Da sempre il MONDO ANIMALE ha influenzato l’ARTE e la MODA …
ANIMALI in MOSTRA e in PASSERELLA …
VERSACE - SS 2018
I FELINI di Antonio LIGABUE
Leopardo nella foresta - Antonio LIGABUE
Tigre e serpente - Antonio LIGABUE
ANIMALIA FASHION 2019 – Un incontro inatteso tra Alta Moda e Natura a Palazzo Pitti: alla scoperta delle meraviglie del mondo animale!
DIOR CHANEL VALENTINO Maison MARGIELA
Abiti come sculture, stoffe e ricami come dipinti :
tutto concorre a ricreare, nelle sale del Museo della Moda e del Costume, una specie di passeggiata zoologica tra creazioni di stilisti contemporanei (modelli 2000-2018) che evocano il mondo animale più inaspettato. Dalla Francia alla Cina, dalla Russia all’Italia, gli abiti esposti propongono un catalogo sorprendente di quello che l’Alta Moda ha da offrire alla Natura in termini di ispirazione e suggestione, e all’Arte come prodotto di fantasia e genialità.
Non macchie di leopardo, ma denti di babirussa; grandi assenti gli zebrati e i tigrati, per far posto a insetti, ricci, cigni, aragoste, serpenti, pesci, conchiglie e coralli, a significare che la Moda è Arte e come tale “scimmia della Natura”.
ANIMALIA FASHION : una delle più sorprendenti e suggestive installazioni mai concepite nel campo della Haute Couture, un invito profondo a riflettere sulle meraviglie dell’universo, un allestimento concepito come un fantastico museo di storia naturale, una scoperta di forme e colori che evocano animali comuni o rari.
ABITI BORSE SCARPE ACCESSORI GIOIELLI
dialogano nelle sale del Museo con ANIMALI impagliati e RETTILI in formaldeide concessi in prestito dal Museo di Storia Naturale La Specola, con RAGNI custoditi in teche dall’Associazione Italiana di Aracnologia ma anche con oggetti dal Museo di Antropologia ed Etnografia e con disegni tratti da antichi bestiari e pagine da tacuina sanitatis medievali.
RAGNI ARAGOSTE CIGNI RICCI CONCHIGLIE
< In un dialogo emozionante con questo zoo di stoffe, piume, pellami - e non solo - il visitatore viene sorpreso, coinvolto nella scoperta delle meraviglie del mondo animale, che per gli stilisti diventa fonte di ispirazione, o che crea accostamenti inaspettati nell’immaginazione di chi guarda> il commento di Patricia Lurati, storica dell’arte e curatrice della mostra, che ha inteso la mostra come la scenografia di un museo immaginario.
Nelle stanze della Galleria del Costume e della Moda di Palazzo Pitti a FIRENZE l’illuminazione è soffusa, bassissima. Gli abiti sembrano emergere dal buio come delle apparizioni fantasmatiche.
Nella stanza dedicata al CIGNO sono esposti un grande abito da sposa di Chanel by Karl Lagerfeld (s/s 2018), due minidress, uno Dolce e Gabbana (f/w 2005-06), l’altro Saint Laurent by Anthony Vaccarello (s/s 2018) e un abito da sera Ralph & Russo (f/w 2017-18). Gli abiti, tutti bianchi e schiumosi di piume, dialogano in silenzio con il piumaggio del cigno reale impagliato, in una teca lì accanto. Un paio di scarpe RED Valentino riproducono la fisionomia dell’animale (pre-fall 2014), mostrando nella loro singolare bellezza come le forme del mondo possano essere riutilizzate dalla moda. La proverbiale bellezza e eleganza del cigno divengono così indossabili …
Iris Van Harpen ricrea gli aculei del RICCIO per la collezione s/s 2013 in un abito nero che si allunga fino a terra in una gonna di brillanti e grandi piume acuminate.
Le paillettes brillanti del vestito da sera di Cavalli (f/w 2006-07) sono le scaglie di un PESCE dorato. Una piccola clutch (pochette) di Chanel (s/s 2012) riproduce perfettamente la forma perlacea di una CONCHIGLIA; un paio di sandali di Sergio Rossi (s/s 2014) sembrano portati via direttamente dalla BARRIERA CORALLINA.
