Le SFILATE DONNA della Fashion Week di MILANO Fall/Winter 2019



FENDI in passerella

Sincero e profondo l’omaggio tributato a Karl LAGERFELD – direttore creativo della nota griffe romana FENDI dal 1965 fino alla sua recente scomparsa.

Sulla passerella milanese l’ultima collezione disegnata dal celebre stilista, all'insegna del suo concetto sempre attuale di glamour, ma soprattutto della ricerca della bellezza eleganza chic ma concreta che riassume al meglio la pluridecennale collaborazione della CASA DI MODA con lo spirito sempre innovatore dello STILISTA.

In un video, il geniale designer tedesco ricorda, pennarelli colorati alla mano, il suo ingresso nella maison italiana.

« Stiamo parlando della preistoria, ma ricordo bene che avevo un cappello di Cerruti, occhiali scuri, i capelli lunghi, una cravatta stampata lavallière, una giacca Norfolk, come quelle inglesi da caccia, pantaloni alla francese, stivali e una borsa che avevo trovato a Milano. Era il mio stile, disreputable (letteralmente disdicevole, poco raccomandabile, ndr). Correva l'anno 1965»



« 54 years together »

« Il legame tra Karl LAGERFELD e FENDI è la storia d’amore più lunga della MODA, che continuerà a toccare la nostra vita per gli anni a venire» , sostiene Silvia Venturini FENDI nel servizio di Federico ROCCA.

 

LAGERFELD

 

 

In passerella FENDI una collezione-eredità dove il tratto dello stilista emerge con forza ovunque.
Il savoir faire, con un tocco di ironia, trova il suo apice nei capi sartoriali con spalle a pagoda, che vanno indossati stretti in vita da fluttuanti cinture a fiocco. I colletti a punta delle camicie si abbottonano alti, secondo l’inimitabile stile di Karl.

Geometrie a diamante abbondano nelle mutevoli linee delle trasparenze, delle plissettature e dei teli trasposti, uno sopra l’altro, come gonne a portafoglio con pieghe a cannoncino. Spiccano le tute in tulle monogrammato e i capispalla in pelle tagliata al laser. Dettaglio d'autore, i bottoni cabochon con il logo corsivo

FF “Karligraphy”, disegnato da Lagerfeld nel 1981: un dettaglio ripreso anche sulle pellicce.

Spazio alla fantasia e agli accoppiamenti materici più estremi nelle flat dal tacco quadrato o negli stivali a punta con tacco alto in neoprene brillante e maglia, che richiama i leitmotiv della stagione. 



Intenso e commosso il ricordo di Silvia Venturini FENDI - direttore creativo dell'uomo, del bambino e degli accessori Fendi.

« Abbiamo perso un uomo unico e un designer senza uguali, che ha dato così tanto a Fendi e a me stessa. Ero una bambina quando ho visto Karl per la prima volta. Lui è stato il mio mentore e punto di riferimento. Bastava uno sguardo per comprendersi. Per me e per Fendi, il genio creativo di Karl LAGERFELD è stato e sarà sempre la luce guida che ha plasmato il dna della maison. Mi mancherà moltissimo e porterò sempre con me i ricordi dei giorni passati insieme » 

 

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