La seconda ondata del CORONAVIRUS ci sta travolgendo, cogliendoci meno impreparati della prima volta.

I NUMERI dei positivi salgono contemporaneamente ai TAMPONI effettuati.



La MASCHERINA, mai passata di moda e fedele alleata, è passata da INTROVABILE e NON NECESSARIA a febbraio/marzo (basta il distanziamento per i non addetti ai lavori) a TROVABILE e INDISPENSABILE in ambienti chiusi e all’aperto a ottobre.



Adesso le MASCHERINE si trovano in mille versioni :

ALTRUISTE       INTELLIGENTI        EGOISTE 

PERSONALIZZATE      alla MODA con e senza filtro

 

 

mascherine-personalizzate-face-id

 

 

                 FENDI

 

 

 

                                    ALFA ROMEO

 

 

Le MASCHERINE completano il loock in mille varianti di modello e di colore … si indossano con disinvoltura come bracciali al braccio, gomito e avambraccio … anche tirate sulla fronte come bandane hanno il loro fascino, come pure portate al collo come collier di grido …

 

mascherina braccio

 

 

mascherina fronte

 



Tira su, tira giù, naso dentro, naso fuori, cava e metti …

metti in tasca, metti in borsa …



All’inizio della PANDEMIA gli esperti avevano raccomandato di non toccarle prendendole esclusivamente per i lacci e di indossarle correttamente per garantire la loro funzione di presidio salvavita …



La MASCHERINA deve aderire perfettamente ai lati del volto e coprire interamente naso e bocca, che sono le fonti principali di contagio e diffusione del Covid. Non dovrebbe permettere uscita d’aria dai lati o intorno al naso.

Posizionata in attesa di utilizzo su fronte e nuca o “sottogola” rischia di diventare umida di sudore e l’umidità favorisce l’ingresso dei virus e il contagio. Ecco perché quando l’interno diventa umido la mascherina andrebbe subito gettata via o lavata.


È fortemente sconsigliato anche indossare una MASCHERINA CHIRURGICA dopo averla tenuta in tasca, perché in questo modo si rischia di rovinare il filtro, sgualcirla o renderla inefficace. Tra l’altro se non siamo positivi la parte più contaminata è l’esterno e così si può contaminare anche la tasca dove poi infiliamo le mani.

Stesso discorso vale per la borsa: dobbiamo pensare alla mascherina come a un oggetto potenzialmente contaminato che non vorremmo mai mettere in un posto dove infiliamo continuamente le mani.

La soluzione ideale è di portare con sé una BUSTINA DI PLASTICA o DI CARTA nella quale riporre la MASCHERINA quando non viene utilizzata.



L’errore classico è quello di toccarla troppo. Per maneggiare una mascherina nuova, o appena lavata e sanificata, è importante avere lavato bene le mani e tenerla dai cordini laterali, evitando di toccare la parte centrale che resterà a contatto con la faccia.

L’altro errore, una volta indossata correttamente, è quello di continuare a toccarla, anche solo per farla aderire meglio. La parte esterna teoricamente è la più contaminata, quindi se la tocchiamo facciamo passare il virus dalla mascherina alle mani. Se la mascherina viene aggiustata sul viso, è necessario lavarsi subito le mani. Lo stesso vale per quando viene sfilata definitivamente : è importante maneggiarla dai cordini laterali evitando di toccare la parte centrale.

 

La DURATA DELLA MASCHERINA dipende anche dai fattori ambientali. Le mascherine più comuni e diffuse, come quelle usa e getta o riutilizzabili di tessuto, non dovrebbero essere indossate per più di 3-4 ore a seconda dei modelli, o quando si inumidiscono (o si sporcano) con la conseguentepossibileformazione di batteri e di altri agenti dannosi per la salute.

Le MONOUSO CHIRURGICHE vanno gettate via nella raccolta indifferenziata, meglio chiuse in sacchetto per evitare l’eventuale contaminazione degli operatori.

Per le MASCHERINE DI STOFFA serve un lavaggio in lavatrice con detersivo e una temperatura di almeno 60 °C per 30 minuti. Bene asciugarle all’aria aperta, con asciugatrice o asciugacapelli. Per fortuna, aggiungo io, ci sono anche mascherine che vanno lavate a freddo e meno frequentemente. Di solito sulla confezione vengono indicate le norme di un corretto uso e igienizzazione.



Diffusione del COVID-19 :

dalle gocce più grandi e pesanti di STARNUTI e COLPI DI TOSSE – DROPLETS - che cadono a terra nell’arco di 1-2 metri , la famosa distanza di sicurezza, alle leggerissime nebulizzazioni emesse con la PAROLA e il RESPIROAEROSOL – che possono rimanere nell'aria per ore.



L' OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità - potrebbe rivedere le linee guida sulla trasmissione della covid, dopo la richiesta di centinaia di scienziati di riconsiderare la possibilità che il virus SARS-CoV-2 si diffonda non solo attraverso le più plateali emissioni di "goccioline infette" di quando si tossisce o starnutisce (droplets), ma anche mediante particelle più piccole esalate quando parliamo o respiriamo (aerosol). Queste ultime, più fini e leggere, potrebbero rimanere nell'aria per ore.

Se il contagio avvenisse anche così, bisognerebbe rafforzare misure come distanziamento e mascherine, e migliorare l'aerazione dei luoghi chiusi e affollati, a cominciare dagli ospedali.



Anche GLI ANNI DELLA MASCHERINA passeranno e torneremo finalmente a

METTERE IN MOSTRA i nostri SORRISI ...

 

 

SORRISO

 

“SMILE” by Barbara CARICCHI - ARTIVA

 

 

Riprenderemo a SENTIRE meglio oltre i suoni ovattati dai filtri e aiutati inconsapevolmente dalla lettura del LABIALE

Torneremo a RESPIRARE liberamente aria pura senza essere intorpiditi dall’ANIDRIDE CARBONICA espirata e imbrigliata dalla protezione …

Risaliranno magicamente le vendite dei ROSSETTI PER LABBRA ora drasticamente ridotte …

 



ANGELOm 568


“LIPS” by Barbara CARICCHI - ARTIVA




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