UCCELLI e FARFALLE
Una mini bag di Prada in collaborazione con Damien Hirst (2013) è una piccola collezione portatile di COLEOTTERI.
INSETTI
RAGNI
RAGNO e RAGNATELA
Festival di SANREMO 2022 – Irama per intonare le note di Ovunque sarai opta per un gioiello e un total look Givenchy by Matthew Williams.
PIUME e ACULEI
SANREMO 2021 – Achille Lauro e Fiorello nel IV quadro del Festival celebrano il PUNK ROCK , una musica che Lauro definisce < Icona della scorrettezza, Purezza dell'anticonformismo >, un sound < Politicamente inadeguato. Cultura giovanile >
Achille Lauro, come una sposa, in abito Gucci ricoperto di piume bianche …
Fiorello, novello Dante, in borchie e corona di aculei-rovi neri …
"JUNGLE. L'IMMAGINARIO ANIMALE nella MODA" 2017 alla Reggia di VENARIA REALE
La mostra che racconta con ABITI & ACCESSORI l’evoluzione dell’ ANIMALIER :
come MANTO & FORME ANIMALI siano stati rielaborati dalla moda !!
Le Sale delle Arti si popolano delle sculture dell'artista Pietro RUFFO, ideatore del progetto scenografico ... una GIUNGLA monocroma di ALBERI , sorvolata da UCCELLI e RAPACI, con TIGRI e LEONI in agguato tra manichini vestiti dalle grandi firme della MODA, classiche ed emergenti.
Jean Paul Gaultier, Azzedine Alaïa, Roberto Cavalli, Gianfranco Ferré, Ken Scott, Maurizio Galante, Fausto Puglisi, Givenchy , Stella McCartney , Krizia , Balenciaga, Jean Patou ...
Tutto ha inizio nella giungla. Il primo abito “animalier” che si conosca, infatti, è “Jungle” di Christian Dior, presentato a Parigi nel febbraio 1947 con la celebre stampa a PANTERA che diventerà uno dei codici della Maison.
L’imitazione del MANTO ANIMALE entra nella Haute Couture, simbolo della donna ammaliante e seduttiva.
Trench Panthère di Christian Dior Boutique
Un' icona delle passerelle fino al 1975 : VERUSCHKA !!
La TOP MODEL si afferma anche grazie al lavoro del fotografo Franco RUBARTELLI, che le dedica il lungometraggio "Veruschka, poesia di una donna" nel 1971.
Alberta FERRETTI
ZEBRE e GIRAFFE - FERRAGAMO foulard
PANTERA - FERRAGAMO foulard
LEOPARDI - HERMèS foulard
GIRAFFA
MANTI FELINI e MANTI ZEBRATI negli abiti ...
PESCI & CRESTE di GALLO nelle scarpe ...
SQUAME di RETTILI nei tessuti e nei pellami ...
PIUME d' UCCELLO ... ALI di FARFALLA …
Stella McCARTNEY
GAULTIER
Iris VAN HERPEN
TESSUTI 3D come armature di ARMADILLI che richiamano le opere "tubate" di H.R. GIGER : gli abiti avveniristici di Iris Van HERPEN - tecnologia e taglio laser !!
GALLI
Gallo (1935) - Fortunato DEPERO
Lotta di galli - Antonio LIGABUE
DAINI
Daini con paesaggio ,1952. Olio su tavola di faesite – Antonio LIGABUE
X Y Van Noten LaQuan Smith
Alla Milano Fashion Week 2020, il brand Roberto Cavalli presenta un look molto ANIMALIER, destinato soprattutto alle uscite serali e a rendere la donna provocante e seducente.
Accanto al tipico stile leopardato, che rappresenta Cavalli, con la nuova collezione emergono lo zebrato, il pitonato di colore grigio e molti capi adorni di piume, con sfumature che vanno dal rosso/rosa al verde smeraldo.
Stile ANIMALIER anche per le scarpe : sandali con scaglie coccodrillo oro e stivali con punta squadrata caratterizzati da tacco zampato.
