COMUNE DI SAMPEYRE – Carnevale 1905 – FESTE DELL’ ABBADIA
Nel pomeriggio delle Domeniche 19 e 26 corr. febbraio e nel giorno 2 marzo p. v. avranno luogo in questo Comune le pubbliche e popolari FESTE COSIDETTE DELL’ABBADIA, con passeggiate in Costume.
Dette feste furono da diversi secoli istituite per commemorare e solennizzare la cacciata da Sampeyre dei Saraceni e Maomettani, i quali nel secolo decimo dell’Era volgare avevano invaso, fra altri paesi, anche la Valle Varaita, predandola, devastandola e spargendovi il terrore.
Faranno parte della comitiva delle Feste le Abbadie del Capoluogo e delle frazioni Calchesio, Rore e Villar. IL COMITATO
Questo declama un manifesto del 1905 !!! La BaìO non è una festa di Carnevale anche se si svolge ogni 5 anni nei giorni del Carnevale… la prox nel 2017 !!! In PIEMONTE, VALLE VARAITA, in provincia di CUNEO questa singolare rievocazione storica all’insegna di fantasia e antiche tradizioni, una storia fatta di nastri e vecchi BINDEL, preziosi nastri in seta, che venivano da Lione, in Francia. Un elemento fondamentale e caratterizzante del COSTUME realizzato su di un capo militare o un vecchio abito dei tempi del nonno. Nastri disposti a ventaglio, a zig-zag, a coccarda. Nella vallata alpina un tempo era compito delle donne trasformare un comune abito quotidiano in un abito speciale per le grandi occasioni, come nascite, matrimoni o giorni solenni semplicemente decorandolo con nastri cuciti che poi venivano riscuciti per ricondurlo all’originaria funzione…
BaìO !!!! Passeggiate in costume, canti, danze e bevute !!! Le donne tradizionalmente escluse dal corteo … tutti i personaggi vengono da sempre impersonati dagli uomini .
IL CORTEO è una allegorica rievocazione della leggendaria rivolta della popolazione locale ai SARACENI. L’esercito popolare vittorioso accompagnato dalla popolazione in festa.
E allora ecco lo STATO MAGGIORE con 8 ufficiali e 2 comandanti supremi, e poi le MILIZIE con cavalleria, fanti, zappatori e bambini che sorvegliano e segnalano le mosse dei nemici. Alla fine il POPOLO con coppie di giovani sposi, il Vecchio e la Vecchia, i signori e le signorine. Ovviamente TAMBURIN che accompagnano con il ritmo dei loro tamburi la marcia del corteo e CANTINìE che un tempo portavano viveri e rifornimenti all’esercito, ora rifocillatori di VINO.
L’ ARLECHIN è l’unico personaggio, inquietante e imprevedibile, che non ha un ruolo nella rivolta popolare. Vestito di stracci ha un originale copricapo decorato con gusci di lumaca. Seminando ribrezzo e panico, svolge in ciascuna BaìO l’inconsueta mansione di servizio d’ordine, con in mano uno scoiattolo o ghiro impagliato, una coda, una biscia, un topo morto o una trappola per topi…
Le 4 BaìO di San Peyre piasso, Rure, Ciuceis, Vilar si incontrano e si scambiano onori e saluti, seguendo un preciso protocollo diverso in ciascuna delle tre giornate di festa, come del resto segue precise regole la formazione del corteo di ciascuna BaìO, e ancora regole precise e rigorose vengono osservate per la realizzazione dei COSTUMI. Solo andando e vivendo la BaìO si possono scoprire e capire tante cose interessanti di un evento così complesso apparentemente bislacco…