Dai LANAIOLI fiorentini nel RINASCIMENTO ai LANIFICI biellesi dal 1663 ad oggi, con le migliori acque per la PRODUZIONE TESSILE ...


LANIFICIO Vitale BARBERIS CANONICO - 1663 - a PRATRIVERO (Biella).


Guidato dalla stessa famiglia da 13 generazioni, è uno dei più antichi lanifici al mondo. Più di 200 passaggi tra le diverse fasi della LAVORAZIONE DELLA LANA per oltre 5000 varianti di TESSUTO per ABBIGLIAMENTO MASCHILE create ogni anno dal team dei DISEGNATORI,  fondendo il savoir-faire italiano CONTEMPORANEO con il TRADIZIONALE stile british.



L' ARCHIVIO STORICO Vitale BARBERIS CANONICO apre le

porte al pubblico in occasione delle GIORNATE FAI di PRIMAVERA  2018.


In mostra oltre 2000 volumi suddivisi tra CAMPIONARI (commerciali e tecnici)

e RACCOLTE TESSUTI DI TENDENZA (raccolte di campioni di tessuti di diversa provenienza, vendute per corrispondenza ai lanifici).

La prima "société d'échantillonnage" fu fondata a PARIGI - centro della MODA - nel 1834 dal disegnatore Jean Claude Fréres . Le raccolte di Jean Claude Fréres & Co presentano un complesso sistema di catalogazione, con lettere e riferimenti a viaggi compiuti dai "cercatori di tendenze". Alcuni di questi preziosi volumi sono oggi conservati nella sezione di Arte Moderna e Contemporanea del MoMA di NEW YORK.
A partire dal 1931 i contenuti dei volumi si arricchiscono di commenti e dettagli tecnici.



                               SMITH 301

 

SMITH 302     SMITH 308

 

SMITH 305

 



L' ARCHIVIO è molto vario sotto diversi profili :


nazionalità ( ITALIA, FRANCIA, SPAGNA, REGNO UNITO, SCOZIA, GERMANIA)
composizione (LANA, COTONE, SETE, LINO)
tipologia (DRAPPERIA e LANERIA)
epoca compresa tra 1846 e 2009, dalla POST INDUSTRIALIZZAZIONE della produzione tessile ad OGGI


Gli attori di "ARS TEATRANDO" accompagnano i visitatori DIETRO LE QUINTE DEL TESSSILE con lo spettacolo

"LONDON 1866, ovvero IL CAMPIONARIO DEL SARTO

SMITH" su testo di Danilo CRAVEIA, archivista.

 

SMITH 257     SMITH 261

 

Un salto nel MONTACARICHI con il CAPITANO DELLA NAVE in partenza per LONDRA ... eccoci tuffati nell'atmosfera dell' Inghilterra del XIX secolo, con personaggi storici legati al territorio biellese, quali la COPPIA di CLIENTI in bottega, appena sposatasi nel 1866 :

Mister George MONTEFIORE LEVI - ingegnere, industriale e inventore belga di fede ebraica e di origine italiana, impegnato in attività filantropiche anche a BIELLA - & Miss Hortense BISCHOFFSHEIM - figlia di banchieri belgi di fede ebraica .

E ancora   SARTO   GROSSISTA   DISEGNATORI TESSILI   alle prese con svariati TESSUTI :

FANCY CASHMERE     BEAVER      MELTON      SILK MIX  

                TWILL CASHMERE      GABARDINE

 

 

                SMITH 265

 

 

SMITH 272

 

SMITH 280

 

SMITH 281      SMITH 284

 

SMITH 286

 

SMITH 295

 

SMITH 296

 

SMITH 297   

 

SMITH 290      SMITH 300

 



"LO STILISTA DIETRO GLI STILISTI - SU IL SIPARIO

sull' ARCHIVIO Vitale BARBERIS CANONICO"

Il mio personale CAMPIONARIO creato nel TERZO ed ULTIMO ATTO, alle prese con

FLANELLE     VINTAGE     MONTECARLO    21 MICRON  

            ESTIVI    QUATTRO STAGIONI


SMITH 334

 

 



ARTE DELLA LANA : IMPRESA & CULTURA nelle opere di

Ermenegildo ZEGNA & Ettore Olivero PISTOLETTO a CASA ZEGNA.


LANIFICO Ermenegildo ZEGNA - 1910 - a TRIVERO (Biella).

 

ZEGNA 310

 

ZEGNA 245     ZEGNA 248

 

ZEGNA 251     ZEGNAb 320

 

 

ZEGNA 322

 

 

Sul finire degli anni Venti il pittore valsusino Ettore Olivero PISTOLETTO (1898-1982) ebbe l'incarico per un ciclo di GRAFFITI che raccontassero le

FASI DELL'ANTICA LAVORAZIONE DELLA LANA

dalla TOSATURA DELLE PECORE a LAVAGGI e TINTURA 

   
dalla FILATURA all'ORDITURA 

dalla TESSITURA al FINISSAGGIO : GARZATURA alias CARDATURA  & CIMATURA  

E ancora CONTROLLO &  RAMMENDO   FOLLONE per la BATTITURA DEI PANNI



La FOLLATURA serviva a rendere la tela di lana impermeabile infeltrendola.
Il tessuto di lana, imbevuto di soluzioni alcaline, saponose o acide, un tempo con ARGILLA SMECTICA detta TERRA DA FOLLONE, è sottoposto, mediante MAGLI, a battitura.
Le soluzioni adoperate hanno lo scopo di rendere le fibre più molli e cedevoli alla compressione e suscettibili perciò ad aderire tra loro, in modo da ottenere una maggiore resistenza e compattezza del tessuto.
Il macchinario era azionato da ENERGIA IDRAULICA e quindi ubicato in edifici in prossimità di canali.

