ARMATURE & ARMI
In GIAPPONE l'uso dell' ARMATURA si sviluppò relativamente tardi, nel IV secolo. Le peculiarità tecniche ed estetiche delle armature prodotte nel Sol Levante,
utilizzate sia dalla casta guerriera per eccellenza - i SAMURAI - sia dalle milizie -
ASHIGARU - le rende ad oggi uno dei settori più studiati della tradizione bellica nipponica.
La migliore espressione delle capacità tecnico-artistiche degli armorari giapponesi
è costituita dalla YOROI - GRANDE ARMATURA - prodotta a partire dal XII secolo. Non mancarono poi peculiari tipologie di barda per i cavalli dei samurai: le UMA YOROI del Periodo Edo.
L' ARMATURA giapponese era solitamente costruita utilizzando componenti di dimensioni moderate - SCAGLIE (kozane) o PLACCHE (ita-mono) - di FERRO (tetsu) o PELLE (nerigawa) collegate tra loro da RIVETTI o LACCI (odoshi) di cuoio e/o seta. Non era comunque rara la tipologia della COTTA DI MAGLIA -
KUSARI. L'armatura vera e propria era portata sopra alle vesti o ad un'apposita sottoveste di pelle.
Nell'insieme, l'ARMATURA giapponese completa risulta d'ingombro moderato,
atta a garantire la maggior libertà di movimento possibile al SAMURAI.
Le principali componenti dell'armatura giapponese "classica" completa - YOROI - sono:
DO, anche DOU - CORAZZA in cuoio o ferro.
KUSAZURI - SCARSELLA in forma di grembiule di pezze rettangolari composte da lamine, da cingersi sopra la corazza.
HAIDATE - COSCIALE in stoffa ricoperta di lamine metalliche e/o maglia di ferro (kusari), composta da diversi pezzi rettangolari da cingersi sotto la scarsella.
SODE - SPALLACCI rettangolari, agganciati sopra il corpo dell'armatura e non interconnessi alla corazza come nelle armature occidentali, in lamine di cuoio o ferro.
KOTE - BRACCIALE in stoffa ricoperta di lamine metalliche e/o maglia di ferro (kusari), lungo in alcuni casi quanto l'intero braccio e comunque comprensivo di GUANTI D'ARME .
SUNEATE - SCHINIERE in lunghe lamine metalliche collegate da maglia di ferro, portato sopra un calzare in stoffa rinforzata (kyahan) a protezione dello stinco
KABUTO - ELMO in lamine di cuoio o ferro rivettate tra loro, con pronunciato para-nuca (shikoro) in lamine di cuoio o ferro.
MEMPO, anche Menpo/Mengu - MASCHERA protettiva per il volto, da agganciarsi al kabuto, dotata di barbozza rigida (yodare-kake), spesso dotata di baffi posticci per enfatizzare l'aggressività della figura.
Nel loro insieme, le tre componenti deputate alla protezione degli arti (kote, suneate e haidate) erano dette SANGU.
MASCHERA del TEATRO GIAPPONESE
ARMI : KATANA e WAKIZASHI con LAME finemente lavorate e manici ricoperti con PELLE DI RAZZA.
Mobiletto porta SPADE
VENTAGLI e PIPE da combattimento
SAMURAI & NINJA ESTETICA & MAGIA LUCE & OMBRA
Dal BAGLIORE delle lame e degli armamenti, dalla RAFFINATEZZA delle laccature
e delle stoffe del mondo dei SAMURAI, si entra nel mondo dei GUERRIERI-
OMBRA, i NINJA, con lame a stella - SHAKEN - catene, corde e ramponi, costumi scuri per confondersi nella notte, strumenti e oggetti esoterici, passando a un diverso concetto di uso del corpo e delle risorse attinte dalla NATURA e dalla sua osservazione.
ARTIGLI : RAMPONI DA GATTO RAMPONI DA ORSO
I MAKIBISHI sono oggetti dotati di punte usati nel GIAPPONE FEUDALE per rallentare gli inseguitori, anche nella difesa delle fortificazioni. Venivano lasciati cadere a terra oppure piantati in anticipo. SAMURAI e NINJA ne fecero uso.
I TETSUBISHI sono realizzati in ferro , mentre i TENNENBISHI sono i semi secchi della WATER CALTROP - castagna d'acqua.
Entrambi i tipi di MAKIBISHI potevano penetrare nelle suole sottili delle scarpe come i sandali waraji che venivano comunemente indossati nel Giappone feudale.
Venivano trasportati in una borsa attaccata ad una cintura insieme ad altre armi e / o strumenti comunemente utilizzati, come lo SHURIKEN e il KAGINAWA. Il Makibishi poteva anche essere lanciato come uno shuriken contro un nemico a cavallo.
LANCIA DARDI e GIAVELLOTTO
SHURIKEN - DARDI di varie dimensioni e fogge. Il termine shuriken può essere tradotto come lama nascosta in mano.
Sono suddivisibili in due categorie principali: i BO SHURIKEN e gli
HIRA SHURIKEN . La prima è la più diffusa ed è costituita da proiettili di sezione quadrata, lunghi dai 12 ai 21 centimetri, pesanti dai 35 ai 150 grammi e simili a grossi chiodi. L'altra comprende vari dardi a forma di croce (jujiken) o di stella con svariati numeri di punte, a volte più precisamente denominati
SHAKEN (lame rotanti), scagliati manualmente imprimendo al proiettile un moto rotatorio. Questa seconda categoria è più nota in italiano col termine di
"STELLE NINJA". L'arte marziale che ne tramanda le tecniche d'uso è nota come Shurikenjutsu.
KAGINAWA - RAMPINO. Il nome deriva dalla combinazione di kagi - GANCIO e nawa - CORDA. I kaginawa possono presentare varie configurazioni, da uno a quattro ganci, e corde di lunghezza variabile. Potevano essere usati per scalare un muro, assicurare una barca o appendere attrezzatura durante la notte.
FALCETTO DA BATTAGLIA
TORIMONO - i primi CORPI DI POLIZIA FEUDALE del Giappone unificato : il guerriero è addestrato a catturare per portare ordine nella società.
MANGANELLI FORCONI CORDAMI
"NINJA e SAMURAI - MAGIA ed ESTETICA" - BUSHI parte seconda al MAO - Museo di Arte Orientale - a TORINO fino al 2 aprile 2018.
A cura dell'Associazione Culturale YOSHIN RYU in collaborazione con il MAO.
Un' immersione totale nell'affascinante storia dei SAMURAI - i famosi guerrieri
giapponesi - e nel mistero che circonda la figura dei NINJA - i leggendari guerrieri ombra. In mostra oltre 200 reperti databili tra il XVI e XX secolo : eccezionalmente dal Museo d’Arte Orientale di VENEZIA e da collezioni private.
Reportage fotografico by Mauro DRAGONI
Rif. articolo "NINJA e SAMURAI" nella sezione Luoghi dell'Arte
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