ORIGINAL” che campeggia a caratteri rossi in verticale - la concettualizzazione dello scambio circolare fra ARTE e DENARO, la firma dell’artista che si sovrappone a quella di un documento finanziario, fornisce un punto di partenza insuperato per guardare il mondo contemporaneo.

Liberamente tratto dal commento di Riccardo FERRARI



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