Roberto CAVALLI
La moda SAUVAGE impazza anche per l’inverno 2021
LUMACA - Francesco DEL COSSA, particolare dell’Annunciazione (Pala dell’osservanza), 1470
Pappagallo, 1920 – Fortunato DEPERO
Io e i miei pappagalli, 1941 - Frida KAHLO
Autoritratto con scimmia e pappagallo - Frida KAHLO
GIRAFFA, ELEFANTE ed altri animali in un dettaglio del Trittico delle delizie (1503-1504) di Jheronimus BOSCH
CARPA GRU DRAGO TIGRE nell’arte orientale
“Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese” al MAO di TORINO fino al 25 aprile 2022.
kakemono (letteralmente "cosa appesa") - dipinto o calligrafia giapponese su seta, cotone o carta, organizzato a guisa di rotolo e destinato a essere appeso. Si srotola in verticale ed è concepito come decorazione murale da interno. Essendo collegato a periodi specifici dell'anno o a occasioni particolari è esposto solo temporaneamente e poi riposto, accuratamente arrotolato, in apposite scatole.
ANATRA MANDARINA
USIGNOLO sul pruno fiorito
CARPA KOI - Nella cultura giapponese simboleggia la perseveranza. E’ dunque evocativa di fedeltà nel matrimonio e buona fortuna in genere.
Pesce di grande energia, è in grado di nuotare controcorrente. E’ pertantosimbolo di anticonformismo e di superamento delle avversità.
Una leggenda cinese (territorio di origine del simbolo della carpa) narra la risalita di una carpa lungo il Fiume Giallo fino alla Porta del Drago, superata la quale si trasforma in un dragone con il dono dell’ immortalità.
CARPE KOI per la festività giapponese Kodomo no hi - il giorno dei bambini
In origine chiamato tango no sekku, veniva festeggiato il quinto giorno del quinto mese secondo l’antico calendario lunare, ed era il giorno che segnava l’inizio dell’estate e della stagione delle piogge. La festa è un’occasione per esprimere gratitudine per la crescita in salute dei ragazzi e di preghiera per preservarli dalle malattie e dalle influenze negative.
La Festa dei Bambini trae origine dalle antiche tradizioni rurali: maggio, infatti, è il mese in cui gli INSETTI fanno le loro prime apparizioni danneggiando le piante.
I contadini allora cercavano di scacciarli spaventandoli con striscioni coloratissimi e figure grottesche, tra cui i famosi koinobori, le CARPE di CARTA appese a dei pennoni e lasciate ondeggiare nell’aria.
I koinobori costituiscono un augurio per i bambini, affinché crescano tenaci e robusti come le carpe. La carpa nera (magoi) simboleggia il padre, la carpa rossa (higoi) rappresenta la madre e l’ultima carpa rappresenta il figlio: per ogni figlio in più, viene aggiunta una carpa di un colore diverso, ma di solito vengono appese solo le prime tre. In molte regioni c’è l’usanza di far passare i ragazzi all’interno delle carpe di carta, dalla bocca alla coda, come gesto portafortuna.
GRU - In Giappone è presente una razza chiamata “Japonesis” (o della Manciuria). Il suo piumaggio è nero, bianco e rosso, questi ultimi due colori considerati simbolo di purezza e bellezza.
Non a caso sono gli stessi colori e lo stesso concetto di purezza che le Geisha cercano di richiamare attraverso i trucchi del loro viso.
È un animale fedele e monogamo. Per questo motivo regalare una gru a una coppia di fidanzati o di sposi è considerato simbolo benaugurate di una lunga e duratura vita insieme.
Credenza vuole che questo volatile possa vivere fino a mille anni.
GRU – Tsuru Japanese Kimono
Dittico DRAGO & TIGRE – Acqua & Terra
I draghi giapponesi sono creature leggendarie della mitologia e del folklore nipponici.
I miti relativi a questi esseri nascono dalla fusione delle leggende locali con storie importate da Cina, Corea e India, tanto che ad esempio lo stile in cui questo drago è ritratto risulta fortemente influenzato da quello cinese. Come altri draghi delle culture asiatiche, la maggior parte di quelli giapponesi sono divinità dell'acqua associate alle precipitazioni e ai corsi d'acqua, tipicamente rappresentati come grandi creature serpentine senza ali ma con lunghi artigli.