L'uso di follare la lana era attestato già in epoca romana, in appositi laboratori

chiamati FULLONICAE dove oltre ad infeltrire e rifinire il tessuto si lavavano anche i panni. Dagli SCAVI ARCHEOLOGICI di POMPEI sono stati rinvenuti undici LABORATORI DI FOLLATURA, tra cui la famosa fullonica di Stephanus lungo la via dell'Abbondanza.


La maggiore fullonica scoperta finora è quella di M. Vesonio Primo, dove si vedono ancora in situ le VASCHE PER IL LAVAGGIO; un'altra importante è quella di L. Veranio Ipseo, da cui provengono le note PITTURE con scene realistiche, ora al Museo di Napoli, che raccontano l'attività nel laboratorio. Un operaio sta con i piedi in una vasca dove esegue dei movimenti  cadenzati, i SALTUS FULLONII . Nella vasca erano riposti i panni da lavare, immersi in acqua mescolata a sostanze alcaline e depuranti: il nitrum, la creta fullonica, l'orina. Un lavoratore passa una pesante spazzola sopra un panno sospeso a una verga : è addetto a PECTERE. Un altro operaio è rappresentato in atto di portar via la gabbia di vimini (VIMINEA CAVEA), sulla quale si stendevano i panni affinché si impregnassero dei vapori dello zolfo (SULFURE SUFFIRE). Nel pressoio (PRELUM) venivano posti i panni dopo averli inumiditi con uno spruzzo d'acqua che si faceva uscire dalla bocca. Un pressoio fullonico meravigliosamente conservato è stato trovato a ERCOLANO. La sede dei fulloni a POMPEI era in un sontuoso edificio sul Foro donato dalla sacerdotessa Eumachia. I fulloni avevano una particolare devozione per la civetta, l'animale sacro di Minerva, la protettrice del lavoro.

 

L' ARTE DELLA LANA nelle opere di Ettore Olivero PISTOLETTO a

CASA ZEGNA.


Dai primi GRAFFITI alle opere in GALLERIA adiacente al GIOCO DELLE BOCCE: 10 GRANDI TELE ambientate nella FIRENZE del RINASCIMENTO - città LANIERA per eccellenza.

Tra i personaggi nei quadri ritratti di famiglia : alla filatura con CONOCCHIA e FUSO la moglie del pittore accanto al cane di famiglia ... nel quadro finale lo stesso Ettore Olivero PISTOLETTO in BLU e il committente Ermenegildo ZEGNA in veste ROSSA, la tunica rinascimentale di Francesco di Marco DATINI (1335-1410) - "il mercante di PRATO" - il MERCANTE per antonomasia !!

 

ZEGNA 319



CITTADELLARTE è Michelangelo PISTOLETTO, figlio di Ettore Olivero, che frequenta il LANIFICIO ZEGNA. L'opera di Michelangelo nella COLONNA delle VECCHIE CASSE IN LEGNO che occupa la tromba delle scale di

CASA ZEGNA e sintetizza la PRODUZIONE INDUSTRIALE DEL TESSUTO.

 

PISTOLETTO 325

 

 

E ancora "WOLLEN" (2007) - la mela lanosa reintegrata ...

 

                                 PISTOLETTO wollen




 

ZEGNA 313

 

 

ZEGNA 315

 

 
LANE DAL MONDO: 

 


MERINOS - Australia


MOHAIR - Sud Africa


ALPACA - Perù


CASHMERE - Mongolia

 

 

ZEGNA 254

 

 

ZEGNA 321      ZEGNA 252

 

 

L'esperienza continua con la visita al LANIFICIO, alla scoperta di tutte le FASI DELLE LAVORAZIONE DELLA LANA ...

 


STOPPINO super soffice !!

3 tipi di TELAIO :
a NAVETTA (orlo chiuso)
a doppia PINZA
con ARIA COMPRESSA



Dall'ARTE DELLA LANA alla PANORAMICA


Ettore Olivero PISTOLETTO dipinse anche 14 quadri dedicati alla

PANORAMICA ZEGNA - la strada voluta dal conte Ermenegildo -  monsù Gildo ... una delle primissime strade costruite per fini turistici (1938-1952). Dal 1957 è attiva la stazione sciistica di BIELMONTE ai piedi del Monte Marca ... La strada è andata ancora avanti scendendo per il CERVO ...

Risale al 1993 la creazione dell' OASI ZEGNA, tra oltre 500000 conifere piantumate, rododendri, azalee, ortensie ... un vero PARADISO !!

Il "TERZO PARADISO" del maestro Michelangelo PISTOLETTO !! La sinergia tra le due famiglie sta dando ancora i suoi frutti !!

Il simbolo del "TERZO PARADISO" è una riconfigurazione del segno matematico d’ INFINITO. Tra i due cerchi contigui, assunti a significato dei due poli opposti di NATURA e ARTIFICIO, viene inserito un terzo cerchio centrale, a rappresentare il GREMBO generativo di una nuova umanità, ideale superamento del conflitto distruttivo in cui natura e artificio si ritrovano nell’attuale società.



Reportages fotografici by Barbara CARICCHI

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