I VILLAGGI OPERAI di fine OTTOCENTO – inizio NOVECENTO.

Tre esempi notevoli in Italia:

 

-        SCHIO dei ROSSI a Vicenza

-        Villaggio LEUMANN a Collegno (Torino)

-        Villaggio di CRESPI d’ ADDA – Capriate (Bergamo), nella LISTA del

PATRIMONIO MONDIALE PROTETTO dell’ UNESCO…. integro, completo,

esemplare….

 

 

Le CITTA’ IDEALI del LAVORO, le utopie urbanistiche del XIX secolo,

la ”rivoluzione industriale” : la trasformazione della nostra società da RURALE e CONTADINA a INDUSTRIALE e TECNOLOGICA.

Le soluzioni d’avanguardia degli “imprenditori illuminati” per un rapporto stretto tra FABBRICA MODERNA e ABITAZIONI “igieniche e salubri”.

 

 

CRESPI d’ ADDA – isolata nel bassopiano segnato dai fiumi Adda e Brembo che formano una penisola chiama “Isola Bergamasca” – il luogo ideale scelto da Cristoforo Benigno CRESPI per fondare lo STABILIMENTO TESSILE e inaugurarlo il 25 luglio 1878, il giorno del suo onomastico!!! Discendente di una famiglia di imprenditori cotonieri di Busto Arsizio, detti “TENGITT”, tintori …. Lavorò instancabilmente con il figlio Silvio Benigno CRESPI che dopo la laurea in giurisprudenza si recò in Francia, Germania e Inghilterra per seguire gli sviluppi dell’ industria cotoniera… fece di tutto e di più in tanti settori… da non dimenticare i suoi numerosi brevetti e invenzioni, tra cui anche un telaio circolare

 

IL VILLAGGIO OPERAIO di CRESPI d’ ADDA : al suo interno tutto ruota attorno alla fabbrica. E’ il risultato di un progetto urbanistico razionale e approfondito, opera dell’ ing. Brunati e dell’ arch. Pirovano , che rivela ordine geometrico, ripetitività degli elementi e armonia delle forme.

E’ un luogo ricco di spunti architettonici e artistici. Interessanti le decorazioni degli edifici con cotto e mattoni a vista . Notevole il contrasto cromatico tra il rosso del mattone e il grigio dell’intonaco dei muri.

Una ricca serie di stili nei diversi edifici:

-        gotico e romanico per la fabbrica e la villa padronale dei CRESPI detta “il castello”

-        rinascimentale per la chiesa

-        eclettico per le palazzine direzionali e i villini

 

Svettano le CIMINIERE della Fabbrica e la TORRE del Castello… la Chiesa non ha il campanile.

In posizione elevata, ben visibile, la casa del medico e la casa del cappellano.

La fabbrica decorata con rosoni e stelle a 8 punte.

 

3600 lavoratori attivi nei periodi di massimo splendore, di cui un terzo residenti nel villaggio.

Nel 1894 inaugurazionre del maestoso reparto di tessitura alla presenza della Regina. GRAN PREMIO all’ Esposizione Universale di PARIGI nel 1900.

All’ingresso principale della FABBRICA, tra le due palazzine direzionali uguali e simmetriche, oltre i bellissimi cancelli in ferro battuto, a comporre un prospetto suggestivo e monumentale l’altissima CIMINIERA in mattoni (simbolo della nuova era industriale) con alla base l’ OROLOGIO (simbolo del nuovo tempo, superamento del tempo naturale del mondo contadino).

 

4 tipi di abitazioni:

-        “Palassòcc”, palazzotti (1878), i primi grossi edifici per gli operai… vecchio stile

-        casette operaie “à pavillon” (1885-1919), soluzioni abitative d’avanguardia, circondate da basse recinzioni che racchiudono orto e giardino… recinzioni a fasce metalliche diagonali dal ri-uso delle regge che stringevano i colli di cotone importato

-        villini dei capi-reparto, con recinzione per orto e giardino (anni Venti)

-        ville dei dirigenti (anni Venti)… bellissime!!

 

 

PATERNALISMO INDUSTRIALE - concezione “sociale” dell’impresa. L’imprenditore si preoccupa di tutto per il bene dei dipendenti:

-        lavoro in fabbrica

-        alloggi per le famiglie e relativi servizi (latrina, legnaia, pollaio)

-        istruzione professionale – scuola (1891-93)

-        iniziative culturali – teatro musicacinema corsi di economia domestica – corsi vari

-        soccorso e prevenzione infortuni sul lavoro – “piccolo ospedale”

-        assistenza per la salute fisica e morale - centro sportivo

-        cura dell’orto e del giardino con gare a premi per un ritorno alle origini contadine e al legame con la terra (consigliata da Silvio CRESPI “a piedi scalzi” come rimedio a malattie tipo rachitismo causate da lunghissime giornate lavorative passate in piedi a ritmi monotoni dietro alle macchine, in ambienti molto caldi e umidi, necessari per la lavorazione del cotone…)

-        bagni e docce pubblici + piscina al coperto ( avanguardia!!!) “ I pidocchi? Nessun bambino li aveva a Crespi!! ”

-        lavatoio – per evitare di andare a lavare al fiume

-        spaccio alimentare con parrucchiere

-        albergo

-        dopolavoro

-        ufficio postale

-        pompieri – carabinieri (1919)

-        chiesa (1891-93), edificio molto bello

-        cimitero, il luogo più importante dal punto di vista artistico, in stile LIBERTY, dell’ arch. Gaetano MORETTI (1906-07). 

