LA PORTA DELL’INFERNO – Canto III vv. 1-21
La Divina Commedia di Dante ALIGHIERI
“Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapïenza e 'l primo amore.
Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate".
Queste parole di colore oscuro
vid'ïo scritte al sommo d'una porta;
per ch'io: «Maestro, il senso lor m'è duro».
Ed elli a me, come persona accorta:
«Qui si convien lasciare ogne sospetto;
ogne viltà convien che qui sia morta.
Noi siam venuti al loco ov'i' t'ho detto
che tu vedrai le genti dolorose
c'hanno perduto il ben de l'intelletto».
E poi che la sua mano a la mia puose
con lieto volto, ond'io mi confortai,
mi mise dentro a le segrete cose.
“PORTA ROMANA BELLA” - canzone popolare milanese risalente al XIX secolo, legata al mondo della microcriminalità di MILANO, la cosiddetta Ligera.
E’ stata eseguita in numerose varianti da molti artisti tra cui Giorgio Gaber, Walter Valdi, Gabriella Ferri e Nanni Svampa.
Compare nel terzo volume dell’ antologia sulla canzone lombarda di Svampa, edito nel 1970 col sottotitolo "La mala e l'osteria".
Un video del 1977 riprende tre importanti artisti come Roberto Vecchioni, Francesco Guccini e Lucio Dalla eseguire “PORTA ROMANA BELLA” al tavolo di un'osteria.
PORTA ROMANA BELLA PORTA ROMANA
Ci stan le ragazzine che te la danno
Ci stan le ragazzine che te la danno
Prima la buona sera e poi la mano.
E gettami giù la giacca ed il coltello
Che voglio vendicare il mio fratello
La via San Vittore l'è tutta a sassi
L'ho fatta l'altra sera a pugni e schiaffi
In via dei Filangeri gh'è 'na campana
'ogni vòlta che la sòna l'è ona condanna
La via dei Filangeri l'è un gran serraglio
La bestia più feroce l'è il commissario
Prima faceva il ladro e poi la spia
E adesso è delegato di polizia
e sette e sette e sette fanno ventuno
Arriva la volante e non c'è nessuno
PORTA ROMANA sorge al centro di piazza Medaglie d'Oro, allo sbocco dell'omonimo corso.
E’ una delle sei principali PORTE DI MILANO, all'interno dei bastioni.
In passato PORTA ROMANA identificava anche uno degli storici sestieri in cui era suddivisa la città meneghina: proprio al sestiere fa riferimento la canzone.
Al numero 2 di piazza Filangieri sorge il Carcere di San Vittore, inaugurato nel 1872. I riferimenti alla vita nel carcere sono numerosi ed evidenti in tutta la canzone.
“PORTA PORTESE” – canta Claudio BAGLIONI
È domenica mattina
Si è svegliato già il mercato
In licenza son tornato e sono qua
Per comprarmi dei blue jeans
Al posto di questa divisa
E stasera poi le faccio una sorpresa
C'è la vecchia che ha sul banco
Foto di Papa Giovanni
Lei sta qui da quarant'anni o forse più
E i suoi occhi han visto re
Scannati ricchi ed impiegati
Capelloni, ladri, artisti e figli di (e figli di)
PORTA PORTESE
PORTA PORTESE
PORTA PORTESE
Cosa avrai di più
PORTA PORTESE è una delle PORTE DI ROMA, costruita nel 1644
per sostituire la più antica PORTA PORTUENSIS su progetto
dell'architetto Marcantonio DE ROSSI.
Fu edificata in concomitanza alle MURA GIANICOLENSI, ampliamento delle MURA LEONINE a difesa del Gianicolo voluto da papa Urbano VIII Barberini.
Al momento dell'inaugurazione, però, Urbano VIII era morto, e fu Innocenzo X Pamphilj ad apporre il proprio stemma alla porta.
Dalla porta inizia la via Portuense, la via che reca a Porto, la località alla foce del Tevere, vicino Ostia, che aveva sostituito quest'ultima come porto per i rifornimenti della città di Roma. Con l'avanzamento della linea del mare, Porto è stata sostituita da Fiumicino.
PORTA PORTESE è il mercato di ROMA per eccellenza.
PORTA PIA e la celebre “BRECCIA”
PORTA PIA è una delle porte delle MURA AURELIANE di ROMA situata nel quartiere Nomentano, nota soprattutto per l'episodio risorgimentale conosciuto come presa di Roma o breccia di Porta Pia avvenuto il 20 settembre 1870, quando il tratto di mura adiacente tale porta fu lo scenario della battaglia tra le truppe del Regno d'Italia e dello Stato Pontificio, che segnò la fine di quest'ultimo e l'annessione di Roma all'Italia.
Carlo ADEMOLLO - La breccia di Porta Pia
Si tratta di una delle ultime opere di Michelangelo Buonarroti in cui l'artista, all'epoca già anziano, utilizzò elementi architettonici ed una sintassi compositiva particolarmente innovativi.
Fu costruita per ordine di papa Pio IV (da cui il nome) tra il 1561 e il 1565 in sostituzione della PORTA NOMENTANA che contemporaneamente venne chiusa e che si trovava a meno di un centinaio di metri verso est. La sostituzione si rese necessaria a causa del nuovo assetto urbanistico dell'area.
Secondo quanto riferisce il Vasari, MICHELANGELO presentò al pontefice tre diversi progetti, «tutti stravaganti e bellissimi». Il papa optò più pragmaticamente per il più economico. Non si conoscono i tre disegni (solo qualche schizzo per alcuni particolari), né si ha la certezza che l'opera fosse effettivamente realizzata sul progetto originario.