Il DRAGO sintetizza 4 animali : muso di CAMMELLO,
corna di CERVO, squame di CARPA e artigli di TIGRE
DRAGO – HOKUSAI
La PANTERA di CARTIER
GIOIELLI e OROLOGI Cartier utilizzano spesso l’icona della PANTERA, diventata il segno di alcune famose collezioni.
Il fascino della Panthère ha origine nel 1914, con un quadro. A quel tempo l’azienda parigina era gestita da Louis, Jacques e Pierre Cartier (la Maison era stata fondata nel 1847 dal nonno, Louis-François Cartier).
Quell’anno Louis chiese pittore francese George Barbier di creare un dipinto ad acquerello da utilizzare come invito a una mostra di gioielli. La Dame à la Panthère raffigura una donna vestita elegantemente con una pantera ai suoi piedi. Il piccolo quadro ebbe successo e Cartier iniziò ad utilizzare il disegno del FELINO.
La Dame à la Panthère - George BARBIER
Agli inizi del XX secolo i grandi felini erano in voga per esprimere la femminilità: questi animali erano visti come la massima espressione della donna. Personaggi che animavano le notti parigine, come la marchesa Luisa Casati, che aveva adottato dei GHEPARDI nella sua casa di Venezia (ora sede del Guggenheim), confermano il fascino che esercitavano i super gatti nell’alta società.
Il 1914 segna la prima PANTERA di Cartier: un orologio con superficie maculata. La pantera è stata completamente raffigurata per la prima volta su un beauty case di proprietà di Jeanne Toussaint, direttrice della gioielleria Cartier dal 1933, considerata la Coco Chanel dei gioielli.
Bracciale Panthère della collezione Rèsonances di Cartier, in oro bianco 18 carati, rubelliti, smeraldi, onice e diamanti
Bracciale Panthère in oro giallo 18 carati, diamanti, smeraldi, diamanti arancioni
Anello Panthère in oro giallo 18 carati, 158 diamanti taglio brillante 207 carati, smeraldi, onice
Maman è un’ incredibile quanto intimidatoria scultura raffigurante un RAGNO gigante della scultrice franco-americana Louise BOURGEOIS
RAGNO MATERNO come protezione
< Il ragno è un’ode a mia madre, lei era la mia migliore amica >
La scultura si alza prodigiosa con le sue esili zampe e al centro comprende un sacchetto contenente delle uova di marmo: un connubio di forza e protezione.
INSETTI - Odilon REDON. L’artista coglie il duplice aspetto di fascino e orrore nei suoi sogni/incubi dipinti
LIBELLULA - La spilla di Lalique
Il fascino sospetto eppure ammaliante degli INSETTI negli abiti di Jean Paul Gautier, in cui l’animale è trasfigurato in qualcosa di assolutamente alieno alla sua natura orripilante.
Iris VAN HERPEN
SCHIAPARELLI
Haute Couture Autunno Inverno 2018-2019
Gianfranco FERRE'
LA PETITE ROBE
ANIMALI IN VIA DI ESTINZIONE – Andy WARHOL
CIGNO
Leda - dipinto a olio su tela di Antonio Allegri detto il CORREGGIO, databile al 1530-1531 circa e conservato nella Gemäldegalerie di Berlino
Leda e il cigno - dipinto a olio su tavola di Francesco Ubertini detto BACHIACCA, Bergamo, Accademia Carrara
CAVALLO
Foulard Le Pégase d'Hermès, 2011
Foulard Paddock d'Hermès
CONCHIGLIE
Dalla celebre Nascita di Venere di Sandro BOTTICELLI a
La grande conchiglia di Filippo De PISIS
FARFALLE
Farfalle – Marina MARCHETTI
Shimmering Madness, 1998 - Sandy SKOGLUND
PESCI ROSSI - Sandy SKOGLUND
FENICOTTERO
Fenicottero (1650 circa) - Pieter BOEL
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