“ADELASIA e ALERAMO” by Barbara CARICCHI (acrilico su tela 50 x 50 cm)
La Citroën "2CV" ( DEUX CHEVAUX - francese, letteralmente
"DUE CAVALLI", dalla valutazione dei cavalli fiscali in Francia) è un'autovettura utilitaria prodotta dalla Casa automobilistica francese Citroën dal 1948 al 1990.
< Che ci fanno quelle due "V" rovesciate sulla macchina, da dove
nascono? Sembrano quasi dei baffi >
DOUBLE CHEVRON - Perché Andrè Citroën ha scelto un LOGO così strano per la sua azienda ?
“Double chevron” significa “doppia cuspide”, con riferimento alle ruote dentate a doppia elica, ovvero ingranaggi a cuspide, che le officine Citroën avevano iniziato a produrre nel 1901, prima ancora che si dedicassero alle automobili.
La doppia traccia dell'ingranaggio stilizzato ha accompagnato dal 1919 (era la Type A) tutte le auto firmate dal nobile casato.
2019 : Citroën celebra il CENTENARIO
Le prime idee inerenti alla possibilità di costruire una vettura utilitaria dai bassissimi costi e dalla grande diffusione vennero in mente ad André Citroën già durante i primi anni trenta .
Pierre-Jules Boulanger, nuovo vertice della Citroën, rispolverò l'idea di una vettura economica, la cui diffusione doveva essere capillare, sia per contribuire alla motorizzazione di massa in Francia, sia per permettere con gli alti numeri di vendita di risollevare ulteriormente la situazione economica della Casa. Boulanger incaricò l'allora direttore dell'ufficio Maurice Brogly con le seguenti parole:
« Faccia studiare dai suoi servizi una vettura che possa trasportare due contadini in zoccoli e 50 kg di patate, o un barilotto di vino, a una velocità massima di 60 km/h e con un consumo di 3 litri per 100 km. Le sospensioni dovranno permettere l'attraversamento di un campo arato con un paniere di uova senza romperle, e la vettura dovrà essere adatta alla guida di una conduttrice principiante e offrire un confort indiscutibile. »
Boulanger impose inoltre che la vettura doveva essere caratterizzata dai bassi costi di esercizio, che i lavori di ordinaria manutenzione fossero facilmente eseguibili anche dai clienti più inesperti in fatto di automobili e che la meccanica fosse perciò facilmente accessibile anche ad essi.
L'ultima specifica, e forse una delle più pittoresche, fu che il conducente doveva poter salire a bordo della vettura con il cappello in testa.
"2CV" : il debutto della vettura definitiva avvenne al
Salone di Parigi il 6 ottobre del 1948
Alla vigilia del Salone, uno dei più autorevoli giornalisti francesi dell'epoca, Charles Faroux, domandò a Boulanger se alla kermesse parigina si sarebbe finalmente vista la misteriosa utilitaria di cui si vociferava da tempo. Boulanger rispose di no, ma poche ore dopo fece uscire in gran segreto i tre esemplari destinati al Salone il giorno dopo, per introdurli nella zona espositiva solamente un'ora prima dell'apertura al pubblico e alla stampa.
Furono finalmente tolti i veli alle tre "2CV" (questa fu la denominazione definitiva della vettura, nonostante sulle prime la stampa ipotizzasse il nome di 3CV) di fronte agli occhi dell'allora presidente francese Vincent Auriol. Faroux , infuriato, tolse definitivamente il saluto a Boulanger…
Nonostante il difficile momento politico, economico e sociale della Francia e di gran parte degli Stati europei, la 2CV fu all'inizio criticata aspramente dalla stampa, che non riusciva a digerire le sue linee molto particolari, la sua spartanità giudicata eccessiva ed il clima di segretezza mantenuto per poi svelare una vettura che inizialmente non pareva meritare granché. Ci fu anche chi la sbeffeggiava affibbiandole nomignoli maligni come
"il brutto anatroccolo".
I tre esemplari esposti erano tutti di color grigio alluminio metallizzato, l'unico inizialmente previsto per la vettura.
La "2CV" rappresentò la principale attrazione della kermesse, suscitando grande interesse nel pubblico che si accalcava allo stand Citroën. Tuttavia, i giornalisti del settore non seppero cogliere la genialità del progetto, né l'armonia del design, riservando alla nuova vettura giudizi ingenerosi e di scarsa competenza:
« Non é bella, anzi é brutta. È grigia, del colore che avevano le automobili militari tedesche, è ricoperta quasi completamente di tela e quando è scoperta la carrozzeria pare uno scheletro di macchina incendiata »
(dall'articolo Le macchine italiane al Salone di Parigi, La Stampa, 9 ottobre 1948, pag.3)
Citroën "2CV" - serie "Edizioni Limitate"
Nella seconda metà degli anni settanta, allo scopo di restituire freschezza all'immagine della "2CV" progettata 40 anni prima, venne affidato a Serge Gevin - designer del centro stile Citroën - l'allestimento speciale "Spot" che riscosse grande successo e fu il primo di una lunga serie, comprendente gli allestimenti "Charleston", "James Bond 007", "Màrcatelo", "France 3", "Dolly", "Cocorico", "Sauss Ente" e "Perrier".
· Spot - commercializzata dal 10 aprile 1976. Carrozzeria bicolore bianco-arancio (blanc Meije - orange Ténérée) con interni e capote che riprendevano le stesse tonalità e con l'aggiunta di un telo parasole per la parte anteriore del tetto. I lotto dei 1.800 esemplari realizzati andò esaurito in breve tempo.
