Sabato & Domenica 22 & 23 OTTOBRE 2022 APRITI MODA :
il dietro le quinte del MADE IN ITALY
Alla scoperta di luoghi sorprendentie affascinanti dove si nascondono la creatività, il genio e il nostro saper fare.
BORSALINO a SPINETTA MARENGO sui luoghi della celebre battaglia
2022 : 165 anni di storia
Il 4 aprile 1857 Giuseppe Borsalino avviò in via Schiavina ad Alessandria un laboratorio specializzato nella produzione di cappelli in feltro. Il laboratorio crebbe fino a diventare industria e nel 1888 l'azienda si trasferì nella nuova manifattura di corso Cento Cannoni, progettata da Arnaldo Gardella.
Geniale fu l’intuizione di Giuseppe BORSALINO che ebbe l’idea di produrre un cappello pratico per la borghesia. Al tempo infatti esistevano BOMBETTA e CILINDRO per l’aristocrazia e BERRETTO per il popolo.
La Borsalino produceva 2 500 cappelli al giorno e il Grand Prix, un importante attestato di qualità vinto all' Esposition Universelle di Parigi del 1900, diffuse la fama del marchio in tutto il mondo.
Alla vigilia della prima guerra mondiale BORSALINO produceva annualmente circa 2 000 000 di cappelli. La manifattura dava impiego a oltre 2 500 dipendenti, rappresentando una notevole risorsa nell'economia della città piemontese.
All'estero il marchio si diffuse ovunque, conquistando i mercati più importanti: quello britannico e tradizionale della City londinese, con le bombette a marchio Borsalino, ma soprattutto quello statunitense, dove i cappelli prodotti ad Alessandria vennero adottati dallo starsystem hollywoodiano.
BORSALINO & CINEMA
Casablanca BOGART & BERGMAN
Fino all’ultimo respiro BELMONDO
8 ½ MASTROIANNI
Borsalino BELMONDO & DELON
BORSALINO & TRIENNALE
BORSALINO fa il suo ingresso nel Design Museum della Triennale di Milano, nel 2009 nella mostra Serie fuori Serie e ancora nel 2011 ne Il cinema con il cappello - Borsalino e altre storie.
I CAPPELLI BORSALINO sono sinonimo di altissima qualità manifatturiera, rimasta fedele negli anni ad un processo produttivo tramandato di generazione in generazione, che rappresenta il valore culturale dell'azienda.
Continuano a essere prodotti coniugando prospettiva industriale e spirito artigianale.
Un capo dal design unico e riconoscibile protetto dalla moda perché racchiude una storia importante … una gioia e un vanto per chi lo indossa.
Per i modelli in FELTRO, creati a partire dalle fibre di pelo di coniglio, sono necessari più di 50 passaggi manuali e 7 settimane di lavorazione.
I primi due macchinari in azienda risalgono proprio al 1888, anno di fondazione della nuova manifattura.
Tutto parte dal “pelo vergine” di coniglio, lepre e castoro.
1 - Peli mischiati
2 - Peli cardati e ventilati
3 - Soffiatura e cernita con lo scarto della parte grassa
Il velo di pelo impalpabile
4 - Impastitura per la formazione delle prime campane di feltro (coni).
La fase successiva della frollatura rafforza il materiale saldando le fibre tra loro.
5 - Infeltritura con 12 cicli di acqua a 80°C e antimuffa
6 - Tintura con una macchina a pressione atmosferica con temperature di ebollizione e successiva asciugatura in celle apposite.
7 - Formatura della calotta a misura tramite forme di alluminio con una macchina a vapore.
8 - Formatura della falda
9 - Passaggio alla fiamma per alcuni secondi
10 - Rifilatura a misura della falda
11 - Risvoltino della falda
12 - Stiratura con forma sotto sacchi di sabbia e successiva stiratura della falda con ferro
13 - Rifinitura ( fodera, bordi, lacci … )
14 - Riscaldamento a vapore per la forma caratteristica che contraddistingue il
BORSALINO: la piega longitudinale sulla sommità e i due “pizzicotti” laterali.
Collaudo finale (controllo qualità)
Modelli in FELTRO : 52/54 passaggi in 2 mesi
La realizzazione dei modelli in PAGLIA, intrecciati manualmente, può richiedere fino a 6 mesi per ogni singolo cappello.
Si utilizza la fibra della palma tokiana che cresce in Ecuador nel Sud-America.
Il Panama intramontabile, simbolo dei paesi caldi, è stato un cappello indossato e amato dal grande scrittore Ernest Hemingway, da Sean Connery e da Carlo d’Inghilterra. E’un cappello da uomo, ma spesso utilizzato anche dalle donne, di colore bianco o panna. Il suo nome deriva dal canale di Panama che unisce l’Oceano Pacifico all’Oceano Indiano. Vede il suo successo nel finire dell’ottocento come simbolo di eleganza nel suo classico intramontabile.
Dopo varie vicissitudini fallimentari finalmente nel luglio 2018 la BORSALINO è stata acquisita all’asta dalla stessa Haeres Equita presieduta dall’imprenditore Italo-Svizzero Philippe Camperio. Un augurio per l’attesa riapertura del Borsalino Museum nella città di ALESSANDRIA.
Reportage fotografico by Mauro DRAGONI e Barbara CARICCHI
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