Tutti invitati alla Festa di Re Peperone e della Bela Povronera domenica 4 settembre 2022 in occasione del PEPERONE DAY – Fiera nazionale del Peperone di Carmagnola 2022.
Dalle MASCHERE della COMMEDIA DELL’ARTE alle MASCHERE CARNEVALESCHE …
Dai FIGURANTI delle RIEVOCAZIONI STORICHE ai PERSONAGGI delle SAGRE PAESANE …
< Dopo due anni di stop, torniamo finalmente alla grande, con personaggi che arrivano anche da altre regioni e maschere della commedia dell’arte > annuncia Lorenzo Piana, che da oltre tre decenni veste i panni del sovrano dallo scettro a forma di peperone.
In piazza Sant’Agostino con Sonia De Castelli e Enzo Allasini di Telecupole.
Sul palco i tre presidenti delle associazioni più importanti che riuniscono MASCHERE e PERSONAGGI STORICI d’Italia.
Al Dsèvod: l’insipido è la maschera di PARMA dal 1621.
I colori giallo-blu dei suoi abiti ricordano lo stemma della città, mentre il cappello è a forma di ANOLINO.
La tradizione segna la nascita della maschera parmigiana nel 1621, epoca nella quale i nobili mandavano i figli a studiare in collegio, con servo al seguito. Per fare uno scherzo, uno di questi giovani mandò il suo servo ad una sfilata cittadina al suo posto. Il servo ci prese gusto e si accorse che con quella maschera era libero di dire e fare tutto.
Decise allora di darsi un nome: il suo era Salati e, in contrapposizione a questo, si chiamò Insipido, in dialetto parmigiano “Discevido” che con il passare dei tempi divenne prima Desevedo e poi Dsèvod. A recuperare il personaggio per valorizzare la cultura, le tradizioni e il dialetto parmigiano, è stata l’Associazione Culturale Famija Pramzana, dopo un periodo nel quale se ne sono perse le tracce e i colori giallo-blu del costume risalgono al 1947.
Il Papà del Gnoco è la principale maschera del carnevale di VERONA.
Il nome deriva da papus, mangiare. Viene rappresentato come un uomo anziano, rubicondo e con una lunga barba bianca, vestito di broccato nocciola e mantello, con una tuba rossa a cui sono attaccati dei sonagli. Poiché è considerato il re del Bacanal del Gnoco, ha come scettro una grande forchetta dorata, in cui è infilzato uno GNOCCO di PATATA.
Si muove a cavallo di una mula (gli gnocchi vengono tradizionalmente mangiati conditi con la Pastissada de caval, o stracotto di cavallo). Durante la sfilata, assieme ai suoi servitori (i gobeti o "macaroni") dispensa caramelle per i bambini e porzioni di gnocchi per gli adulti.
Le origini - Fra il 1520 e il 1531, a causa di un'inondazione del fiume Adige e delle scorrerie dei lanzichenecchi, Verona soffrì una terribile carestia. Il 18 giugno 1531 la popolazione, affamata e disperata, andò ad assaltare i fornai di San Zeno per far provviste di grano e di pane. La situazione fu salvata da parte del Podestà e di alcuni cittadini che provvidero a loro spese di rifornire i cittadini più poveri della contrada di viveri.
La tradizione popolare vede in Tommaso Da Vico il fondatore del Baccanale del Gnocco, avendo distribuito a sue spese tra la popolazione viveri di prima necessità, come pane, vino e formaggio e soprattutto gnocchi, non di patate ma di farina e acqua alla maniera dei canederli; venivano serviti sulla pietra del gnocco, ancora ben visibile davanti al sagrato della Basilica di San Zeno, nell'ultimo venerdì di Carnevale: per rievocare questo personaggio nacque quella che viene considerata la più antica maschera d'Italia e d'Europa di cui si abbiano dei documenti certi.
Gianduja da TORINO. La maschera rappresenta un galantuomo allegro, con buon
senso e coraggio che ama il buon VINO e la buona tavola con i celebri GIANDUJOTTI.
Gianduja è il personaggio popolare con la faccia rubizza simpaticamente presente in tante manifestazioni torinesi e incarna lo spirito dei piemontesi, generoso e ospitale.
E’ accompagnato da Giacometta.
La maschera di Re Biscottino da NOVARA nasce nel 1872, quando per il
Carnevale la città viene ribattezzata "Biscottinopoli", in onore dei celebri BISCOTTI
Camporelli.
La figura di sua moglie, la Regina Cüneta, è nata nel 1885 : il suo nome deriva da un importante canale che fu realizzato a Novara dai Savoia intorno ai baluardi.
Carnevale a CARMAGNOLA con la tradizionale cerimonia di investitura di
Re Peperone e della Bela Povronera.
Da PECETTO TORINESE, il paese delle CILIEGIE, arriva la Bela Ceresera e
Monsù Graffiun.
Da BORRIANA una coppia in maschera:
il Lido di Borriana e la Tinca Gobba Dorata
Borriana è un piccolo paesino biellese conosciuto da sempre come lido balneare e sito per la ricerca d’oro. Il Lido di Borriana impersona Anthony Gosio - personaggio storico ligure trasferitosi nel 522 a.C. sulle rive del torrente Elvo. Veste un abito corto verde e un cappello a punta addobbato con code di lepre; porta in spalla una volpe bianca, dono per la sua sposa. In origine pescatore, diviene cercatore d’oro grazie all’incontro con un pesce magico: la Tinca Gobba Dorata.
Da SANTHIA’ le maschere ufficiali del Carnevale : Stevulin 'dla Plisera e
Majutin dal Pampardù (due cascine dei dintorni realmente esistenti)
Da NICHELINO Monsù Panatè e Madama Farina – il PANETTIERE e la
FARINA.
Con i loro abiti popolani nei colori del grano, nel forno della famiglia Occelli producevano il pane, alimento che garantiva benessere e salute a tutti, a prescindere dall’appartenenza sociale.
PERSONAGGI delle RIEVOCAZIONI STORICHE
DAME CAVALIERI POPOLANI MUSICI MENESTRELLI CASTELLANI CAVALIERI
Qui l’attenzione per il dettaglio del periodo storico diventa importante …
Fa caldo però … ed ecco il TEMPLARE in mocassino … DAME in sandali e occhiali da spiaggia … ma la mascherata perdona tutto !!
Il fascino intramontabile delle MASCHERE della COMMEDIA dell’ARTE
ARLECCHINO da BERGAMO … COLOMBINA e PANTALONE da VENEZIA …
Da BORGHETTO SANTO SPIRITO Capitan MATAMOROS (chiamato anche Capitan FRACASSA o Capitan SPAVENTA), la maschera di origini liguri : la caricatura del soldato di ventura, fifone, sbruffone e spaccone.
Vuole a tutti i costi averla vinta e fare fortuna, ma alla fine viene deriso e conclude ogni sua avventura a suon di botte.
Capitan Fracassa (o Capitan Spaventa) racconta sempre storie incredibili, a cui crede solo lui, e nei fatti finisce per scontrasi con la sua stessa natura di vigliacco.
Ha un aspetto piacevole, baffoni e pizzetto e i colori del suo costume sono il giallo e il rosso-arancio (qualche volta a righe). In testa calza un grande cappello piumato.
Compagna fedele di Capitan Fracassa (o Capitan Spaventa) è una pesante e grossa spada che trascina rumorosamente e in modo impacciato, che tuttavia utilizza poco: combatte di più con la lingua.
Reportage fotografico a Carmagnola by Barbara CARICCHI
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