PORTA PALATINA a TORINO
Erroneamente nota al plurale come PORTE PALATINE, in piemontese
Pòrta Palatin-a o Tor Roman-e) era la PORTA PRINCIPALIS
DEXTERA che consentiva l'accesso da settentrione alla Augusta
Taurinorum, ovvero la civitas romana oggi nota come Torino.
Essa rappresenta la principale testimonianza archeologica dell'epoca romana della città, nonché una delle PORTE URBICHE del I secolo a.C. meglio conservate al mondo.
Insieme all'antico teatro, posto a poca distanza, è compresa nell'area del Parco Archeologico inaugurato nel 2006.
PORTA … PORTONE … CANCELLO …
BLACK GATE of MORDOR – The Lord of the Rings ( Il Signore degli Anelli)
MORDOR (Terra Oscura; da mor "oscuro" e (n)dor "paese, terra") è uno dei regni di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. TOLKIEN. Si trova nella Terra di Mezzo.
È il paese di Sauron, una terra tetra, detta anche Terra d'Ombra , circondata da scurissime montagne, sempre coperta da nuvole e abitata dai servi dell'Oscuro Signore. Sauron risiede nel Barad-dûr, la Torre Oscura.
Le catene montuose che racchiudono MORDOR sono l'Ephel Dúath (Montagne dell'Ombra) a sud e ad ovest, mentre a nord vi sono gli Ered Lithui (Monti Cenere).
Le vie principali di accesso alla Terra d'Ombra sono i MORANNON (in elfico
CANCELLO NERO ) ed il valico di Cirith Ungol.
Ne Il Signore degli Anelli, Frodo e Sam guidati dall'infido Gollum riescono ad entrare con molta difficoltà nella Terra d'Ombra attraverso il valico di Cirith Ungol e a distruggere l'anello nella voragine del Monte Fato, provocando la sconfitta di Sauron e la conseguente rovina della terra di Mordor.
I MORANNON (BLACK GATE) bloccavano Cirith Gorgor, l'unico passo attraverso il quale un esercito sarebbe potuto entrare a MORDOR. Sauron li vegliava costantemente con il suo Occhio. L'apertura dei cancelli era organizzata tramite un meccanismo guidato da numerosi Orchi.
Affinché i cancelli non fossero violati da estranei, le colline intorno ad essi brulicavano di Orchi, alloggiati in buchi e caverne scavati nelle montagne.
LA PORTA DEL REGNO DI ASGARD
«Mai un nemico ha eluso la mia sorveglianza» (Heimdall in Thor)
Heimdall è un personaggio dei fumetti, creato da Stan Lee, Larry Lieber (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in Journey into Mystery (Vol. 1) n. 85 (ottobre 1962).
Ispirato all'omonimo dio della mitologia norrena, Heimdall - il "Dio Bianco" - è il fratello di Lady Sif, dotato di sensi tanto acuti da «poter sentire l'erba crescere e vedere attraverso lo spazio e il tempo».
"Heimdall, che tutto vede e tutto sente" ("Heimdall, all-seeing and all-hearing").
Grazie a tale abilità, e al suo scarso bisogno di sonno, Odino lo nomina guardiano del regno di Asgard, che protegge stando di vedetta sul Ponte dell'Arcobaleno - il Bifrǫst - dal quale osserva ogni cosa e anticipa qualsiasi attacco.
Ásgarðr (in norreno, spesso anglicizzato come Asgard) è nella mitologia norrena la residenza degli Asi, separata dal mondo dei mortali, il Miðgarðr.
Ásgarðr , in realtà solo un insieme di immense sale, viene indicata come "città" per la sua grandezza. Si troverebbe nel regno di Ásaheimr, posto a nord del Mar Nero, in Scizia.
I muri che circondano Ásgarðr furono costruiti da un gigante (spesso identificato come gigante del ghiaccio), che in cambio avrebbe dovuto ricevere come sposa Freia e anche il sole e la luna. Questo purché il lavoro fosse completato entro sei mesi e senza alcun aiuto da esterni. Il gigante chiese di poter usare il suo cavallo - Svaðilfœri - e gli dèi acconsentirono. Il cavallo si rivelò un eccezionale lavoratore, più veloce del suo padrone.
Per evitare di onorare l'accordo Loki si trasformò in una giumenta, allontanando così il cavallo magico del gigante. Il lavoro non venne completato in tempo e gli dèi pertanto evasero il pagamento.
Thor uccise il gigante e quando Loki uscì dalla foresta diede alla luce Sleipnir, il migliore di tutti i cavalli, che divenne il destriero di Odino.
THE DOOR IS OPEN … THE DOOR IS CLOSED …
“SLIDING DOORS” - - film 1998 diretto da Peter HOWITT
Il film prende spunto da un'idea del regista polacco Krzysztof Kieślowski, che aveva trattato il tema del destino nel suo film del 1981 Destino cieco.
La vita si divide in due dimensioni parallele:
• Helen prende la metropolitana
• Helen perde la metropolitana
PORTE SCORREVOLI
PORTE A SOFFIETTO
PORTE A LIBRO
PORTE A DUE ANTE
“PORTA A PORTA” – Il salotto della Politica - conduce Bruno VESPA
Giusto alla venticinquesima edizione, con tre puntate settimanali (martedì, mercoledì e giovedì), il programma di Bruno Vespa offrirà al pubblico grandi novità, pur confermando la linea editoriale legata agli avvenimenti della politica, come ai grandi fatti di cronaca e alle mutazioni della società.
PORTA in araldica - simbolo di liberalità quando è aperta, di fedele custodia quando è chiusa.
PORTIERA dell’AUTO
PORTELLONE dell’AEREO
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