· Charleston - per il Salone dell'automobile di Parigi dell'ottobre 1980. Verniciatura bicolore nero-bordeaux (nero - rosso delage) e filettature bianche. Riprendeva i temi stilistici degli anni trenta, sottolineati dai tessuti interni "pied de poule" e dalla denominazione dedicata al ballo di moda all'epoca. Visto il precedente successo, si pensò di aumentare la tiratura a 8.000 esemplari che, tuttavia, risultò inadeguata alla domanda. Nel 1982 la Citroën decise di mettere l'allestimento "Charleston" in listino, ove rimarrà fino al termine della produzione, aggiungendo le nuove colorazioni nero-giallo e bi-grigio. Nel 2008 è stata lanciata una variante Charleston della Citroën C3 Plurel con la classica colorazione nero-bordeaux.
· Màrcatelo - assemblata negli stabilimenti spagnoli della Citroën nel 1982 per celebrare il Campionato del Mondo di Calcio. La grafica della carrozzeria riproduce una scarpa da football ed è caratterizzata dalla numerazione sul cofano posteriore, con la sigla "2CV82". La tiratura, inizialmente prevista in 500 esemplari, fu ridotta a 350 per carenza di ordinativi. La grafica riprende quella della "Basket", un allestimento realizzato in soli 2 esemplari nel 1977 ideato da Claire Pagniez, una studentessa della scuola di arti figurative Camondo di Parigi.
· James Bond 007- nel 1982 venne proposto l'allestimento conseguente al film "Solo per i tuoi occhi", appartenente alla saga James Bond, nel quale veniva utilizzata una 2CV gialla (jaune Helios AC 336) in spericolate acrobazie. La versione, realizzata in 700 esemplari, è colorata nell'identica tonalità di quella del film e dotata di adesivi riproducenti il logo "007" ed i fori delle pallottole.
· France 3 - in seguito alla sponsorizzazione del veliero "France 3", concorrente all' America's Cup, nel 1983 la Citroën approntò l'omonimo allestimento, anche venduto sui mercati esteri con la denominazione "Beachcomber" o "Transat"; quest'ultima per il mercato italiano. Verniciata di bianco con bande decorative blu, questa versione fu complessivamente costruita in 4.000 esemplari.
· Dolly - versione del 1985 prevalentemente rivolta ad un pubblico femminile. Verniciatura bicolore grigio-bianco, grigio-giallo o grigio-rosso e interni in panno grigio. La prima serie di 3.000 esemplari andò esaurita in pochi mesi e venne realizzata nel 1986 una serie aggiuntiva con le nuove colorazioni bianco-rosso, bianco-verde, giallo-bordeaux e giallo-blu, in 2.000 esemplari.
· Cocorico - pensata per celebrare la partecipazione della nazionale francese alla Campionato mondiale di calcio 1986. Verniciatura in bianco con le fiancate blu nella parte anteriore e rosse in quella posteriore, dotata di adesivi inneggianti la squadra. La nazionale francese venne però eliminata prima della finale e così gli adesivi furono eliminati. I mille esemplari costruiti vennero distribuiti esclusivamente sul mercato nazionale.
· Sauss Ente - prodotta nel 1987 in soli 1000 esemplari, presenta un aumento della "potenza del motore" ed è dedicata al mercato tedesco. È di colore verde bamboo, ha sedili rinforzati con poggiatesta e presenta decalcomanie di una "papera scattante" con la scritta da 0 km a 100 km in 59 secondi.
· Perrier - l'ultimo allestimento speciale del 1988. Verniciatura bianca e capote verde. E’ dotata di un piccolo frigo con capienza di sei bottiglie. Dedicata alla nota marca di acque minerali, si distingueva per gli interni verdi, i pannelli grigi con logo della "Perrier", i copricerchi in plastica grigio metallizzato a tutta ruota, l'adesivo posteriore "Perrier" e l'adesivo riproducente una rivo d'acqua lungo tutto il cofano anteriore, terminante in una statuetta di resina raffigurante uno scimpanzé che impugna una mazza. Costruita in 1.000 esemplari, La "Perrier" venne commercializzata esclusivamente in Belgio e Lussemburgo.
· Hermès - nel 2008, per celebrare il sessantesimo anniversario della "2CV", al Salone dell'Automobile di Parigi è stata presentata la "2CV by a title"Hermès"""Hermès". Basandosi su una 2CV Special del 1989, la celebre casa di alta moda francese, oltre alla scelta del colore della carrozzeria, ha rielaborato in chiave extra-lusso gli interni dell'auto con abbondante uso di pelle pregiata.
70° ANNIVERSARIO “2CV” 2018
DEUX CHEVAUX by William MACKRELL
Al MAUTO – Museo dell’AUtomobile di TOrino - i giovani alla conquista del mondo
< Forse non il mondo, ma una diversa consapevolezza di sé sicuramente i giovani la conquistano. Il mondo giovanile diventa mondo a parte, lontano anni luce da quello degli adulti, con propri riti, utopie, sogni, aspirazioni, linguaggi. E automobili: la 2 CV Citroen e il pulmino Volkswagen diventano universalmente simbolo di libertà e spregiudicatezza, di avventura e anticonformismo. Sono gli anni dei figli dei fiori, di chi cantava con i Giganti “Mettete dei fiori nei vostri cannoni” >
Vetture in scena: Citroen 2 CV (1948); Volkswagen Transporter Bulli (Germania, 1949).
“100 Citroën per 100 anni” - Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino – 22 giugno 2019
In parata 100 modelli simbolo della storia del noto marchio francese del DOUBLE CHEVRON che celebra il CENTENARIO.
Il raduno nazionale dei Club italiani ha anticipato il raduno Internazionale,
“Rassemblement du siècle”, che si terrà dal 19 al 21 luglio a La Ferté Vidame, nei pressi di Parigi.
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