“ Mors et Vita duello conflixere mirando - Mors mortua est ““ La Morte e la Vita si combatterono in un mirabile duello – La Morte è stata sconfitta”

 

 

 

 

VILLAGGIO LEUMANN a COLLEGNO (Torino).

 

Fu inaugurato nel 1875 ad opera di Isacco LEUMANN e del figlio Napoleone, svizzeri della Turgovia, arrivati qui da Voghera, dove il padre Isacco (maestro tessitore) era riuscito a rilevare un’impresa, invogliati dalle agevolazioni economiche per la nuova imprenditoria nel periodo di crisi successivo al trasferimento della capitale via da Torino…

Fu edificato su un’area di 60mila mq, compresa fra la bealera di Grugliasco (sud-ovest), la bealera di Orbassano (est) e l’attuale corso Francia a nord. L’ ing. Pietro FENOGLIO fu chiamato a completare il progetto originario di tradizione costruttiva svizzera (1865-1927). Motivi decorativi a fascioni in stile floreale del LIBERTY torinese, con il nodo dei Savoia….

 

Al centro dell’area il COTONIFICIO per la produzione di tessuti fantasia, caroline, lino e flanella… il più importante del Piemonte,

1700 dipendenti di cui circa 750 residenti nel VILLAGGIO, per lo più donne e ragazzi

1100 telai meccanici

la presa idrica dalla bealera di Grugliasco…. Dora Riparia

All’ingresso del COTONIFICIO una iscrizione commemora i 50 ANNI DI NAPOLEONE : 1875-1925

 

Nel blocco OVEST le ABITAZIONI, villette con architettura funzionale all’avanguardia per l’epoca, a due piani con recinzione a steccato in legno per orto e giardino (concorsi a premi), lavatoio in cemento con tettoia, servizi igienici.

Nella piazzetta :

- Le SCUOLE (6 classi elementari) e l’ ASILO infantile WERA, dedicato alla figlia di Napoleone LEUMANN morta prematuramente (1903)… metodi d’insegnamento all’avanguardia!!….

- Di fronte l’edificio a 3 piani per CIRCOLO IMPIEGATI e al piano terra la COOPERATIVA ALIMENTARE (1909)…

- Al centro la CHIESA di S. ELISABETTA (1907-1912) dedicata a Elisabetta, la madre di Napoleone. La matrice culturale e religiosa dei LEUMANN era protestante, ma vollero una chiesa cattolica nel rispetto del credo dei loro dipendenti. Progettata da Pietro FENOGLIO in stile LIBERTY con fasce di cemento alternate a fasce di mattoni, porticato, doppio campanilee croci floreali in ferro battuto, vetrate policrome, motivi floreali ….

 

A servizio del VILLAGGIO e della FABBRICA l’ UFFICIO POSTALE, la STAZIONETTA oltre la strada, l’ AMBULATORIO MEDICO CHIRURGICO (1909). La grande importanza della Medicina Preventiva. Poltrona operatoria trasportabile per piccoli interventi in loco. Nel 1922 Napoleone LEUMANN istituì a Rivoli la Casa del Sole, colonia per i figli dei dipendenti affetti da tubercolosi.

 

Nel blocco EST altre ABITAZIONI sempre a villetta.

Il vecchio edificio refettorio per operai fu trasformato nel 1909 in TEATRO, CINEMATOGRAFO, PALESTRA e SPORT CLUB  e negli anni Venti in abitazione.

DOCCE e BAGNI PUBBLICI (1902) secondo la cultura igienista che si sviluppò in Europa dalla seconda metà dell’ OTTOCENTO. Avanguardia!!! Basti pensare che a Torino nel 1900 esistevano 3 soli stabilimenti di bagni popolari a doccia con acqua calda e fredda, aperti in estate 7 giorni su 7, in inverno solo sabato e domenica…

LAVATOIO PUBBLICO

CONVITTO GIOVANI OPERAIE (età compresa fra 13 e 20 anni) – colazione, pane e minestra. Un grosso edificio ad U a tre piani (uno seminterrato per cucine e altro). Le ragazze erano seguite dalle Suore della Congregazione del S.S. Natale e poi quelle del Cottolengo…. La signora Amalia, moglie di Napoleone LEUMANN, istituì la Scuola della BUONA MASSAIA per le giovani ragazze.

ALBERGO PERSICO sul fronte della strada provinciale Torino- Susa oggi corso Francia, dove nel 1920 venne spostato lo SPORT CLUB ( scherma, ginnastica, atletica, ciclismo)

 

CHE DIRE ??? AVANGUARDIA PURA PER L’EPOCA!!!

Poi i tempi maturarono e si conquistarono gradualmente altre forme di libertà … oggi decidiamo noi cosa mangiare, quale spettacolo andare a vedere a teatro, se vogliamo essere o meno delle buone massaie…. Ma considerando i tempi di allora questi “IMPRENDITORI ILLUMINATI” fecero molto, moltissimo, di più per migliorare le condizioni di lavoro, vita, salute e cultura degli UOMINI IN FABBRICA.